Laura Degan è un bambina angelo speciale. Arrivata sulla terra il 13 dicembre 1987 e tornata in cielo l'11 settembre 1994 dopo un terribile calvario tra operazioni, chemioterapia, radioterapia, trapianto di midollo osseo, dolore piaghe che le hanno sfigurato il viso, cecità. Laura abitava a Cervarese Santa Croce, vicino Padova. «Era una bambina che amava la musica, le feste, ballava, giocava - racconta alla rivista Miracoli sua madre Paola Franceschetti - e poi pregava, prima di ogni ricovero o di controllo, voleva sempre per la benedizione da Padre Daniele Hekic, un sacerdote nostro punto di riferimento spirituale e andare al santuario di San Leopoldo per accedere una candela alla Madonna»
Vangelo Gv 2,13-25: Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere.
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.
Il predicatore indiano Zakir Naik è stato premiato ieri dall’Arabia Saudita. Seguitissimo, favorevole alla pena di morte per gli apostati, ha accusato Bush di aver «organizzato l’11 settembre. Io sono con Bin Laden»
L’Alta corte inglese ha permesso a un uomo di adottare il bambino concepito in vitro, con il suo sperma e un ovulo “donato”, e partorito da sua madre
La Via Crucis è un'antica tradizione della Chiesa cattolica risalente al IV secolo, quando i cristiani si recavano in pellegrinaggio in Terra Santa.
Come molte delle nostre tradizioni cattoliche, la Via Crucis può essere ricca, profonda e significativa, ma allo stesso tempo possiamo perdere di vista il suo significato e il modo in cui relazionarci ad essa nella nostra vita quotidiana.
Ecco allora 8 ragioni offerte da papa Francesco per le quali dovremmo fare la Via Crucis.
La Terra Santa è pronta ad arricchirsi di una nuova meta. Un gruppo di archeologi ha scoperto quella che potrebbe essere stata la casa di Gesù. Si trova a Nazareth, ovviamente, è costruita di malta e calcare, adagiata sul fianco di una collina rocciosa. Secondo gli studiosi non è possibile determinare con certezza se si tratti davvero della dimora in cui Giuseppe e Maria hanno cresciuto il loro bambino, ma non ci sono nemmeno evidenze archeologiche che non lo possa essere (Huffington Post, 4 marzo).
Il 28 febbraio, l'attivista pro-vita Abby Johnson (ex impiegata in una struttura in cui si effettuavano aborti) ha pubblicato su Facebook un'immagine che di per sé è un'argomentazione contro l'aborto: un embrione di 7 settimane in cui si distinguono perfettamente gli occhi, le braccia e le gambe.
La fotografia accompagnava questo messaggio, che una madre ha fatto giungere al gruppo pro-vita di Abby.
“Ho subito un aborto spontaneo la Domenica delle Palme dello scorso anno. Pensiamo che sarebbe stato un maschietto e lo abbiamo chiamato David Raphael. L'unica cosa che ho chiesto nella preghiera quando il medico mi ha detto all'undicesima settimana che mio figlio era morto un mese prima (alla settima settimana di gestazione) è stata di avere qualcosa da seppellire.
Il medico ha detto che o era troppo piccolo per trovarlo o che il suo fragile corpicino sarebbe stato distrutto durante il processo di aborto e non ne sarebbe rimasto nulla.
L'ho espulso il pomeriggio della Domenica delle Palme. La placenta era intatta e lui ancora fluttuava nel liquido amniotico. Ho scattato una fotografia per non dimenticare quel momento e come Dio abbia ascoltato la mia supplica. Penso che sarà una foto sorprendente da mostrare a chi sta pensando di abortire. Anche se aveva solo 7 settimane quando è morto, si possono vedere le braccine e le gambine che si stavano formando.
Guerra liturgica, critiche al papa, islam e islamismo, grandezza dell'Africa... In questa intervista concessa ad Aleteia, il nuovo prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, il cardinale Robert Sarah, risponde alle domande attuali.
Oggi inizia la Novena della Grazia a San Francesco Saverio.
Sembrava Natale ieri a Bologna nella centralissima via D’Azeglio. Appena imboccata, sentivi i muri delle case cantare Lucio Dalla. Da quando è morto, tre anni fa, alle sei di sera ogni giorno dagli altoparlanti esce la sua voce con Anna e Marco, L’anno che verrà, Futura e altri 40 anni di storie sue e nostre. Stavolta però quei muri si sono messi a cantare fin dalla mattina. La Fondazione Lucio Dalla ieri, oggi e domani ha deciso di aprire la Casa di Lucio. Così i bolognesi possono ricambiare il loro cantore entrando a casa sua, dopo che lui è entrato nelle loro per una vita.
In questo periodo in cui si verificano tanti attacchi contro la famiglia e i mezzi di comunicazione ci presentano come ideali o normali situazioni che attentano contro l'unità e l'integrità fisica e morale dei membri delle famiglie, possiamo chiederci di cosa abbia bisogno una famiglia cattolica per mantenersi unita, conservare viva la propria fede e offrire una testimonianza cristiana agli altri.
Signorie vostre demoniche, vi ringrazio per essere rimasti con noi fino ad ora. Con oggi siamo giunti all'ultimo capitolo del nostro viaggio nelle Sette Opere di Misericordia Spirituale, che abbiamo visto come trasformare, opportunamente per noi, in altrettante opere di crudeltà spirituale.
Arrivati al termine, devo confessarvi che il termine crudeltà che ho scelto per etichettarle non mi soddisfa pienamente. La crudeltà, infatti, nel comune vocabolario umano, è qualcosa di assolutamente perverso e maligno, ma senza un vero scopo. Se perversità e malignità si adeguano perfettamente alla mia indole, la seconda parte non è così vera. Infatti in me, e in noi diavoli in generale, l'essere crudeli ha uno scopo preciso: l'allontanare dal Nemico che sta lassù, il più possibile, il mortale che abbiamo tra le grinfie.
Non vuole più vivere Valentina Maureira. E lo ha voluto dire a tutto il mondo, facendosi riprendere in un video poi pubblicato sui social network. Ha chiesto alla presidente cilena, Michelle Bachelet, di incontrarla. E quest'ultima ha provato a tenderle la mano, recandosi in ospedale. Ma nulla è cambiato. Valentina, a soli 14 anni, è ostinata sulla strada dell'eutanasia. La fibrosi cistite che l'affligge da tempo non le da tregua (24horas.cl, 28 febbraio).
Nel febbraio 2012 l’International Union of Muslim Scholars emette un comunicato, firmato da Yusuf Qaradawi e Ali Qaradaghi, in cui espone i motivi per cui la Cedaw (Convention for the Elimination of Discrimination against Women) delle Nazioni Unite non è islamicamente corretta. Una delle motivazioni riguarda l’aborto e vede l’organizzazione islamica assumere una posizione apparentemente anti-abortista. Tuttavia, sull’aborto l’islam “ufficiale” ha una posizione ambigua che da un lato evidenzia la mancanza di un’autorità centrale e dall’altro molte differenze con la posizione cattolica. Se il diritto islamico non incoraggia l’aborto, al contempo non lo proibisce in modo assoluto.
Da sei mesi centinaia di famiglie non possono mandare i loro figli - fra i 4 e i 15 anni - a scuola. Le autorità hanno imposto il trasferimento a un istituto distante 30 km. Da tre anni è in atto uno scontro fra cattolici e autorità, che hanno ordinato il trasloco coatto di un migliaio di famiglie. Ma una parte di esse ha opposto resistenza.