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Messaggio del 25 aprile 2019:Cari figli! Questo è tempo di grazia, tempo di misericordia per ciascuno di voi. Figlioli, non permettete che il vento dell’odio e dell’inquietudine regni in voi e attorno a voi. Voi, figlioli, siete invitati ad essere amore e preghiera. Il diavolo vuole l’inquietudine e il disordine ma voi, figlioli, siate la gioia di Gesù Risorto il quale è morto e risorto per ciascuno di voi. Lui ha vinto la morte per donarvi la vita, la vita eterna. Perciò, figlioli, testimoniate e siate fieri di essere risorti in Lui. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Il cammino ecumenico è imprescindibile, ma non vanno sottaciute le tematiche sulla vita, la famiglia e la sessualità per il timore di ulteriori divisioni: lo ha detto Papa Francesco incontrando in Vaticano la signora Antje Jackelén, arcivescovo di Uppsala, della Chiesa Evangelica-Luterana di Svezia.
Sarà rimossa la statua di Giovanni Paolo II eretta in una piazza della città bretone di Ploermel, nel dipartimento di Morbih. Lo ha deciso il tribunale amministrativo di Rennes, secondo il quale la scultura contrasta con la legge che prevede la separazione tra Stato e Chiesa. La città avrà sei mesi per conformarsi alla sentenza.
Il mese di maggio e delle rose è per i cattolici dedicato tradizionalmente alla Madonna e alla preghiera del Rosario, “corona di rose”. Il maggio delle rose e della Madonna ha origine antichissime che si radicano nel tentativo di cristianizzare le feste pagane in onore della natura, quando si pensò che nella Madonna, "Rosa Mistica", si potevano unire insieme i temi della natura e della Madre di Dio. Sappiamo che molto prima del cristianesimo, fin dall’età della pietra, si sono ritrovati templi dedicati alla Grande Madre con centinaia di ex voto: l’antropologia culturale ci dice che quando il cristianesimo arriva in ambienti in cui la religione della Madre aveva già radici antichissime, Maria diventa automaticamente "Madre di Dio" (Theotókos), molto prima dell’approvazione del Concilio di Efeso; e per secoli Maria, il “volto materno di Dio” è la taumaturga, la buona madre, la dispensatrice di grazie.
In prospettiva del centenario delle apparizioni di Fatima (1917-2017) organizzato dalla Pontificia Academia Mariana Internazionale si terrà il forum internazionale di mariologia dal titolo Il carisma di Fatima tra carisma e profezia che si svolgerà presso la Pontificia Università Antonianum di Roma dal 7 al 9 maggio 2015.
Era il 21 novembre 2012, il giorno della Madonna della salute, festa a me cara. Ero molto felice: nel mio grembo si stava formando una nuova vita, la nostra famiglia sarebbe cresciuta! Sono andata a fare l’ecografia del terzo mese con il cuore in festa, serena, tranquilla. Ma il viso della dottoressa che mi percorreva la pancia con la sonda ecografica mi ha spaventata: lei era tesa, preoccupata. Mi ha detto che qualcosa non andava, che appariva un’immagine anomala che poteva associarsi a molte patologie, anche gravi…. Ho subito chiamato mio marito, che è corso veloce da me, e, con la sua mano stretta alla mia, abbiamo ripetuto nuovamente l’ecografia all’ospedale, dove hanno confermato l’evidenza di una gravidanza con problemi. Non è facile tradurre a parole le emozioni che si provano in simili circostanze…. gelo, paura, angoscia, totale smarrimento. Ma eravamo assieme, mio marito e io. Ci siamo tenuti stretti le mani e uniti i cuori. E siamo andati avanti.
Siamo fatti per amare, lo ha cantato lui stesso nell’ultima edizione del Festival di Sanremo, e l’amore prevede anche di chiedere scusa. Realisticamente, tutti i giorni. «Saper domandare perdono è una cosa che si impara da piccoli», dice Nek. «È la prima cosa che cerco di insegnare a mia figlia: nelle piccole come nelle grandi cose, bisogna avere l’umiltà di riconoscere gli errori prima che l’orgoglio s’insinui tra i sentimenti». A due mesi dal Festival che lo ha visto protagonista (secondo posto in classifica generale e premio miglior cover) Filippo Neviani continua ad avere incalzanti impegni professionali, ma decide di dedicare del tempo ai lettori di Credere perché, dice, la fede va testimoniata e lui non si tira indietro.
Da tanti pulpiti si tuona contro questo mondo infame in cui – si dice – i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Ma è davvero così? No. Il 26 aprile scorso “Il Sole 24 ore” ha dedicato diverse pagine al primo “Rapporto Fondazione Hume-Sole 24 ore” da cui si evince che “negli ultimi 15 anni si sono ridotti gli squilibri a livello globale”. Seguono numeri e grafici. Ma potete star certi che nessuno si curerà di quei dati. Anche l’Expo di Milano mostra la realtà che però viene poi contraddetta dalla sua narrazione ideologica, paradossalmente vicina agli slogan dei manifestanti “No Expo” di Milano. Dopo il comunismo è arrivato il luogocomunismo, un rancido minestrone di banalità catastrofiste contro lo sviluppo, la tecnologia, il mercato, l’industria e il profitto. Ma un’Esposizione universale che nel 2015 ha come tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” anzitutto dovrebbe dichiarare ufficialmente morta e sepolta proprio quell’ideologia apocalittica che da Malthus, passando per Darwin e Marx, è arrivata a noi con le teorie del Club di Roma diventate poi pensiero dominante negli organismi internazionali e ora perfino in Vaticano (come dimostra il protagonismo di Jeffrey Sachs oltretevere e ciò che ha detto il cardinal Turkson del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace).
Milioni di persone partecipano nel mese di maggio a pellegrinaggi ai santuari mariani, recitano preghiere speciali in onore della Madonna e le fanno dei doni, sia spirituali che materiali. Dedicare il mese di maggio – chiamato anche mese dei fiori – a Maria è una devozione popolare radicata da secoli. La Chiesa l'ha incoraggiata, ad esempio concedendo indulgenze plenarie speciali e con riferimenti ad alcuni documenti del Magistero, come l'enciclica Mense Maio di papa Paolo VI del 1965. “ Il mese di maggio ci incoraggia a pensare e a parlare in modo particolare di lei”, constatava papa San Giovanni Paolo II in un'udienza generale all'inizio del mese di maggio del 1979. “Infatti questo è il suo mese. Così, dunque, il periodo dell’anno liturgico e insieme il mese corrente chiamano e invitano i nostri cuori ad aprirsi in maniera singolare verso Maria”.
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Fatima.
Lei si chiama Sofìa Vergara e fa l’attrice nella serie Tv Modern family. Nella vita reale era fidanzata con il milionario Nick Loeb. I due tentarono di avere un figlio tramite la fecondazione artificiale e poi per mezzo della pratica dell’utero in affitto. Non ci riuscirono e poi arrivò la rottura del fidanzamento. Capita che a volte gli ex si restituiscano i regali che si sono fatti: orologi, videocamere e naturalmente l’anello di fidanzamento. Il problema di Sofìa a e Loeb però stava nel fatto che i due si erano regalati vicendevolmente anche due embrioni che, con termine da ragioniere, i tecnici di laboratorio chiamano soprannumerari. Cioè embrioni prodotti per essere impiantati nell’utero della donna, ma poi abbandonati in azoto liquido. Infatti l’addio della Vergara al suo milionario ha spinto la star a dire addio anche a questi due bambini. Loeb invece voleva che i due embrioni vedessero la luce ed ha trascinato la ex in tribunale. La soluzione della neofilastrocca procreativa “Questo embrione a chi lo do?” è quindi ora in mano ai giudici.
Mentre le varie Conferenze episcopali continuano a recapitare alla Segreteria del Sinodo i risultati del lavoro di risposta al questionario intersinodale, il dibattito intorno al tema dei divorziati risposati continua ad essere acceso. Nonostante si tratti di un tema periferico rispetto all'obiettivo principale dell'assemblea sinodale. Così ha ribadito per l'ennesima volta il cardinale Ludwig Müller in un'intervista concessa al quotidiano francese La Vie e pubblicato lo scorso 29 aprile. «L'obiettivo principale del Sinodo non è quello di discutere del problema dei divorziati risposati, ma di riaffermare il matrimonio come fondamento della società civile e della comunità della Chiesa, di rivitalizzare la sua dimensione fondamentale».
Sappiamo che in ogni civiltà e cultura la vita umana è circondata dal massimo rispetto, al punto che l’omicidio volontario è punito con la massima pena, che può variare a seconda delle legislazioni. Per sfuggire a questa terribile accusa, i sostenitori della liceità dell’aborto giustificano questa loro convinzione dicendo che l’embrione è solo un grumo di cellule che fanno parte del corpo della donna e quindi si possono sopprimere come si sopprimono delle cellule tumorali. Se infatti l’embrione fosse un vero essere umano, la sua soppressione sarebbe un atto gravissimo.