Parla il Prefetto della Dottrina della fede: «Occorre trovare vie pastorali per una più forte integrazione nella comunità delle persone in situazioni difficili». Nessuna novità sui lefebvriani, in autunno la decisione su Medjugorie. E dopo le polemiche per una sua frase dice: «Sono fedele al Papa»
Per la prima volta nella storia della Corea, un sacerdote cattolico ha pubblicato un album di musica hip hop.
Il pioniere è padre Egbert Noh In-bin, sacerdote di 40 anni responsabile della parrocchia Chenongbuk di Suwon, nella provincia di Gyeonggi.
L'album si intitola Stromateis e contiene 13 brani -tra cui 7 canzoni rap -, tutti scritti e cantati da padre Egbert.
In Africa Boko Haram continua a massacrare fedeli; in Somalia c’è una persecuzione record. Molte persone sono insorte per protestare contro l’uccisione di Cecil, il leone simbolo dello Zimbabwe, da parte di Walter Palmer, un ricco dentista del Minnesota.
Sono oltre 100 milioni i cristiani nel mondo vittime di discriminazioni, persecuzioni e violenze. All'intolleranza del fanatismo religioso e ideologico fanno da contrappunto sistemi istituzionali che non riconoscono la libertà religiosa e le strategie politiche dei regimi totalitari. Nella top ten dei paesi con il più alto numero di persecuzioni contro minoranze e gruppi etnico-religiosi ci sono soprattutto i paesi del Medio Oriente – Siria e Iraq dove il terrorismo dell'Isis ha aggiunto nuovi motivi di barbarie e orrore – e dell'Asia, come Afghanistan, Pakistan, Myanmar, e anche dell'Africa: Somalia, Sudan, Repubblica del Congo, Sud Sudan e Repubblica centrafricana.
Ecco 30 cose che devi iniziare a fare per te stesso, che abbracciano una serie di atteggiamenti umani salutari. Che ne dici di metterli in pratica?
Se mai vi foste chiesti che faccia ha il male, ho un nome per voi: Deborah Nucatola. Se un po’ avete seguito questa pagina, sapete che Planned Parenthood è la catena di cliniche abortiste più grande d’America, una cosa enorme, un giro d’affari per oltre un miliardo di dollari. La dottoressa Nucatola a Planned Parenthood riveste un incarico di prestigio: è Senior Director of Medical Services, una posizione ai vertici del quartier generale del colosso degli aborti. In questa veste supervisiona le pratiche abortive nelle sedi PP di tutta l’America fin dal 2009 e si occupa anche dell’addestramento dei nuovi arruolati nei ranghi delle cliniche della morte. E da martedì sappiamo anche un nuovo perché.
Soprannominata «suora più veloce del West», metteva in riga i banditi come Billy the Kid al tempo dei pistoleri americani. La sua causa di beatificazione procede veloce
La nuova evangelizzazione dell’Occidente sarà realizzata dalle famiglie. È una riflessione che viene spontanea dopo la manifestazione del 20 giugno scorso. Non perché l’evangelizzazione proceda a forza di manifestazioni ma perché si son viste famiglie che si sono mobilitate senza un ordine dall’alto, per forza interiore.
Falliti i vecchi obiettivi, l’Onu ne fissa 17 di nuovi da raggiungere entro il 2030, dall’accesso all’acqua all’aborto per tutti. Costerà 75 mila miliardi di dollari. Chi ci mette i soldi? Nessuno, tanto è «volontario»
Orrin Tiberi «scioccato dai risultati» della sua ricerca sull’Uganda Village Project, che diffonde la pianificazione familiare. «Mi è sempre stato detto che il problema era l’accesso ai preservativi, non è così»
Sembrava che la vicenda di Meriam Ibrahim, la giovane sudanese che lo scorso anno ha sfiorato l’impiccagione per apostasia, avesse dato una lezione sui diritti umani e sulla libertà religiosa e di coscienza. Come pure il caso di Asia Bibi, la cristiana pakistana da oltre cinque anni dietro le sbarre per una pesante quanto assurda accusa di blasfemia.
Ma il mondo pare invece non aver imparato proprio nulla da queste drammatiche vicende, se oggi in Pakistan una ragazza di 23 anni si trova tra la vita e la morte su un letto d'ospedale solo perché, da musulmana, ha sposato un cristiano. Un “sì” quello pronunciato da Nadia Din Meo sull’altare che si è trasformato presto in una spada di Damocle sulla sua testa. Per lei e per il marito, Aleem Masih, 28 anni, l’inizio di un calvario, in un paese dove la shari?ah, la legge islamica, continua a mietere vittime giorno dopo giorno.
Il Movimento eucaristico giovanile (Meg) si ritrova oggi a Roma, per il convegno mondiale nel centenario della sua nascita. 1.500 ragazzi e ragazze provenienti da 38 Paesi del mondo verranno ospitati nella Città Santa fino al 10 agosto.
“Perché la mia Gioia sia in voi” sarà il tema di fondo, e tutte le giornate avranno la “gioia” come filo conduttore: il 4 “la gioia dell’iniziare insieme” con la festa d’accoglienza a cura del Meg italiano; il 5 “la gioia del camminare con Gesù” con la Messa inaugurale nella chiesa di Sant’Ignazio; il 6 “la gioia della comunità” con confronti su esperienze locali e testimonianze di preghiera dal Libano e dall’Egitto; “la gioia per l’essere il popolo di Dio”, il 7, con l'evento centrale del convegno: l’udienza da papa Francesco in Aula Paolo VI e, nel pomeriggio, la visita con la Messa alle catacombe di san Callisto.