La proposta del governo per «estendere ai bambini i diritti dei transgender»: la decisione avrà valore legale e non richiederà valutazioni mediche
Scusate la postilla in margine all’esclusiva del Corriere della Sera di ieri sulla ragazza italiana che ha abbracciato il Califfato dei tagliatori di teste. Eccellente storia diremmo, se non fosse che la pur brava cronista si perda in commenti da “dottrina Dario Fo”. Infatti, a cosa serve fare uno scoop per un grande giornale se poi ripeti a pappagallo luoghi comuni da media statale di serie C?
Succede a Marta Serafini, che dopo essere riuscita ad agganciare e a intervistare via skype Maria Giulia Sergio, 28 anni, ex studentessa di biotecnologie alla Statale di Milano, sposata con un militante dell’Isis e trasferita armi e bagagli nello Stato Islamico, in una paginata del giornalone di via Solferino sciorina tutti i peggio luoghi comuni che neanche Fantozzi avrebbe il piacere di definire boiate pazzesche.
È ancora ignoto il motivo del “prelievo” di padre Dhiya Azziz, il sacerdote francescano iracheno parroco del villaggio di Yacoubieh, in Siria, sparito sabato 4 luglio dopo che un commando dei jihadisti che controllano la zona (appartenenti ad Al Nusra, gruppo siriano legato ad Al Qaeda) sono andati a prenderlo per portarlo a un incontro con l’emiro locale. Tuttavia, riferisce Avvenire, qualche cauta speranza in merito alla sua sorte è suscitata dalla notizia – ancora priva di solide conferme – secondo cui due miliziani sarebbero stati inviati in parrocchia a prendere le medicine del religioso, che soffre di diversi problemi di salute tra i quali il diabete.
Hai mai pensato di esercitarti…spiritualmente? E sopratutto sai che benefici portano gli esercizi spirituali?
La preghiera, spiega padre Silvano Fausti nel volume "Lo stile di Gesù" (Ancora editrice), «è un esercizio per vivere, per scoprire la volontà di Dio, anzi, prima ancora, per essere liberi da tutto il disordine, il frastuono e le voci che abbiamo dentro, per capire quello che Dio vuole da noi e poi realizzarlo nella vita concreta, quindi è un esercizio per vivere. Come l'atleta fa tanti prima di affrontare le prove sportive, così i nostri esercizi servono per la vita quotidiana».
Arriva oggi alla Camera il ddl sulla “Buona Scuola” approvato con la fiducia al Senato dieci giorni fa (clicca qui). E ci arriva con una novità. Ieri finalmente il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha diramato la circolare promessa ai senatori di Area popolare lo scorso 25 giugno in cambio del voto di fiducia alla “Buona Scuola”. Partendo dal presupposto che il testo di legge non si può più toccare per evitare che ritorni tutto in discussione, la circolare spiega ai dirigenti scolastici di ogni ordine e grado essenzialmente due cose: che tutte le attività curricolari devono essere chiaramente spiegate nel Piano di Offerta Formativo (POF) e ci si deve assicurare che tutti i genitori ne siano informati; e che per le attività extracurricolari (attualmente è questo lo strumento principale con cui si introduce l’ideologia del gender a scuola) ci sia un esplicito consenso informato dei genitori (clicca qui).
Ci sono storie di guarigioni miracolose che interrogano e avvicinano - anche i più scettici - alla domanda sul Mistero della vita. Come la recente e bellissima testimonianza di Andrea De Luca: una vita completamente stravolta dalla luce della preghiera, dalla grazia della compagnia della Madonna - «la mia Mamma» – e soprattutto dalla prodigiosa guarigione da un male incurabile, avvenuta durante un pellegrinaggio a Medjugorje. E poi ci sono storie in cui a guarire non e il corpo, ma è l’anima. Queste storie sono moltissime, anche se spesso non si conoscono perché avvengono nel silenzio dei cuori. Ma, non meno delle prime, sono storie di miracoli: quando a essere ammalata è l’anima, quando a soffrire la tremenda malattia della solitudine è il cuore, quando a incancrenirsi è la speranza di una felicità possibile, allora non c'è medicina né terapia che, da sola, possa sconfiggere quel male. Eppure la guarigione accade e la vita torna a rifiorire in modo sorprendente.
Il 7 luglio 2015 Papa Francesco, nella terza giornata del suo viaggio in Ecuador - prima di incontrare, quando in Italia era già notte, il mondo della scuola e dell'Università (ne daremo conto domani) - ha celebrato Messa nel Parco del Bicentenario di Quito davanti a un milione e mezzo di persone. Sono numeri che si ripetono di giorno in giorno: in un piccolo Paese come l'Ecuador sono senza precedenti e testimoniano un'accoglienza straordinaria. Il Papa ha parlato della tragedia del mondo contemporaneo, cui ha offerto come soluzione la pacifica «rivoluzione» dell'evangelizzazione, di cui questo mondo ha disperatamente bisogno.