MaM
Messaggio del 19 settembre 1981:Perché fate tante domande? Ogni risposta é nel Vangelo.

Notizie dai giornali cattolici



GennaioFebbraioMarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre



“…non si deve credere che dopo qualche tempo si ritornerà quieti e devoti o pigri, come prima; no, il nuovo ordine dovrà essere diverso, e dovrà impedire e scuotere la passività dei fedeli presenti alla Santa Messa; prima bastava assistere, ora occorre partecipare; prima bastava la presenza, ora occorrono l’attenzione e l’azione; prima qualcuno poteva sonnecchiare e forse chiacchierare; ora no, deve ascoltare e pregare…”.
'attore gallese Anthony Hopkins, protagonista di film come Il Silenzio degli Innocenti, Hannibal e Amistad, ha vissuto un momento emozionante durante un concerto del maestro e amico André Rieu. Vincitore dell'Oscar come miglior attore nel 1992, Hopkins era un musicista prima di iniziare a recitare, e 50 anni fa ha scritto un valzer, che aveva molta paura di sentir eseguire. Ci sono voluti molti anni prima che l'interprete di Hannibal Lecter si facesse coraggio e chiamasse il maestro olandese per chiedere che la sua composizione venisse eseguita da lui e dalla sua orchestra
In Cina è in corso una pacifica e silenziosa rivoluzione: quella delle croci. Nel 2013, le autorità della provincia dello Zhejiang hanno ordinato una campagna di ristrutturazione edilizia chiamata "Tre revisioni e una demolizione". Di fatto si tratta di un'operazione politica che prende di mira soprattutto gli edifici religiosi e si concretizza con una serie di demolizioni di croci e chiese. Questa metodica operazione di distruzione è iniziata subito dopo l'ispezione generale del locale segretario comunista Xia Baolong, che pare sia rimasto molto colpito dalla vista di una chiesa, a Baiqan, con una croce "troppo evidente" e "offensiva". Da allora ad oggi, le autorità locali hanno raso al suolo o rimosso più di 400 fra chiese e crocifissi. Ma la comunità cristiana locale, sia quella cattolica che quello protestante, sia la Chiesa ufficiale che quella sotterranea, sta resistendo apertamente. Lo fa con digiuno, preghiera, manifestazioni di piazza pacifiche e incontri con le autorità.
?In una lettera indirizzata a mons. Maroun Laham, vicario patriarcale dei latini per la Giordania, papa Francesco ricorda i profughi irakeni a un anno dalla loro fuga da Mosul e dalla piana di Ninive: “Sono i martiri di oggi, umiliati e discriminati per la loro fedeltà al Vangelo”. Un grazie alle comunità che aiutano i profughi. “La Comunità Internazionale non assista muta e inerte di fronte a tale inaccettabile crimine”. Mons. Nunzio Galantino, segretario Cei, in Giordania dal 6 al 9 agosto.
Alla messa vespertina del sabato, che nel nuovo rito ambrosiano si chiama vigiliare e non corrisponde alla pre-festiva, incontro sempre una vedova, che chiamerò Camilla, molto composta, che sta seduta quando c’è da stare in piedi, sta in piedi quando c’è da inginocchiarsi, non risponde quasi mai alle preghiere dell’assemblea e, dopo aver ricevuto la comunione all’altare centrale, si reca per pochi istanti a fare il ringraziamento ad uno laterale, chiamato della Madonna per un’immagine miracolosa lì raffigurata. Quindi torna al suo posto e sta seduta finché la messa è finita. All’uscita le domando se il giorno successivo, domenica, la rivedrò in chiesa e mi risponde che ha già preso la pre-festiva. Comincio quindi a tenerle una catechesi sull’importanza di assolvere il precetto nel giorno stabilito dal Signore, visto che non ha motivi per astenersene, e le racconto di quando Padre Pio rimproverò una vedova poverissima che gli aveva confessato di lavorare anche la domenica per consegnare in tempo gli abiti che le signore le affidavano per ripararli. Però non faccio in tempo a svolgere tutto il discorso che la mia interlocutrice, nel sentire nominare Padre Pio, ha un moto di stizza e mi interrompe dichiarando: “Padre Pio mi è antipatico.” Rimango di sasso e le domando spiegazioni. “Sì – mi chiarisce – mi è antipatico perché non volle dare la comunione a due miei cugini fidanzati”. Va saputo che, una volta, per ricevere l’eucarestia ci si inginocchiava alla balaustra dell’altare e il sacerdote passava da destra a sinistra, e ritorno, deponendo l’ostia nella bocca dei fedeli intanto che il sagrestano, o un chierichetto, reggeva il piattino affinché, nel caso di un movimento maldestro, la particola non finisse in terra. Velocemente mi raffiguro nella mente l’immagine dei due fidanzati inginocchiati e di Padre Pio che passa oltre, mentre intanto ribatto a Camilla: “Padre Pio aveva, tra gli altri, il dono della scrutazione dei cuori, i tuoi cugini saranno stati sicuramente in difetto” Abbandonato il tono aggressivo, mi risponde: “Convivevano – aggiungendo subito – però poi si sono sposati.” Come a dire: “E lui doveva saperlo che era un peccatuccio temporaneo…”...