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Messaggio del 25 luglio 2018: Cari figli! Dio mi ha chiamata per condurvi a Lui, perché Lui è la vostra forza. Perciò vi invito a pregarLo e a fidarvi di Lui, perché Lui è il vostro rifugio da ogni male che sta in agguato e porta le anime lontano dalla grazia e dalla gioia alla quale siete chiamati. Figlioli vivete il Paradiso qui sulla terra affinché stiate bene e i comandamenti di Dio siano la luce sul vostro cammino. Io sono con voi e vi amo tutti con il mio amore materno. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Ha passato tutta la vita a suon di rock ‘n’ roll facendo ballare e cantare intere generazioni con hit quali “Una lacrima sul viso” e “Se piangi se ridi” inseguendo il dio della musica Elvis Presley e creando pezzi made in Italy inconfondibili e intramontabili. Oggi, a settant’anni, Bobby Solo, al secolo Roberto Satti, non è più solo una semplice star, è un’icona della musica. Un’icona capace di riempire piazze e locali di tutta Italia con i suoi spettacoli, ma è anche un uomo di settant’anni che ha accantonato la vita fatta di lustrini e pailettes per dedicarsi alla famiglia e a quei valori che la celebrità mette, spesso, in secondo piano.
Dal mezzogiorno del 1 agosto fino alla mezzanotte del 2 agosto si può ricevere, una sola volta, l'indulgenza plenaria detta anche "del perdono d'Assisi". Condizioni richieste: 1) visita ad una chiesa parrocchiale o francescana e recita del Padre nostro e del Credo; 2) Confessione sacramentale; 3) Comunione eucaristica; 4) Preghiera secondo le intenzioni dei Santo Padre; 5) Disposizione d'animo che escluda ogni affetto al peccato.
Ogni uomo sente il bisogno di amare e di essere amato: sia egli santo o perverso, freddo ragionatore o passionale, intelligente o deficiente. Sogna un amore che sia donazione e possesso, pieno e insaziabile, attuale ed eterno. Ma già le prime esperienze d'amore, da adolescente, da giovane, gli rivelano che anche nell'amore egli è ignorante, limitato, instabile, e, peggio, egoista e peccatore. Solo se egli incontra Cristo, se arriva a conoscere, a intuire ed esperimentare l'amore di Cristo per lui, nel Vangelo, nella intimità della preghiera, nella Chiesa e nei sacramenti, potrà apprendere l'amore e giungere alla salvezza, alla felicità dell'amore. Dio, infatti, nell'uomo Cristo Gesù, non solo ci ha rivelato e donato il suo amore salvifico, ma nel Cuore di Lui ci ha offerto anche un filtro purificatore, un modello e uno stile, un innesto e una sintonia superiore per il nostro amore. Beato l'uomo che incontra, comprende e vive l'amore di Cristo: anche i suoi amori più banali e terrestri acquisteranno senso e finalità superiori.
Quello che ha reso nota in tutto il mondo la Porziuncola è soprattutto il singolarissimo privilegio dell’Indulgenza, che va sotto il nome di “Perdono d’Assisi”, e che da oltre sette secoli converge verso di essa orde di pellegrini. Milioni e milioni di anime hanno varcato questa “porta della vita eterna” e si sono prostrate qui per ritrovare la pace e il perdono nella grande Indulgenza della Porziuncola, la cui festa si celebra la mattina del 1 agosto e si conclude con il Vespro solenne del 2 agosto. L’aspetto religioso più importante del “Perdono d’Assisi” è la grande utilità spirituale per i fedeli, stimolati, per goderne i benefici, alla confessione e alla comunione eucaristica. Confessione, preceduta e accompagnata dalla contrizione per i peccati compiuti e dall’impegno a emendarsi dal proprio male per avvicinarsi sempre più allo stato divita evangelica vissuta da Francesco e Chiara, stato di vita iniziato da entrambi alla Porziuncola. L’evento del Perdono della Porziuncola resta una manifestazione della misericordia infinita di Dio e un segno della passione apostolica di Francesco d’Assisi.
Il santuario di Santa Maria Regina di Anglona, in provincia di Matera, è tutto quello che resta dell’antico borgo lucano divenuto sede vescovile di rito latino, prima dell’odierna diocesi di Tursi, per volontà di San Pietro o di San Marco. Nel 1369 un violento incendio distrusse definitivamente la città, risparmiando solo il santuario che Papa Giovanni Paolo II, nel 1999, elevò a dignità di Basilica Minore, in memoria del sinodo dei vescovi. Una piccola chiesetta esisteva in loco fin dal VII secolo: il tempio attuale è frutto del rifacimento che di quell’originario edificio venne fatto tra l’XI e il XII secolo.
Mentre sono al lavoro per l’edizione in lingua inglese, che fa seguito a quelle francese e polacca, del mio manuale sul satanismo, mi è capitato di chiedermi se l’argomento sia ancora così interessante da giustificare un libro che, di edizione in edizione a partire dalla prima del 1994, è arrivato intorno alle cinquecento pagine. Oggi si parla certamente di più del fondamentalismo islamico o di “sette” nate alle periferie del cristianesimo, e il satanismo sembra un po’ passato di moda. A rassicurarmi è intervenuta una clamorosa causa legale negli Stati Uniti, dove un’organizzazione chiamata Tempio di Satana si è rivolta ai tribunali chiedendo in nome del pluralismo religioso che in Oklahoma, dove davanti al parlamento statale c’è una stele con i Dieci Comandamenti, questa sia affiancata da una statua “alternativa” del Diavolo che indottrina due bambini, che il gruppo “satanista” ha già bell’e pronta e che ha fatto vedere ai giornalisti in una conferenza stampa a Detroit.
Se queste sono le premesse c’è poco da stare allegri. Sul Sinodo sulla famiglia di ottobre pesano come macigni due documenti. Il primo è un volume “Famiglia e Chiesa che raccoglie i risultati di un seminario di studio organizzato dal Pontificio consiglio per la famiglia, cui hanno preso parte numerosi esperti e teologi provenienti da tutto il mondo. Vi si leggono interventi di teologi che chiedono di “liberare la teologia morale dalla legge naturale” e auspicano il “superamento dell’eccessiva severità” sulla contraccezione. L’altro documento, è la raccolta degli interventi al “Sinodo ombra” tenutosi due mesi fa alla Gregoriana e oggi pubblicata sul sito della Conferenza episcopale tedesca