Per le vocazioni, contro la persecuzione dei cristiani e contro la dittatura del pensiero unico urge l’aiuto della Madonna e di due martiri beati. Per questo monsignor Francesco Cavina, vescovo di Carpi, e monsignor Lugi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, parteciperanno a un pellegrinaggio di due giorni che sabato 4 luglio partirà dal Santuario della Madonna di San Luca a Bologna per arrivare il giorno successivo a Monte Venere, dove nel 1956 fu innalzata una Croce di 14 metri da don Dario Zanini.
"Siamo una piccola minoranza ma lungi dall’essere nascosta o silenziosa”, così monsignor Joseph Coutts, arcivescovo di Karachi e presidente della Conferenza episcopale del Pakistan, ha descritto la comunità cristiana del Pakistan ad alcuni diplomatici europei accreditati presso la Santa Sede.
Si terrà oggi venerdì 3 luglio, a Castel Gandolfo, la cerimonia pubblica durante la quale Benedetto XVI riceverà due Dottorati Honoris Causa, consegnati uno della Pontificia Università Giovanni Paolo II e l'altro dell'Accademia di Musica di Cracovia. La notizia diffusa dall'arcivescovo Stanislaw Dziwisz, era stata anticipata dal sito specializzato in informazione vaticana Il Sismografo lo scorso 14 luglio, poi confermata dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi.
I giornali locali avevano dato un grande rilievo alla notizia della bambina di dieci anni violentata dall’uomo che conviveva con la madre e di cui abbiamo parlato su Tempi a inizio giugno. La bambina è rimasta incinta e sul caso sono intervenuti tutti i movimenti pro aborto, non solo nazionali. La vittima dell’abuso è però scomparsa dagli interessi collettivi, lasciando il posto alla battaglia che gli ideologi dell’aborto portano avanti da anni: la sua depenalizzazione, visto che in Paraguay, come in altre parti del Sudamerica, è considerato dalla legislazione un reato.
Per Nathan Collier è un problema di «uguaglianza». L’uomo americano del Montana si è lasciato «ispirare dall’ultima sentenza della Corte suprema», che ha legalizzato il matrimonio gay in tutti gli Stati Uniti, e ha deciso di battersi perché venga riconosciuta la poligamia.
Circa 150 persone sono state uccise ieri dai terroristi di Boko Haram in tre diversi villaggi dello Stato di Borno, nel nord della Nigeria. Le vittime sono quasi tutte di religione musulmana, colpite mentre si erano riunite la sera per l’Iftar, la cena che i musulmani consumano insieme dopo la fine del Ramadan.
I lettori della Nuova Bussola Quotidiana lo sanno. L'ideologia di genere sostiene che il sesso – la parte biologica della sessualità umana – e il genere – la parte non biologica – non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro. Mentre il sesso è biologico, innato, il genere è socialmente costruito; in altri termini, il genere è solo uno stereotipo. Questo stereotipo va eliminato perché crea discriminazioni. Ora, sui media, persone colte e ben informate (al confronto delle quali Dan Brown è un dilettante...) ci dicono che questa ideologia è un’invenzione del Vaticano. Non sarebbe altro che una versione brutta e cattiva della “teoria del gender”, altrimenti detta gender studies, studi di genere. La quale teoria è, invece, una cosa complicata (astenersi ignoranti), seria, elevata, accademica. Una teoria culturale e antropologica raffinatissima, che nulla ha a che vedere con la rozza caricatura fabbricata dal Vaticano per aizzare il popolo contro questo innovativo parto delle migliori menti del genere umano, che aprirà nuovi orizzonti di felicità e pace. Le solite magnifiche sorti e progressive, insomma.
La Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo sta valutando i candidati per il posto di direttore dell'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA, secondo l'acronimo in lingua inglese). Si tratta di una scelta delicata perché il FRA, pur essendo un organo consultivo, ricopre un ruolo centrale nella definizione dei diritti umani nell'Unione Europea e nelle scelte politiche dei singoli Stati membri per garantire che ciascun cittadino europeo possa godere di tali diritti.
I maggiori sponsor dei matrimoni omosessuali sono grandi multinazionali e banche d’affari, capaci di far cambiare idea al presidente Obama e di spostare l’opinione pubblica.