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Messaggio del 25 settembre 1982:Il Santo Padre continui ad essere instancabile e coraggioso annunciatore di pace e d'amore. Si senta sempre il padre spirituale non solo dei cattolici ma di tutti gli uomini.

Notizie dai giornali cattolici



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È necessario che le famiglie cattoliche siano diverse? Come si potrebbe distinguere questa “differenza”? A queste e altre domande cerca di rispondere un articolo scritto dal dottor Greg Popcak in collaborazione con la moglie Lisa. Autori di oltre 20 libri (www.CatholicCounselors.com), saranno tra gli oratori all'Incontro Mondiale delle Famiglie che si celebrerà a Philadelphia (Stati Uniti) a settembre. Per i Popcak, non si tratta di dare risposte definitive su come sono o devono essere le famiglie cattoliche, ma di illuminare sia l'Incontro Mondiale delle Famiglie che il prossimo Sinodo Ordinario dei Vescovi sulla Famiglia, che avrà luogo a ottobre a Roma. “Considerando ciò che la Chiesa ha scritto sulla materia familiare, ecco quelle che suggerisco”, scrive Popcak nell'articolo pubblicato sulla versione web di Our Sunday Visitor, “come le cinque differenze più importanti che distinguono una famiglia impegnata a vivere in base a una visione cattolica”.
“Si sono distinti per la loro dedizione verso i poveri, che ha portato così tanti alla comunione con Cristo e la fede cattolica”. Con questa motivazione la Catholic University of America ha deciso di conferire sabato scorso a Francisco Gómez de Argüello Wirtz detto Kiko e Maria del Carmen Hernández Barrera detta Carmen il titolo ad honoris causa di dottore in teologia. Entrambi sono iniziatori del Cammino Neocatecumenale e fanno parte dell’equipe responsabile con padre Mario Pezzi. Le lauree erano già state proposte alcuni anni fa e sono state decise recentemente dopo l’incontro del Papa con il Cammino Neocatecumenale il 6 marzo scorso, quando Papa Francesco – inviando 250 famiglie in missione - ha definìto il Cammino Neocatecumenale “un vero dono della Provvidenza alla Chiesa dei nostri tempi”.
Le unità di cure palliative o di terapia intensiva degli ospedali hanno uno stretto rapporto con la morte, dando luogo a numerose esperienze che sfuggono a qualsiasi spiegazione razionale. Pazienti che intuiscono il momento esatto in cui moriranno, altri che sembrano decidere da sé il giorno e l'ora, affrettando o ritardando la morte, sogni premonitori di familiari o presentimenti di terze persone che senza neanche sapere che qualcuno è ricoverato o ha subito un incidente sono sicuri che sia morto. Solo i professionisti sanitari che lavorano da vicino con i pazienti terminali conoscono in prima persona la portata e la varietà di queste strane esperienze. La scienza non è stata capace di offrire alcun tipo di risposta, per cui in genere vengono descritte come eventi paranormali o soprannaturali. Un'etichetta “troppo vaga per la grandezza di queste esperienze”, secondo l'infermiera britannica Penny Sartori, che da circa vent'anni lavora nell'unità di terapia intensiva. Una carriera sufficientemente solida per aver visto di tutto, intuire standard ed elaborare ipotesi su questi fenomeni. È a tal punto così che sta per discutere una tesi di dottorato sul tema, le cui conclusioni principali verranno anticipate nel libro The Wisdom Of Near-Death Experiences (La saggezza delle esperienze vicine alla morte, Watkins Publishing).
In Togo accadono cose diverse. È il segreto di questo Paese, rivelato in questa intervista da un missionario diocesano di Girona (Spagna), Joan Soler Ribas (Olot, 1975), che ha compiuto per Aleteia la radiografia di un Paese poco conosciuto.
Tra le Sante che in questo secolo hanno illuminato la Chiesa di Gesù Cristo, è da mettere Santa Gemma Galgani (1878-1903), vergine lucchese. Gesù la ricolmò di specialissimi favori, apparendole di continuo, istruendola nell'esercizio delle virtù e confortandola con la compagnia visibile dell'Angelo Custode. Il demonio si rodeva di furore contro la Santa; avrebbe voluto impedire l'opera di Dio; non riuscendo, tentava di disturbarla e d'ingannarla. Gesù preavvisò la sua Serva: Sta' in guardia, o Gemma, perché il demonio ti farà grande guerra. - Il demonio infatti le si presentava in forma umana. Tante volte egli la batté fortemente con un grosso bastone o con dei flagelli. Santa Gemma non di raro cadeva a terra per il dolore e, narrando il fatto al suo Direttore Spirituale, diceva: Come batte forte quel brutto chiappino! Il peggio è che mi picchia sempre in un posto e mi ha prodotto una larga ferita! - Un giorno che il demonio l'aveva conciata bene a furia di botte, la Santa pianse assai.
Attraversare col semaforo rosso, lanciarsi per le scale, rompere un tacco alto per cadere volutamente. Le donne cilene lottano per legalizzare l'aborto
Line Jansrud, medico che in Norvegia va in onda con il programma scientifico per preadolescenti fra gli 8 e i 12 anni, mostra come ci si bacia usando un pomodoro. In “Sex and Stuff” fa vedere cosa è un succhiotto, simula la masturbazione, parla di ciclo mestruale, crescita del seno e dei peli, e rivela la scienza dietro l’orgasmo. Tutto, ricordando innanzitutto che l’età del consenso è 16 anni e che non c’è fretta di fare sesso.
“Non avevamo mai avuto tanta paura e ormai siamo pronti al peggio. Pregate per noi”. È la drammatica testimonianza di Suor Annie Demerjiaan giunta da Aleppo ad Aiuto alla Chiesa che Soffre. La religiosa armeno-cattolica racconta la tragica situazione nella città siriana che “in migliaia hanno già abbandonato per paura delle violenze”. A partire sono anche moltissimi cristiani che cercano rifugio nella Valle dei Cristiani e nelle regioni costiere. “Molti dei nostri quartieri sono completamente deserti”, ha aggiunto. Nelle ultime settimane la condizione della comunità cristiana di Aleppo - che prima del 2011 contava circa 150mila fedeli – è rapidamente peggiorata. Il 10 aprile scorso – venerdì santo per gli ortodossi – il quartiere a maggioranza cristiana di Suleymaniye è stato bombardato dai ribelli.
Il 18 maggio 2015 Papa Francesco ha aperto i lavori dell'assemblea generale della Conferenza Episcopale italiana, dedicata all'esortazione apostolica «Evangelii gaudium». Il breve intervento è stato però ricco di spunti che alimenteranno la discussione tra i presuli. Francesco ha richiamato i vescovi - senza attendere caso per caso una sollecitazione del Papa - ma anche i laici, senza attendere la richiesta o il permesso dei vescovi, a scendere in campo con decisione su due grandi problemi della società italiana: la corruzione e le «colonizzazioni ideologiche», termine che come ormai sappiamo nel linguaggio del Pontefice indica la teoria del gender. Se i pastori e i laici italiani sono timidi, o si perdono in convegni dove parlano i soliti noti e da cui escono documenti che pochissimi leggono, si condannano - ha detto il Papa - all'irrilevanza.