Quando la mia seconda figlia era in quinta elementare, lei e altri tre compagni hanno ingaggiato una disputa. Gesù era ebreo o no? Un compagno di classe diceva di no. Era impossibile: Gesù era cristiano e non era mai stato un ebreo.
Mia figlia non ha mai sopportato molto l'ignoranza, e la situazione si è trasformata in uno scambio accalorato che ha finito per coinvolgere il consulente scolastico. Attenzione, nessuno stava cercando di risolvere un'argomentazione teologica tra bambini di quinta elementare. Già mantenere la pace nella classe sembrava una cosa complicata.
Il 21 gennaio 861, due ladri uccisero brutalmente un anziano monaco benedettino che viveva da decenni come eremita nella Foresta Nera svizzera. Il monaco, Meinrado, aveva offerto ai due ladri cibo e rifugio, pur avendo avuto una premonizione sul fatto che avevano intenzione di ucciderlo.
Identificarsi come cattolico e non pagare la "tassa sulle religioni" fa scattare una procedura di infrazione nei propri confronti: è quello che è successo di recente al calciatore italiano Luca Toni, che secondo la Chiesa cattolica tedesca deve 1,7 milioni di euro di tasse non pagate durante le sue due ultime stagioni al Bayern Monaco fra il 2008 e il 2010 (Toni ha detto che non era stato informato della tassa dalla sua commercialista) (Il Post, 16 luglio).
Nessun cristiano abita più a Mosul. Il 16 luglio dello scorso anno si ebbe per la prima volta notizia che case e proprietà dei cristiani della città irachena venivano segnate con la lettera araba Nun (N) per "Nazareni". Ora tutti i cristiani sono andati via e le chiese in città sono chiuse mentre alcune sono state trasformate in moschee dall'autoproclamato Califfato islamico, come quella intitolata a san Efrem e quella di san Giuseppe. Iraq, Siria,Terra Santa: la presenza dei cristiani in tutto il Medio Oriente è oggi storia di sofferenza. La geografia dei paesi che li accolgono si assottiglia sulle mappe. I cristiani spariscono da interi territori dove hanno abitato dal primo diffondersi dei seguaci di Gesù. Si intitola "La terra perduta. Nel cuore dei cristiani del Medio Oriente" il libro del giornalista Matteo Spicuglia, per Effatà Editrice, dedicato a un territorio meno conosciuto ai più, il Tur Abdin, cuore del sudest della Turchia, al confine con Siria e Iraq. Tur Abdin è una parola aramaica che in italiano si traduce "Montagna dei servitori di Dio" per indicare le decine di villaggi cristiani, le duemila chiese e gli ottanta monasteri attivi in questa regione fin dai primi secoli del cristianesimo. Come è avvenuto che questa terra si sia spopolata di cristiani?
Natalia Nuñez, socialista, è appena stata eletta alla guida di Cenicientos, piccola città della provincia di Madrid. Tra i primi provvedimenti presi, in qualità di sindaco, c’è stato quello di smantellare la Via crucis che univa il paese al santuario Nuestra Señora del Roble, patrona della città.
«MANCANZA DI RISPETTO». Che cosa ha giustificato tanta furia iconoclasta? La Via crucis – a cui Nuñez si è riferita nelle interviste chiamandola «queste pietre» – rappresentava per il sindaco una «mancanza di rispetto» nei confronti dei non credenti e di coloro che «professano la religione e la cultura musulmane». Ma distruggerla non è forse una mancanza di rispetto verso i cattolici? Per il sindaco, no.
Nel 1938 fu aiutato dai quaccheri a fuggire dall’Austria occupata da Hitler. Oggi finanzia l’operazione “Safe Havens” per soccorrere i cristiani siriani e iracheni perseguitati dallo Stato islamico. «Inconcepibile che l’Occidente non faccia nulla per sbarazzarsi di quella gente»
Roberto Satti parla con la chitarra tra le mani. «Sto cercando di buttar giù le note di The Nearness of You di Hoagy Carmichael». Mi racconta qualcosa e accenna una strofa di canzone. Cita con passione decine di nomi di cantanti, testi, stili musicali. Mi invita ad ascoltare questo e quello. Roberto è conosciuto da tutti come Bobby Solo per un errore: nel 1963 il discografico disse alla segretaria: «Chiamiamolo all’inglese, Bobby. Solo Bobby».
Per lui la musica non è un sottofondo, è il suo essere, la passione di una vita. Un inizio da giovanissimo, folgorante, con Una lacrima sul viso (1964), seguito, un anno dopo, da Se piangi se ridi, con cui vinse Sanremo. Il ragazzino magro e timido, che voleva, contro il parere del padre, fare rock e adorava Elvis Presley, iniziava una carriera lunghissima, di dischi d’oro, di tour in Italia e all’estero. Il ragazzo di allora, di anni, ne ha da poco compiuti settanta, ha figli già adulti e uno piccolo, Ryan, di due anni e mezzo, nato dalla seconda moglie Tracy Quade dopo quasi vent’anni di matrimonio. Da poco ha inciso un disco dal titolo significativo, Meravigliosa vita, tredici brani di cui nove inediti.
Il 16 luglio 2015 la Santa Sede ha reso pubblica una lettera di Papa Francesco al Rettor Maggiore dei Salesiani che celebra il secondo centenario della nascita di San Giovanni Bosco. Don Bosco propose, scrive il Papa, «un’esperienza educativa integrale», nata da un'evidenza che resta vera - nonostante tutto - anche oggi: «i ragazzi e le ragazze sono aperti alla vita e all’incontro con Dio e con gli altri». Certo, tanti giovani sono «a rischio di scoraggiamento, di anemia spirituale e di emarginazione». Ma questo era vero anche ai tempi di don Bosco, che rispose con la «pedagogia dell'amorevolezza», dove si chiede che «l’amore dell’educatore si esprima mediante gesti concreti ed efficaci».
Legge a “costo zero” e senza oneri aggiuntivi. C’è anche questa tra le diverse panzane raccontate in questi giorni dagli ultras del disegno di legge Cirinnà. Lo Stato, dicono i cantastorie, non scucirà un euro in più per estendere gli stessi diritti delle famiglie alle convivenze civili e alle unioni omosex. Non credeteci, è un’altra delle loro balle. Certo, non quella più importante e grave, perché non inquina direttamente la battaglia su diritti, principi e valori, essendo la questione molto materiale e di ragionieristica contabilità statale. Ma anche i quattrini hanno un’anima e se per applicare una legge bisognare sferrare una mazzata sulle già deboli casse pubbliche, beh le conseguenze non sono acqua fresca. Quasi tre miliardi e mezzo di euro: questo il costo stimato della legge Cirinnà, mica spiccioli. Denaro che il governo dovrebbe reperire chissà dove per dare una dignitosa copertura al provvedimento, magari tagliando sulle altre voci di beni e servizi di primaria importanza.
Il rettore della grande moschea di Parigi, Dalil Boubakeur, era stato franco: «Le moschee che attualmente esistono qui non sono sufficienti. Il loro numero deve riflettere quello dei fedeli della nostra religione». E visto che costruirne di nuove costa e i permessi non sempre sono semplici da ottenere, perché non usare le tante chiese vuote che costellano la provincia francese? «É un problema delicato, ma perché no?», ha scritto nel suo libro “Lettera aperta ai francesi”. Dopotutto, ricorda, l'esempio che potrebbe essere replicato su larga scala c'è già, a Clermont-Ferrand, dove la cappella del Buon Pastore da oltre trent'anni è stata ceduta in gestione gratuita alla comunità musulmana. In fin dei conti, precisavano i maggiorenti locali, «è lo stesso Dio».
Cracovia – Probabilmente è perché da due settimane e mezzo vivo nella città che Giovanni Paolo II chiamò “la mia amata Cracovia”, ma quel che mi colpisce (e non colpisce solo me) è che l’attuale Vaticano sembra aver dimenticato alcune delle lezioni fondamentali di diplomazia e di pensiero del Santo che arrivò a Roma da Cracovia e divenne uno dei più influenti pontefici della seconda metà del secondo millennio.
Che cosa accade durante il coma? Claire Wineland, la ragazza il cui corpo fu 'congelato' per giorni per combattere una setticemia potenzialmente letale, ha deciso di raccontarlo: "È come essere all'interno dei sogni che facciamo la notte, ma amplificati, più intensi.