Un musulmano si è convertito al cattolicesimo grazie a Benedetto XVI e al martirio di Padre Hamel, il prete francese sgozzato da due militanti dello Stato Islamico il 26 luglio scorso mentre celebrava la Santa Messa.
Si tratta del giornalista e editorialista del Wall Street Journal Sohrab Ahmari (di origine iraniana), che ha annunciato la sua decisione di unirsi alla Chiesa cattolica. Ahmari ha spiegato recentemente il suo “viaggio da Teheran a Roma” in un articolo del Catholic Herald, ricordando che il suo itinerario di conversione è stato lungo e complicato ed, infine, “accelerato” dal sacrificio di Padre Hamel (la cui causa di beatificazione è stata recentemente avviata con procedura speciale da Papa Francesco).
L’impronta di un’ostia miracolosa resta impressa su un gradino in una chiesa di Roma. Siamo nell’anno 595 e la traccia di questa evento è ancora oggi visibile nella basilica di Santa Pudenziana, una delle più antiche chiese di Roma. Che risale all’epoca romana.
La sfida elettorale che l’8 novembre si concluderà con l’elezione del 45° presidente degli Stati Uniti è anche una battaglia fra due visioni del mondo contrapposte e inconciliabili. Da un lato Hillary Clinton, candidata del Partito Democratico, è una lucida sostenitrice dell’aborto; non a caso la Planned Parenthood, il più grande abortificio del mondo, ne appoggia appassionatamente la candidatura. Dall’altro Donald J. Trump, candidato del Partito Repubblicano, è un uomo molto chiacchierato e non certo famoso per essere un idealista; nondimeno è capace d’impegni politici precisi a favore del diritto alla vita. Come questo suo breve ma inciso articolo pubblicato sul quotidiano Washington Examiner il 23 gennaio scorso con il titolo My vision for a culture of life e letteralmente ignorato dalla stampa.
Angela Monachese, pugliese, poco più che quarantenne, filosofa e teologa, dopo aver conseguito il Baccellierato in Teologia presso la Pontificia Università dell’Italia Meridionale ed essersi trasferita a Roma si dedica allo studio del «Bello» come riflesso di Dio tanto da dedicare all’argomento un libro, La bellezza nel pensiero di Tommaso d’Aquino, (ed. Armando). La Nuova BQ l'ha intervistata per sapere cosa l’ha spinta a scrivere, oggi, un saggio su questo tema.
Il grande imbroglio della legge sulle Unioni Civili, altrimenti detta Cirinnà, si arricchisce di un nuovo particolare. A conferma che quella del simil matrimonio è soltanto ormai una pia illusione sta la decisione del governo di imporre la fascia tricolore ai pubblici ufficiali che lo registreranno. Non è una richiesta, ma una precisa disposizione del Governo che per essere sicuro di non confondere le nozze con le unioni civili ha messo per iscritto l’obbligo in un decreto legislativo che ora è al vaglio del Parlamento per il parere.
Lawrence S. Mayer è docente di statistica e biostatistica presso l’Università dell’Arizona. Paul R. McHugh è professore di psichiatria e scienze comportamentali alla Johns Hopkins University School of Medicine. Insieme hanno vergato un articolo scientifico pubblicato sull’ultimo numero di The New Atlantis dal titolo “Sessualità e genere. Risultati di carattere biologico, psicologico e sociale”.
Gli autori, dopo accurata revisione di differenti studi, dichiarano che "le prove scientifiche non supportano la tesi che l'orientamento sessuale è una proprietà innata e biologicamente fissata nell'essere umano (l'idea che gli individui sono 'nati così')". In merito alla cosiddetta identità di genere la musica non cambia: “gli studi scientifici non supportano l'ipotesi che l'identità di genere sia una proprietà innata e umana fissa e indipendente dal sesso biologico, cioè che una persona è ‘un uomo intrappolato nel corpo di una donna’ o ‘una donna è intrappolata nel corpo di un uomo’, come se ci fosse un errore nel suo corpo e nei suoi genitali”.
Le forze armate irachene sono entrate a Qaraqosh, la città cristiana più grande della piana di Ninive. Tra i suoi abitanti, chi non è emigrato in Turchia e Libano, con la speranza di raggiungere l’Occidente, vive ormai da due anni a Erbil, insieme ad altre migliaia di sfollati, cacciati dalle loro case nell’estate del 2014 dallo Stato islamico. La battaglia di Qaraqosh è solo un antipasto, una tappa verso la guerra di Mosul, difesa da 5 mila jihadisti (come minimo).
Novena alla Misericordia di Dio per l'intercessione della beata Chiara Badano. Primo Giorno.