MaM
Messaggio del 25 agosto 2005:Cari figli, anche oggi vi invito a vivere i miei messaggi. Dio vi ha donato questo tempo come tempo di grazia perciò, figlioli, sfruttate ogni momento e pregate, pregate, pregate. Io vi benedico e intercedo davanti all'Altissimo per ognuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Tra l’una e le quattro del pomeriggio, il sole picchia come un maglio. Le strade di Nardò si svuotano e tutte le attività si fermano. Tutte tranne la raccolta delle angurie e dei pomodori. Ed è proprio in un campo di pomodori tra Nardò (Lecce) e Avetrana ( Taranto) che lunedì pomeriggio ha perso la vita Abdullah Mohamed, 47enne di origine sudanese. Quel giorno, il termometro sfiorava i 42 gradi. Tre persone (i due titolari dell’azienda agricola e il caporale) sono stati iscritti nel registro degli indagati della Procura di Lecce con l’accusa di omicidio colposo. Sarà l’autopsia a stabilire se l’uomo sia morto per le durissime condizioni di lavoro o se per colpa di una patologia preesistente. Quel che è certo è che la morte di Mohamed è avvenuta in un contesto di grave e sfruttamento che la Caritas e altre organizzazioni locali denunciano – inascoltate – da anni.
Il parroco è un ragazzone alto e ben piantato, la parlata mite nella dolce cadenza trentina. Sempre in movimento: svelti i passi sulle scale della antica canonica di Denno, dove abita, e sempre in giro per la Val di Non con la sua vecchia Punto grigia metallizzata. Don Alessio Pellegrin, 38 anni, è da cinque anni il parroco della Unità pastorale Cristo Salvatore, tredici piccole comunità a nord di Trento, sotto le pendici del Brenta. Le colline sono coperte dai meleti su cui si regge l’economia della valle; qui l’agricoltura tiene, e i paesi, non invasi dal turismo, conservano un candore d’altri tempi nelle piccole pievi, nei balconi fioriti, nel silenzio. Forse anche troppo silenzio: i bambini sono
E’ l’estate del 1947 e l’asfalto di New York sembra sciogliersi sotto il rovente sole di luglio. Un giovane dai capelli spettinati e lo sguardo inquieto si dirige alla periferia di Manhattan e dai qui inizia un viaggio senza meta che lo avrebbe portato a toccare quasi tutti i 50 stati. La strada sarà la sua casa per 7 lunghi anni e quell’avventura appuntata su carta avrebbe fatto di Jack Kerouac il padre della Beat Generation. On the road raggiungerà le tre milioni di copie con traduzione in 25 lingue diventando ben presto la bibbia dei giovani alternativi.
Forse abbiamo sentito parlare di “serafini”, “troni” o “dominazioni”, e di fronte a questi termini potremmo chiederci a cosa servano e che aiuto ci danno. In primo luogo, bisogna dire che l'ordine o gerarchia esistente nel mondo angelico ha la sua base nell'ordine esistente nella Santissima Trinità. Per questo, l'ordine angelico è un riflesso di Dio Uno e Trino, non qualcosa di arbitrario o prodotto di un'invenzione umana. L'ordine che esiste in Dio si manifesta in modo imperfetto nell'intera creazione: ogni creatura, ogni cosa occupa il luogo che le spetta, e allo stesso tempo quest'ordine presuppone un'armonia in tutte le creature e tra tutte loro.
Se osserviamo l’arte antica, dall’Acropoli di Atene, al teatro di Epidauro, sino alle cattedrali romaniche e gotiche, possiamo notare come queste opere siano «sorte in simbiosi con la natura circostante, dal momento che l’uomo plasmava per le sue creazioni la materia che trovava, senza arrecarle violenza». Di fronte ad esse non si è mai «assaliti da un senso di inquietante impotenza, ma, al contrario, ci si sente reintegrati in una dimensione sapientemente a misura d’uomo» (M. Taufer, Caput anguli, Segno).Scrive J. Roth, nel suo Le città bianche: «mi resi conto che l’uomo di fronte ad un anfiteatro colossale resta pur sempre uomo, mentre al cospetto di un grattacielo si riduce a formica… La grandezza romana non è titanica, ma umana». ...
Una denuncia nei loro confronti era già stata registrata nel 2012. Finora vani i tentativi di ottenere una cauzione o la scarcerazione
C’è un velo di ipocrisia che copre la realtà di sfruttamento e di sofferenza conosciuta con il nome di maternità surrogata. Giri d’affari milionari sulla pelle di donne e bambini considerati alla stregua di una merce, eugenetica, gravidanze interrotte coercitivamente: qualsiasi persona di buon senso insorgerebbe dinanzi a questa ridda di misfatti legati alla pratica dell’utero in affitto. Eppure, malgrado la diffusa sensibilità ai diritti umani, quando si parla di questo tema prevale un’indifferenza che spesso confina in una forma di cinismo alquanto stravagante: il desiderio del ricco sopravanza la dignità del povero e il diritto del bambino.
Ah, l’Europa, altro che unità dei popoli e delle culture. L’Europa è una vestale matrigna, una dea severa e distante che ci guarda con disprezzo e ci spinge in un angolo e ogni qual volta cerchiamo di risollevarci, ribellandoci al destino a cui ci ha destinato, al massimo ci illude, come ha fatto con la Juventus arrivata a un passo dal trionfo in Champions League e poi ricacciata indietro.
Il colosso dell’aborto Usa accusato di vendere organi fetali si difende: «Sono donazioni». Ma in un nuovo video “undercover” una manager chiede offerte «proficue»
Aveva detto che avrebbe fatto un «importante discorso sull’estremismo» e «l’ideologia islamista», e così è stato. Lunedì, David Cameron ha parlato chiaro alla Ninestiles School di Birmingham, promettendo un piano di cinque anni per contrastare la diffusione dell’estremismo tra 2,7 milioni di musulmani inglesi e squalificando alcuni tic politicamente corretti che spesso ostacolano il dibattito pubblico quando si tratta di accostare i termini “terrorismo” e “islam”.
Ponte di Legno (Brescia) è l’ultimo borgo della Valcamonica, l’antica terra dei Camuni. Qualche chilometro dopo, il Passo del Tonale divide il gruppo dell’Ortles dal gruppo dell’Adamello a 1883 metri sul livello del mare. Le vette circostanti sanguinano ancora per la “Guerra Bianca”, il terribile capitolo alpino della Prima guerra mondiale. La statale attraverso il Passo davanti al mausoleo ai caduti, dove non uno ma due cartelli avvisano «Zona sacra», coi turisti non si sa mai. Raccoglie i resti dei militi del regno d’Italia, ma con carità vera vi riposano anche diversi “ignoti” dell’impero asburgico. Solo un secolo fa il regno d’Italia e l’impero asburgico confinavano lì; oggi lì s’incontrano invece la Lombardia e il Trentino, che in tedesco suona Welsch-Tirol, il “Tirolo che parla una lingua diversa”.
"C'è un giudice a Lahore. Come si sperava alla vigilia, la Corte Suprema del Pakistan ha compiuto ieri un primo passo importante in favore di Asia Bibi, la donna cristiana da sei anni in carcere con una condanna a morte che pende sul suo capo perché accusata di blasfemia nei confronti dell'islam. La Corte per il momento non si è pronunciata nel merito della vicenda, ma ha quanto meno ritenuto degno di essere esaminato il ricorso presentato dalla difesa di Asia Bibi, che chiede l'assoluzione della donna sostenendo l'inattendibilità delle testimonianze che l'accusano. Dunque adesso verrà fissata una nuova udienza per riesaminare tutta la vicenda (come avrebbe dovuto fare già l'Alta Corte di giustizia del Punjab, che invece nell'ottobre 2014 - su pressione dei leader locali degli estremisti islamici - si limitò a ratificare il primo verdetto di condanna emesso nel 2011). L'ovvia conseguenza della decisione presa ieri dalla Corte è che la condanna a morte per il momento è sospesa, anche se Asia Bibi resta comunque detenuta nel carcere di Multan. "
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, organo giudiziario del Consiglio d’Europa – da non confondere con l’Unione Europea – ha stabilito con sentenza pubblicata ieri 21 luglio (“Caso Oliari e Altri vs Repubblica Italiana”) che la Repubblica italiana, non garantendo una posizione giuridica certa alle coppie conviventi dello stesso sesso, viola l’articolo 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’uomo, firmata a Roma il 4 novembre 1950.