Nel giorno in cui la Chiesa celebra la solennità dell’Immacolata Concenzione e Papa Francesco apre l’Anno Santo della Misericordia, la vita di Madre Speranza incarna quell’esemplare di beatitudine evangelica cha ha trovato una illuminata ispirazione dalla della Beata Vergine Maria, Madre di misericordia, e da Gesù Cristo, il volto misericordioso di Dio Padre.
All’Angelus, papa Francesco sottolinea che Maria è “la prima salvata” dalla misericordia di Dio. Celebrare la sua festa significa anche “diventare a nostra volta artefici di misericordia”, vincendo “il nostro egoismo” e rendendo “più lieta la vita dei nostri fratelli… asciugando qualche lacrima e donando un po’ di gioia”. Oggi pomeriggio Francesco si reca in Piazza di Spagna per l’omaggio alla Madonna e poi in Santa Maria Maggiore. L’applauso per papa Benedetto XVI.
Papa Francesco recita una preghiera a Maria, da lui composta per l’occasione. Un ricordo delle famiglie, dei bambini, degli anziani e degli ammalati e carcerati. Il saluto alle personalità di Propaganda Fide. In silenzio davanti all’immagine in Santa Maria Maggiore.
Prima di recarsi in pellegrinaggio a Piazza di Spagna per l’annuale omaggio alla Madonna, l’8 dicembre 2015 Papa Francesco ha aperto la Porta Santa della Misericordia in Piazza San Pietro, in una solenne cerimonia cui ha partecipato anche il pontefice emerito Benedetto XVI. Francesco ha invitato tutti a meditare sulla speciale relazione che intercorre fra l’Immacolata Concezione e la misericordia. Chi guarda Maria, ha detto, scopre che un mondo nuovo è possibile.
Se non ora quando libere, movimento di donne definibile femminista, certamente non collocato a destra né su posizioni confessionali, pubblica un appello critico verso l’utero in affitto. L’appello reca le firme di personaggi dello spettacolo e della cultura, di intellettuali come Dacia Maraini, Beppe Vacca, Giuseppe Caldarola, dell’ex presidente di Arci gay Aurelio Mancuso. In esso si può leggere: «noi rifiutiamo di considerare la maternità surrogata un atto di libertà e di amore. In Italia è vietata, ma nel mondo in cui viviamo l’altrove è qui: “committenti” italiani possono trovare in altri Paesi una donna che “porti’” un figlio per loro».