MaM
Messaggio del 7 febbraio 1985:Cari figli, in questi giorni satana si manifesta intensamente in questa parrocchia. Pregate, cari figli, perché si adempia il progetto di Dio e che ogni opera di satana finisca a gloria di Dio. Io sono rimasta così a lungo tra voi per aiutarvi nelle prove. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Notizie dai giornali cattolici



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l dibattito sul matrimonio omosessuale è diventato così confuso che non torniamo più alle basi per considerare il motivo per il quale la Chiesa si oppone a queste unioni. Molti, di fatto, non capiscono le ragioni per le quali la Chiesa insegna che gli atti omosessuali sono “intrinsecamente disordinati”. Il problema è che gran parte della società non ammette l'esistenza della legge naturale, la base di questo ragionamento, e preferisce pensare che non ci sia un significato inscritto nella nostra natura, ma che prevale ciò che decidiamo noi. Bisogna aggiungere che questo concetto dell'orientamento non si applica solo alla sessualità, ma esiste anche un modo ordinato di mangiare (per nutrirci), così come ne esiste uno disordinato (mangiare e vomitare, un modo disordinato che non favorisce il fine dell'atto del mangiare, che è rafforzare il nostro corpo).
Basta osservarci durante una giornata ordinaria per capire come molte volte ci lamentiamo del caldo, del freddo, dell'insicurezza, del traffico, dei politici, della situazione economica, dei problemi di salute, del matrimonio... di quasi tutto. Le lamentele, però, non aiutano in niente. Al contrario, possono farci sentire peggio. Come trasformare l'atteggiamento negativo in un atteggiamento positivo? Spesso pensiamo e trasmettiamo instancabilmente gli aspetti negativi degli eventi, delle persone, delle circostanze. Trasformiamo tutto in tragedia. Ciò che non sappiamo è che l'atteggiamento negativo peggiora ancor di più il panorama, aumenta i problemi e nasconde le soluzioni o gli aspetti positivi di qualsiasi situazione.
Intervista a David Crawford del John Paul II Institute: «Dobbiamo entrare nell’ottica per cui essere cattolici, non solo negli Stati Uniti, ci costerà»
Nel 2014 i jihadisti in Nigeria hanno ammazzato 9 mila persone. Mentre l’Occidente è indifferente, i fedeli resistono: «La Chiesa è nata con la persecuzione e il sangue dei martiri»
Proponiamo qui il saluto introduttivo e l’omelia pronunciati dal cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, durante la Messa conclusiva della convivenza nazionale degli itineranti del Cammino neocatecumenale, sabato 28 giugno a Porto San Giorgio (Fm). Il testo è una trascrizione non rivista dall’autore.
Nei giorni scorsi su queste colonne si è messo correttamente in evidenza che le convivenze, etero oppure omo che siano, come le cosiddette unioni civili non possono venire ricomprese tra le formazioni sociali di cui parla l’art. 2 della Costituzione. I lavori preparatori mettono ben in evidenza che la Costituzione si riferisce ai partiti politici, alle confessioni religiose et similia. Il buon senso poi facilmente intuisce che ai padri costituenti non sarebbe mai passato per la testa di tutelare le convivenze che allora erano disapprovate da quasi tutta la classe politica e dalla maggioranza degli italiani.
Cinquemila delegati, in rappresentanza di 193 Paesi e di tutti maggiori organismi finanziari internazionali, haenno partecipato dal 13 al 15 luglio ad Addis Abeba, in Etiopia, alla terza Conferenza internazionale delle Nazioni Unite sul finanziamento allo sviluppo. Nonostante che al termine dei lavori i portavoce dell’Onu, come d’altra parte ormai fanno sempre, abbiano definito quello raggiunto un «accordo storico», dell’evento non si è quasi parlato in Italia: ed è un errore perché coinvolge il nostro Paese e ognuno di noi. Quei delegati, infatti, hanno discusso e deciso il reperimento di fondi miliardari per una nuova agenda per uno sviluppo sostenibile.
Per quanto blanda e limitata a operazioni di ricognizione e addestramento, la guerra dell’Italia allo Stato Islamico si combatte quasi più sul fronte interno che in Iraq, dove sono schierati 260 consiglieri militari dell’esercito che addestrano i combattenti curdi (altri 100 carabinieri arriveranno in settembre) o in Kuwait dove sono presenti 7 velivoli e 220 militari dell’aeronautica. A giudicare dalle ristrette regole mediatiche imposte alla comunicazione e alla diffusione di fotografie relative ai nostri militari impegnati nella Coalizione (operazione Inherent Resolve), a Roma sembra esserci una forte preoccupazione che fans dell’Isis ben presenti in Italia possano individuare e colpire i militari assegnati all’operazione “Prima Parthica” (dal nome di una legione romana reclutata in Siria) o i loro famigliari con attacchi e rappresaglie terroristiche.