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Messaggio del 25 dicembre 2017: Cari figli! Oggi, in questo giorno di grazia, vi invito a chiedere al Signore il dono della fede. Figli miei, decidetevi per Dio e iniziate a vivere e a credere in ciò a cui Dio vi invita. Credere, figli miei, significa abbandonare le vostre vite nelle mani di Dio, nelle mani del Signore che vi ha creati e che vi ama immensamente. Non siate credenti soltanto con le parole ma vivete e testimoniate la vostra fede attraverso le opere e con il vostro esempio personale. Parlate con Dio come con il vostro Padre. Aprite e offrite i vostri cuori a Lui e vedrete come i vostri cuori cambieranno e potrete ammirare le opere di Dio nella vostra vita. Figli miei, non c'è vita senza Dio e perciò come vostra Madre intercedo e prego mio Figlio affinché rinnovi i vostri cuori e riempia la vostra vita con il Suo amore immenso. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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Terza puntata: Azzardi. Catechesi Naufragare o approdare? Viaggio nell'antropologia biblica, di don Fabio Rosini
Il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione realizzerà ancora una volta l'iniziativa 24 Ore per il Signore il 13 e il 14 marzo. “La Chiesa non può dimenticare coloro che si sono allontanati o che vivono nella totale indifferenza. La Chiesa si avvicina e li invita ad aprire il proprio cuore a sentire la presenza del Signore e a fare tutto il possinbile per riconciliarsi con Lui, che ci indica il cammino che possiamo seguire perché ci siano fraternità, pace e giustizia”, ha detto ad Aleteia monsignor Octavio Ruiz Arenas, segretario del dicastero vaticano.
La traccia mariana che andiamo a esaminare insieme questa volta, cari amici, ci porta a Siracusa, più precisamente presso il Santuario dedicato alla Beata Vergine Maria delle Lacrime. Si tratta di un luogo assai caro alla devozione popolare, in Italia e all’estero, poiché ricorda un particolarissimo segno del passaggio di Maria nella terra di Sicilia, cioè le lacrime che, tra il 20 agosto e il 1 settembre 1953, sono sgorgate da un quadretto di gesso raffigurante il Cuore Immacolato di Maria. L’immagine sacra si trovava, all’epoca, nell’abitazione dei coniugi Angelo Iannuso e Antonina Giusto, ove sormontava la testa del letto matrimoniale della giovane coppia. Credo che ci bastino questi pochi riferimenti per andare con la mente e con il cuore in quella umile dimora, sita in via degli Orti di San Giorgio, al numero 11, dove in quei giorni del 1953 si compì la miracolosa lacrimazione che si verificò più volte sotto gli occhi di numerosi testimoni.
All'Angelus, papa Francesco chiede di fare della nostra esistenza "un segno del suo amore per i nostri fratelli, specialmente i più deboli e i più poveri". Fare pulizia dagli "atteggiamenti di cupidigia, gelosia, mondanità, invidia, odio, quell'abitudine di chiacchierare e spellare gli altri". Un ringraziamento alle donne: dove sono emarginate, "il mondo è sterile". Essere vicini alle persone che vivono momenti di difficoltà.