MaM
Messaggio del 30 dicembre 1981:In risposta a diverse richieste di guarigione di malati, la Vergine prega il Padre Nostro; poi intona il canto Regina del santo rosario e scompare.

Notizie dai giornali cattolici



GennaioFebbraioMarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre



«Venti, sessanta, cento anni… la vita. A che serve se sbagliamo direzione? Ciò che importa è incontrare Cristo, vivere come lui, annunciare il suo Amore che salva. Portare speranza e non dimenticare che tutti, ciascuno al proprio posto, anche pagando di persona, siamo i costruttori di un mondo nuovo». Così parlava don Pino Puglisi, martire di mafia. E con le sue parole indicava una strada: quella della gioia del Vangelo, che riempie il cuore e la vita intera di coloro che incontrano e si lasciano afferrare da Gesù perché si sentono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo nasce e rinasce la gioia, perché attinge sempre alle sorgenti della grazia, della verità, della bontà, della bellezza divina. La gioia è il sentimento distintivo di chi vive del Vangelo e lo comunica agli altri, con il viso illuminato, sempre sereno, come accadde a don Puglisi fino alla morte.
La “pastorale vocazionale” non è “uno dei tanti settori dell’azione ecclesiale”, magari “un ufficio di curia”. È invece “molto di più: pastorale vocazionale è un incontro con il Signore!”. Così Papa Francesco, nel discorso pronunciato oggi al Convegno Internazionale di Pastorale vocazionale, in corso da mercoledì scorso in Vaticano, promosso dalla Congregazione per il Clero. Ai circa 250 presenti, il Pontefice ha offerto il passo evangelico della chiamata di Matteo per spiegare in cosa consiste la “pastorale vocazionale”. Per questo il Papa ha scelto come tema del Convegno il motto “Miserando atque eligendo”, che è anche il motto del suo pontificato, scelto da Bergoglio “facendo memoria degli anni giovanili in cui sentii forte la chiamata del Signore: non avvenne a seguito di una conferenza o per una bella teoria, ma per aver sperimentato lo sguardo misericordioso di Gesù su di me”.
Nel capoluogo piemontese si è svolto un evento interessantissimo: "Distinti animali", una rassegna di conferenze durata diversi giorni che ha visto protagonisti eterogenei: accademici di ogni scienza ed esponenti religiosi di ogni credo. L’iniziativa nasce nell’ambito di “Torino Spiritualità” che va in scena da 13 anni.
“Buffon? Io lo avrei preso a calci nel sedere se fossi stato il suo allenatore, bestemmiare è una cosa brutta”: Lo dice in questa intervista a La Fede Quotidiana un allenatore di lungo corso, Carletto Mazzone, fervente cattolico.
Non ci sono parole per esprimere l’amarezza che suscita la notizia della convinta ed entusiastica adesione della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) alla Marcia per l'Amnistia, la Giustizia, la Libertà intitolata a Marco Pannella e Papa Francesco, organizzata per il 6 novembre a Roma dal Partito Radicale Transnazionale Nonviolento e Transpartito, in occasione del Giubileo dei Carcerati. L’annuncio è anche stato portato a domicilio, a Radio Radicale, da don Ivan Maffeis, portavoce della CEI. Don Maffeis ha sottolineato come la decisione sia stata presa dal segretario generale monsignor Nunzio Galantino, che ha «informato» della decisione il presidente della CEI, cardinale Angelo Bagnasco, il quale «condivide le finalità dell’iniziativa» (e le modalità?).
Nei primi sei mesi del 2016 in Italia ci sono state 14.600 nascite in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo certifica l’Istat facendo un bilancio della natalità al giro di boa dell’anno in corso. In totale da gennaio a giugno si sono registrati 221.500 nuovi nati contro i 236.100 di un anno fa. In termini percentuali si tratta di un crollo del 6%, un tasso mai registrato in epoca recente anche se perfettamente in linea con il trend di denatalità imboccato dal nostro Paese da oltre 20 anni a questa parte. Il dato potrebbe anche peggiorare per la fine dell’anno, come avvenuto nel 2015, quando il calo a metà anno era solo del 2% per poi arrivare al 3% al computo finale dei 12 mesi.