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Messaggio del 2 settembre 2014:Cari figli, io, vostra Madre, vengo nuovamente in mezzo a voi per un amore che non ha fine, dall’amore infinito dell’infinito Padre Celeste. E, mentre guardo nei vostri cuori, vedo che molti di voi mi accolgono come Madre e, con cuore sincero e puro, desiderano essere miei apostoli. Ma io sono Madre anche di voi che non mi accogliete e, nella durezza del vostro cuore, non volete conoscere l’amore di mio Figlio. Non sapete quanto il mio Cuore soffre e quanto prego mio Figlio per voi. Lo prego di guarire le vostre anime, perché Egli può farlo. Lo prego di illuminarvi con un prodigio dello Spirito Santo, affinché smettiate di tradirlo, bestemmiarlo e ferirlo sempre di nuovo. Prego con tutto il Cuore affinché comprendiate che solo mio Figlio è la salvezza e la luce del mondo. E voi, figli miei, apostoli miei cari, portate sempre mio Figlio nel cuore e nei pensieri. Così voi portate l’amore. Tutti coloro che non conoscono Lui lo riconosceranno nel vostro amore. Io sono sempre accanto a voi. Sono in modo particolare accanto ai vostri pastori, perché mio Figlio li ha chiamati a guidarvi sulla via verso l’eternità. Vi ringrazio, apostoli miei, per il sacrificio e l’amore!

Notizie dai giornali cattolici



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Una riflessione sulla figura del Beato che continua ad essere pietra di scandalo in una Chiesa che voleva e vuole recidere ogni legame con l’organizzazione mafiosa
Si festeggiano oggi don Cristobal Magallanes Jara e altri suoi 25 compagni, fucilati dal governo massone nel 1927. Qui la storia dei cristeros
"«Sarò stato a Palmira almeno 400 volte, è una città dal valore inestimabile. Ma se non siamo in grado di difendere questo simbolo di convivenza, è meglio che torni sotto la sabbia». Samaan Daoud è un cristiano siriano di Damasco e prima che la guerra sconvolgesse la sua vita, lavorava come guida turistica. «Ho fatto la guida dal 1994 fino al 2011 e visitavo la città almeno 25 volte all’anno», dichiara a tempi.it."
l monaco padre Jacques Mourad è stato rapito a Qaryatayn, piccola città della Siria centrale ad un centinaio di chilometri da Palmira, la città presa dai jihadisti dello Stato Islamico. Come riferisce Fides, Mourad è priore del monastero di Mar Elian, collocato alla periferia di Quaryatayn, e rappresenta una filiazione del Monastero di Deir Mar Musa al Habashi, rifondato dal gesuita italiano padre Paolo Dall’Oglio, rapito anche lui il 29 luglio 2013 mentre si trovava a Raqqa. Mercoledì padre Mourad aveva inviato un messaggio premonitore: «Gli estremisti dell’Isis si avvicinano alla nostra città. A Palmira hanno ucciso molta gente decapitando centinaia di persone. Pregate per noi». Come riferisce Acs, «l’ultimo contatto di padre Mourad con il Deir Mar Musa risale a ieri a mezzogiorno». Padre Nawras Sammour, direttore del servizio dei gesuiti per i rifugiati in Medio Oriente, parlando con Acs e ha spiegato che «ancora non abbiamo novità, sappiamo soltanto che è stato prelevato da quattro uomini, sicuramente appartenenti ad un gruppo jihadista».
Il pensiero rinascimentale della natura divina della geometria, dell’armonia inscritta nel disegno del Creatore emerge dal celebre manoscritto De Divina Proportione di Luca Pacioli, frate francescano del XV secolo, illustrato da Leonardo. Il pregiato volume, di cui esistono solo due esemplari conservati a Milano e Ginevra, è stato ora riprodotto in un facsimile da collezione da Aboca. A presentare l’iniziativa ieri alla Pontificia Università Lateranense c’era, tra gli altri, don Andrea Lonardo, direttore dell’ufficio catechistico della diocesi di Roma. Paolo Ondarza lo ha intervistato:
«Se si considera l’eucarestia come un pasto da condividere, da cui nessuno può essere escluso, allora si perde il senso del Mistero». Così ha detto il cardinale Robert Sarah, da pochi mesi prefetto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti, intervenuto al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia in occasione della presentazione della collana “Famiglia, lavori in corso”, una raccolta di saggi editi dalla casa editrice Cantagalli, in vista del prossimo Sinodo ordinario di ottobre. Una collana che ha l’obiettivo di stimolare il confronto e di toccare tutti i temi “caldi”: omosessualità, sessualità, divorzio, procreazione assistita, eutanasia, celibato. Tre volumi hanno aperto la collana, due dei quali scritti da docenti presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia: “Eucaristia e divorzio: cambia la dottrina?” di José Granados (che è anche stato nominato consultore del Sinodo dei vescovi) e “Famiglie diverse: espressioni imperfette dello stesso ideale?” di Stephan Kampowski. Il terzo, “Cosa ne pensa Gesù dei divorziati risposati?” è opera di Luis Sanchez Navarro, ordinario di Nuovo Testamento alla Università San Damaso di Madrid. Il Foglio aveva anticipato ampi estratti dei libri dei professori Granados e Sanchez il 15 aprile scorso.
Novena alla Santissima Trinità
Oggi è Santa Rita, preghiamo insieme a Santa Rita, la Santa degli impossibili, l’avvocata dei casi disperati.
«La Chiesa ha sempre voluto evitare ambiguità tra il matrimonio e ciò che potrebbe essere simile. È per questo che non pratica la benedizione delle coppie omosessuali». Lo ha dichiarato a La Croix il vicepresidente della Conferenza episcopale francese, mons. Pierre-Marie Carré, vescovo di Montpellier. L'intervista del prelato francese viene dopo che la Chiesa protestante unita di Francia ha deliberato a favore della benedizione delle coppie dello stesso sesso. Con 93 voti a favore contro 3 questa Chiesa protestante, riunita in Sinodo a Séte, ha deciso per «una benedizione liturgica delle coppie sposate dello stesso sesso che vogliono mettere la loro alleanza davanti a Dio».
Non solo per la Chiesa ma anche per la causa della libertà in genere la situazione è peggiore di quanto si potesse immaginare: è questo, se si va anche oltre all’immediato, il succo che si può ricavare da larga parte dell’esito delle consultazioni promosse dalle conferenze episcopali dell’Occidente in vista dell’ormai imminente Sinodo per la Famiglia.
È un paradosso che proprio alla vigilia dell’inizio delle celebrazioni per il centenario della Rivolta di Pasqua (Easter Rising) del 1916, tappa fondamentale che portò alla sua indipendenza da Londra nel 1922, l’Irlanda si ritrovi a decidere per la sua sottomissione alla cultura dominante e più specificamente a Bruxelles (Unione Europea). Oggi si vota infatti per il referendum che potrebbe approvare un emendamento alla Costituzione che ridefinisce il matrimonio come «unione fra due persone senza distinzione di sesso». In pratica l’approvazione delle nozze gay.