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Messaggio del 2 aprile 2015:Cari figli ho scelto voi, apostoli miei, perché tutti portate dentro di voi qualcosa di bello. Voi potete aiutarmi affinché l’amore per cui mio Figlio è morto, ma poi anche risorto, vinca nuovamente. Perciò vi invito, apostoli miei, a cercare di vedere in ogni creatura di Dio, in tutti i miei figli, qualcosa di buono e a cercare di comprenderli. Figli miei, tutti voi siete fratelli e sorelle per mezzo del medesimo Spirito Santo. Voi, ricolmi d’amore verso mio Figlio, potete raccontare a tutti coloro che non hanno conosciuto questo amore ciò che voi conoscete. Voi avete conosciuto l’amore di mio Figlio, avete compreso la sua risurrezione, voi volgete con gioia gli occhi verso di lui. Il mio desiderio materno è che tutti i miei figli siano uniti nell’amore verso Gesù. Perciò vi invito, apostoli miei, a vivere con gioia l’Eucaristia perché, nell’Eucaristia, mio Figlio si dona a voi sempre di nuovo e, col suo esempio, vi mostra l’amore e il sacrificio verso il prossimo. Vi ringrazio.

Notizie dai giornali cattolici



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Ieri la telefonata tra il card. Bagnasco e l’iniziatore del Cammino. Si conferma la vasta presenza dei neocatecumenali alla manifestazione, come nell’edizione del 20 giugno 2015
Sono a dir poco “ignobili” gli insulti che alcuni utenti Facebook hanno rivolto a don Fortunato Di Noto, fondatore di ‘Meter’, rivolte sulla pagina de Il Messaggero che riportava la notizia della denuncia da parte dell’associazione di 40 filmati che riprendevano decine di bambine legate e stuprate dentro stanze di hotel da soggetti adulti. Erano quest’ultimi a riprendere con telecamere le scene, per poi scambiarle con altri video pedopornografia.
Tempi sta organizzando un treno alta velocità a tariffa speciale andata-ritorno Milano-Roma in giornata per sabato 30 gennaio
La misericordia di Dio è a buon mercato? Vi sono alcuni passaggi del libro intervista del Papa Il nome di Dio è misericordia che ci fanno capire che la misericordia di Dio non può essere disgiunta dalla giustizia – la quale richiede che chi opera il bene riceva un premio e chi compie il male sia punito – e dalla verità – la quale invece esige che il male venga riconosciuto come male. Andrea Tornielli, che ha intervistato il Pontefice, ad esempio, ricorda una sua omelia a Santa Marta in cui Francesco, spiegando l’incontro di Gesù con l’adultera che stava per essere lapidata, rammenta che Cristo «difende il peccatore da una condanna giusta». Il Papa, quindi, ci dice che il peccato merita una condanna che, per giustizia, non può che essere proporzionalmente severa tanto quanto la gravità del peccato.
Un intero popolo in ginocchio per difendere la famiglia e i diritti dei bambini. Questa è la straordinaria avventura dell’“Ora di guardia,” un’iniziativa partita da qualche giorno per chiamare a raccolta tutti i cattolici e ricordare loro che di fronte all’avanzata del male nel mondo lo sforzo umano non è sufficiente: è necessaria la preghiera.
A proposito del ddl Cirinnà e della manifestazione del 30 gennaio pubblichiamo l'Angelus pronunciato da Giovanni Paolo II il 19 giugno 1994. In quell'anno il Papa, in previsione della Conferenza ONU su popolazione e sviluppo che si sarebbe svolta in settembre al Cairo, che si prefigurava come un mortale attacco alla famiglia, dedicò molti Angelus all'approfondimento di alcuni aspetti riguardanti la centralità e il senso della famiglia naturale. Quello che pubblichiamo oggi va al cuore delle discussioni, delle polemiche e delle obiezioni che tengono banco in questi giorni.