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Messaggio del 21 dicembre 1984 a Jelena:Desidero che siate come un fiore che fiorisca a Natale per Gesù, un fiore che non cessi di fiorire quando finirà il Natale. Desidero che i vostri cuori siano come i pastori (di Betlemme) davanti a Gesù.

Notizie dai giornali cattolici



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Dopo quasi tre anni di lotta contro un tumore alla lingua, Michel Delpech ha reso l’anima a Dio il 2 gennaio. La sua vita? Trent’anni senza Dio e trenta con Lui. Gli ultimi sono stati i più fruttuosi. È stato il prototipo del cantante degli ani Settanta: basette folte e capelli lunghi. Ha saputo aprirsi un varco in un panorama musicale francese all’epoca traboccante, con nomi come quelli di Claude François, Mireille Mathieu – con la quale condivideva l’agente, il famoso Johnny Stark – o Michel Sardou. Con quest’ultimo ha fatto un’interpretazione memorabile di Le Rire du Sergent, una canzone che già allora è stata tacciata di omofobia. Sardou ci ha messo tre decenni per smentire l’accusa. Delpech ha anche lasciato canzoni di cui era egli stesso l’autore, come Chez Laurette, Pour un flirt o Que Marianne était jolie, che ancora oggi risuonano in discoteche, matrimoni e feste private.
L’appuntamento è per giovedì 28 gennaio presso Sala Teatro Carlo Verga (Chiesa di san Carlo alla Ca’ Granda, via Val Daone 10,ore 21, Milano) per la presentazione dell’ultimo libro di monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, intitolato Il cammino della Chiesa (qui trovate l’intervista di Tempi sul volume). L’evento, organizzato da Edizioni Ares, la Fondazione internazionale Giovanni Paolo II e Fondazione Tempi, vedrà presenti due personalità d’eccezione: il professore Sergio Belardinelli e il senatore Marcello Pera.
Tra il 2008 e il 2010 la polizia nigeriana ha scoperto più di 20 edifici in cui le donne venivano sfruttate per alimentare il business della vendita di bambini
Commentando il Messaggio del Papa, il cardinale Montenegro ricorda che il periodo liturgico in corso non può esaurirsi nella sola preghiera ma richiede un impegno concreto nelle opere di misericordia
“Siamo un milione!”. Questo l’ordine di scuderia partito dalle associazioni LGBT e ripreso dalla quasi totalità dei media nazionali all’indomani della manifestazione “Svegliati Italia” in favore dell’approvazione del ddl Cirinnà e contro il Family day del prossimo 30 gennaio. La manifestazione, organizzata da Arcigay e altre sigle analoghe, ha coinvolto, riporta il loro sito, 99 piazze. Ma la matematica non è un’opinione e basta fare due conti per capire che qualcosa non quadra: 1 milione diviso 99 piazze fa più di 10 mila persone per città. Il che significa che se questo dato fosse vero avremmo avuto una media di 10.000 persone in ogni piazza, un numero notevole, una vera e propria mobilitazione di massa in nome del ddl “unioni civili”. Peccato che l’evidenza dei fatti smentisca completamente questo dato.
Si terrà oggi, 26 gennaio 2016, presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma, dalle ore 20.45 alle ore 22.15, una Veglia mariana dedicata alle donne e alle madri intitolata "Porta un fiore a Maria... e lascia sbocciare la verità!", promossa da alcune Associazioni e Movimenti ecclesiali italiani e in collaborazione con la Diocesi di Roma.
«Il Cammino della Chiesa» è il titolo del nuovo libro di mons. Luigi Negri che viene presentato a Milano dal prof. Sergio Belardinelli. Il dialogo proseguirà in seguito fra l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio e il senatore Marcello Pera.Le Edizioni Ares, la Fondazione internazionale Giovanni Paolo II & la Fondazione Tempi sono liete di invitare la S.V. Giovedì 28 gennaio 2016 – ore 21 Sala Teatro Carlo Verga Chiesa di san Carlo alla Ca’ Granda Via Val Daone 10, Milano (MM 5 – Stazione Ca’ Granda).
Circa 45 mila cristiani fuggiti da Siria e Iraq devono nascondere la loro identità religiosa in Turchia per evitare discriminazioni. Decine di migliaia di armeni, siriaci e caldei hanno chiesto asilo negli Stati Unti, in Canada o in Austria e in attesa del permesso di partire potranno restare in Turchia fino al 2023.
Il presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, in visita a Roma, incontra oggi Papa Francesco. L’islam sciita iraniano, ricorda Vatican Insider, è più aperto al dialogo con la Chiesa. Il lungo e paziente lavoro diplomatico del cardinal Jean Louis Tauran ha ricucito il rapporto fra Teheran e il Vaticano, sin dai primi anni 2000. Il presidente Hassan Rouhani, eletto presidente poco dopo l’ascesa al Soglio di Papa Francesco, ha voluto fortemente questo incontro. Dopo il rinvio di novembre, dovuto alla strage di Parigi e alla preoccupazione per la sicurezza che ne è seguita, siamo al dunque, con appena due mesi di ritardo. Se la volontà di dialogo è forte, come potrà migliorare la vita della piccola minoranza cristiana in Iran? E come vivono i cattolici, e in generale i cristiani, nella Repubblica Islamica?
Nel dibattito che caratterizza questo momento della vita ecclesiale e sociale italiana attorno al disegno di legge sul riconoscimento delle unioni civili, e sulla possibilità di adottare figli da parte delle coppie omosessuali, si stanno profilando soprattutto in campo cattolico alcuni elementi che ripropongono in modo artificioso una situazione culturale che si pensava fosse stata definitivamente superata.
E’ un romanziere milanese Giorgio Ponte, omosessuale, e attento al dibattito sulle unioni civili. Per lui il Ddl Cirinnà non deve proprio passare, “già oggi il cosiddetto affido in prova è di fatto una prassi per qualsiasi bambino resti senza genitori” e non è d’accordo “sul fatto che dire che due uomini non possono crescere un bambino sia omofobo”. Attraverso IntelligoNews fa anche un appello agli omosessuali perché vadano al Family Day: “Facciano sentire la loro voce”. Giorgio, domanda secca: parteciperà al Family Day? “Sì, assolutamente. Ci vado con alcuni amici delle Sentinelle e della Manif. Per quanto le adesioni siano numerosissime, la mia presenza è significativa come quella di tutti: una sola goccia può far traboccare il vaso in senso positivo. È importante che ci siamo tutti”.