In questo periodo in cui si verificano tanti attacchi contro la famiglia e i mezzi di comunicazione ci presentano come ideali o normali situazioni che attentano contro l'unità e l'integrità fisica e morale dei membri delle famiglie, possiamo chiederci di cosa abbia bisogno una famiglia cattolica per mantenersi unita, conservare viva la propria fede e offrire una testimonianza cristiana agli altri.
Chiesa di Santa Maria del Terzo Millennio alle Tre Fontane. Santuario della Vergine della Rivelazione, Via Laurentina 400 - Roma.
Incontro di preghiera, primo sabato del mese -
Prossimo incontro: SABATO 7 MARZO 2015
Ore 15:00 accoglienza, segue:
Coroncina della Divina misericordia-
Santo Rosario -
Santa Messa -
Adorazione Eucaristica
Qualcuno dice che a volte i sogni sono premonizioni a volte che sono solo il frutto della nostra fantasia, la mente che elabora vari pensieri che poi si proiettano sul nostro cervello. Credo che vi è capitato anche a volte di sognare qualcosa e poi viverlo nella realtà, oppure di trovarvi di colpo in un cosi detto dejavù, una situazione che ti sembra di aver già vissuto.
Partiamo dunque da questo presupposto, che i sogni sono sogni, la realtà e la realtà. Dobbiamo andare molto cauti con le “profezie”, anche perché è su quelle che poi ci gioca la cartomante di turno o qualche medium, che tanti cattolici, nonostante siano stati ripresi varie volte dalle chiesa, frequentano. Questo il nostro voler sapere, capire, prevedere il futuro, fa parte dell’uomo da sempre. L’importante è non affidarsi a persone che su queste “profezie” ci vogliono guadagnare. A qualcuno però Dio concede questa grazia, basta guardare la Sacra Bibbia per capire che da secoli siamo circondati da profeti.
Fatta questa premessa vi voglio raccontare una cosa, che mi ha fatto riflettere.
Mi ha chiamato una persona, equilibrata, sana e seria, un amico e mi ha detto: “Sai, ho fatto un sogno, ho sognato qual è il segno visibile a tutti che ci sarà sulla montagna del Podbrodo quando arriveranno i segreti.”
Io gli risposi “Ah si? È quale sarebbe?”...
Danneggiata la statua della Madonna a Medjugorje: foto
„Sconcerto a Medjugorje: nel paesino della Bosnia-Erzegovina la nota scultura situata sulla collina dove la Madonna apparve per la prima volta ai veggenti, il Podbrdo, è stata danneggiata. Il dito mignolo della mano sinistra, infatti, già lunedì mattina risultava spezzato e la scultura era sporca di terra in diversi punti.“
... Se qualcuno indicasse un luogo dove è nascosto un tesoro, tutti si affaticherebbero a gara nel prenderne e arricchirsene. Ben altro tesoro di ricchezze indefettibili e di meriti celesti è riposto nella devozione dei Quindici Sabati del Rosario. L'eccellenza di questo tesoro ognuno ben può valutare dalla preziosità del Rosario intero, che è l'orazione più cara a Maria, la più favorita dai Santi, privilegiata dai Pontefici, diffusa tra i popoli, confermata da Dio stesso con stupendi prodigi e dalla Beatissima Vergine con grandi promesse. Si aggiungano a tutto questo i meriti e le grazie smisurate che ottiene l'anima contemplando la vita, la passione e la gloria di Gesù Cristo. L'eccellente pratica dei Quindici Sabati non contiene soltanto quello che vi è di più santo e di più efficace nel Rosario, cioè la memoria delle azioni di Gesù, ma la frequenza dei sacramenti, massime la Comunione fatta in memoria di quel che fece per noi il Salvatore, la perseveranza nella preghiera e l'intercessione della Vergine Santissima. Ancora, essa congiunge a tutte queste cose una diligenza particolare, per essere graditi a Dio e santificarsi durante la spazio di quindici settimane. ...
“La famiglia italiana è cambiata”, titola un’articolata indagine de L’Espresso che, basandosi sui dati Istat, sottolinea come «per quanto la politica provi a ignorare o rimandare le riforme in tema di famiglia e diritti riproduttivi, sui temi etici gli italiani» abbiano «già fatto quel salto che i loro legislatori non sembrano voler accompagnare». Nell’articolo si evidenziano, da un lato, l’aumento del numero delle convivenze e delle separazioni - ma non quello dei divorzi, che «calano per colpa della crisi» - e, dall’altro, la progressiva riduzione dei matrimoni celebrati, specie in chiesa. Il messaggio che traspare è quindi quello del declino della cosiddetta famiglia tradizionale, descritta ormai sul viale del tramonto. Ora, i numeri sulle unioni familiari italiane, da qualunque parte li si prenda, sono in effetti sconfortanti.
Il nazismo è stato, con il comunismo, l’esperienza più terribile, sanguinosa, distruttiva che l’umanità abbia mai vissuto. Pochi ricordano che la II guerra mondiale nacque proprio dall’alleanza tra i due mostri, con il patto von Ribbentrop-Molotov del 1939; non tutti hanno chiaro quanto profonde siano le somiglianze tra nazismo e comunismo, da una parte, ed eresie gnostiche antiche e medievali, dall’altra; non tutti hanno presente quanti siano i punti di contatto tra queste ideologie di sangue e il pensiero dominante odierno, in molti campi, soprattutto della bioetica.
L’offensiva mediatica e politica a favore dell’eutanasia in corso in Italia – che vede marciare compatto un organizzato schieramento che va da Le Iene al quotidiano La Repubblica, dal mondo radicale a quello di taluni cosiddetti vip, molto abili a maneggiare gli slogan – è sotto gli occhi di tutti. Decisamente meno visibili, quando non del tutto occulte, risultano invece essere le strategie costantemente impiegate per orientare il dibattito, e che vanno sempre più assumendo gli avvilenti contorni di una propaganda. Per questo è importante isolare ed esaminare da vicino, sia pure in estrema sintesi, gli argomenti – che poi, in realtà, sono sempre gli stessi da qualche anno – proposti e riproposti per creare consenso attorno alla “dolce morte” benché assai fallaci, per non dire palesemente falsi e finalizzati non già a far ragionare la gente sul tema oggettivamente delicato del fine vita, bensì a smerciare ragionamenti preconfezionati, per così dire, e quindi manipolatori.
Lo scorso giovedì 26 febbraio Restate scomodi, trasmissione pomeridiana di Rairadio1 che è un vero e proprio monumento al politically correct, è stata largamente dedicata al problema dell’Islam. Momento-chiave della puntata era un’intervista allo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun, autore del libro che nella versione italiana, edita da Bompiani, s’intitola È questo l’Islam che fa paura.
Ennesimo capitolo della saga pro-eutanasia in omaggio con l’acquisto di Repubblica. Inizialmente il racconto dell’anonimo caposala dell’ospedale di Careggi, poi l’immancabile Veronesi e due giorni fa Corrado Augias, il quale ha avuto sempre un debole per tale luttuosa tematica Il Nostro risponde ad un lettore: «Mi ha colpito nella testimonianza dell’infermiere (cattolico) la frase: “Se teniamo in vita artificialmente un paziente, ci sostituiamo a Dio”. Parole secche che fanno risaltare la pigrizia di quanti ancora sostengono che la vita va tutelata “fino alla sua fine naturale”. Una fine naturale non esiste più da quando la medicina ha elaborato metodi di sopravvivenza così perfezionati che oggi possiamo parlare al più di diversi gradi di “innaturalezza”».
Due notizie, tutte e due cattive, a conferma di quanto la stupidità della politica e il cinismo della finanza a volte si alleino per consegnarci mani e piedi all’islam. In una sottomissione incosciente quanto ipocrita. A Milano un intero quartiere, il più avveniristico della metropoli con i suoi grattacieli a specchio, passa nelle mani degli emiri del Qatar, il Paese accusato di finanziare lo Stato Islamico, senza che nessun partito (a destra come a sinistra) senta il dovere di dire alcunché. Sempre nel capoluogo lombardo, il consiglio regionale approva una legge che se applicata metterebbe fuori legge le chiese cristiane e la libertà di culto di tutte le religioni. Solo per la soddisfazione di impedire la costruzione di una moschea. Insipienza pari soltanto a quella del celebre marito imbecille che per far dispetto alla moglie decide di evirarsi. La legge è firmata dal centrodestra a guida legista (tendenza salviniana) della Lombardia che poi s’é zittito sull’operazione Qatar.
Se c’è qualcuno che pensa che la “riabilitazione” di Pio XII dia fastidio solo a certi settori dell’ebraismo, dovrebbe leggere il commento a caldo di Famiglia Cristiana dopo la proiezione in anteprima del film di Liana Marabini “Sfumature di verità”, di cui parliamo ampiamente nel primo piano.
Ancora polemiche su Pio XII e sul suo ruolo nel salvare la vita a oltre 800mila ebrei? Sì, l'uscita del film-inchiesta Sfumature di Verità, ha di nuovo sollevato lo stesso polverone di mezzo secolo fa, quando la pièce teatrale Il Vicario accusò Papa Pacelli di essere stato il "pontefice di Hitler". Il film rende giustizia alla sua figura storica. Vittorio Messori ci spiega da dove e perché nacquero così tanti pregiudizi ideologici contro di lui. Pio XII non fu lo "Schindler in Vaticano". E' un Santo, che prima o poi la Chiesa si deciderà a riconoscere.