La preghiera è così semplice che molti la lasciano la metà. Forse ci manca un po’ di senso dell’umorismo?
Bisogna essere capaci di non essere troppo seri quando si dedicano dei minuti al raccoglimento, al silenzio, senza sforzo, per rivolgere la nostra attenzione affettuosa a Dio. Egli è lì, come me, anche se non sento nulla.
Il Signore preferisce la nostra intenzione alla nostra attenzione, che spesso è carente. Vuole che rimaniamo tranquilli, in pace, in attesa di tutto ciò che è Lui, nella fede, nella speranza e nell’amore.
Questo tempo dedicato a Dio aumenta un desiderio che si manifesta nell’aspirazione a raggiungere la libertà, l’amore. La preghiera risveglia il desiderio; la volontà di amare lo dispiega.
La panna montata della retorica occidentalista – tornata di tendenza dopo le stragi parigine – va assaporata in fretta, il più in fretta possibile. Altrimenti, come accade anche alla migliore delle panne montate, c’è il rischio che si smonti e venga a galla tutto il resto, che non è detto sia altrettanto attraente. Per esempio non lo è lo scoprire come nel Califfato di Al Baghdadi sia stata emessa una fatwa che pare autorizzi «i miliziani a uccidere sui territori amministrati i fanciulli down o nati con malformazioni fisiche e psichiche […] i miliziani avrebbero già trucidato con iniezioni letali o per soffocamento una quarantina di bambini di età compresa fra una settimana e tre mesi e nati con qualche handicap» (Il Giornale, 15.12.2015, p. 13).
Li fabbricano, li pagano profumatamente e, se qualcosa va storto, chiedono di abortirli. È la logica che emerge con sempre maggior evidenza dal mercato degli embrioni prodotti in laboratorio per l’utero in affitto. Dopo l’ultima denuncia sul New York Post da parte della quarantaduenne californiana Melissa Cook (il cui utero è stato affittato per circa 40 mila dollari) a cui il suo acquirente ha chiesto di abortire due dei tre figli in grembo, è seguito il caso analogo della ventiseienne Brittneyrose Torres.
Che proprio a Betlemme, la città dove è nato Gesù, il Natale venga celebrato in tono minore è un triste controsenso. Ma è la realtà. L’autorità palestinese infatti ha chiesto a tutta la Cisgiordania di cancellare le celebrazioni pubbliche del Natale, a causa delle violenze che da ottobre coinvolgono israeliani e palestinesi e che hanno portato alla morte di 147 persone, dopo che a ottobre è stata lanciata l’Intifada Al Aqsa per difendere la Spianata delle Moschee.
«La Madonnina riassume in sé le nostre radici e le nostre tradizioni». «Lei – e guarda raggiante all’insù – è la protettrice della nostra Lombardia». I virgolettati sono, rispettivamente, dell’assessore alla cultura Cristina Cappellini e del presidente della Regione Roberto Maroni. I quali, beatamente infischiandosene dell’aria di sfiga e depressione che circola nell’Italia delle polemiche sul presepe e i vatileaks, ieri mattina, mercoledì 16 dicembre, hanno presentato alla stampa il calco della statua dorata di Maria che sta in cima al Duomo di Milano e che il governatore ha voluto insediare a Palazzo Lombardia. In collaborazione con la Fabbrica del Duomo, l’arciprete monsignore Gianantonio Borgonovo e i fantastici artigiani napoletani che hanno realizzato la grande statua che campeggia accanto al presente vivente di Argenio e dei presepi (un po’ ovunque) in Regione Lombardia. Così, tanto per far rosicare i laicisti di certi nostri cari giornali.
Quando centinaia di case di cristiani e quattro chiese sono state bruciate nel villaggio di Shanti Nagar nel 1997, quando otto cristiani sono stati bruciati vivi, 40 case e una chiesa distrutte a Gojra nel 2009, quando più di 100 cristiani sono morti nell’attentato kamikaze alla chiesa di Tutti i santi di Peshawar nel 2013, quando una coppia di cristiani è stata bruciata viva in un forno a Kot Radha Kishn da islamisti nel 2014, quando 22 cristiani sono rimasti uccisi negli attentati a due chiese di Youhanabad nel 2015; dopo tutti questi casi di persecuzione in Pakistan, un imam si è recato in questi luoghi per piangere con i cristiani e aiutarli a ottenere giustizia. Si tratta di Maulana Abdul Khabir Azad (nella foto con padre Channan), Grande imam della quinta moschea più grande del mondo, la moschea Badshahi di Lahore, seconda città più importante del paese e capoluogo del Punjab, la provincia dove i cristiani sono più perseguitati. L’imam è impegnato da anni nella difesa dei cristiani ed è stato ripetutamente minacciato per questo suo impegno, del quale ha accettato di parlare in un’intervista a tempi.it.
Con la firma del decreto che riconosce un miracolo attribuito alla Beata Teresa di Calcutta, Papa Francesco nel giorno del suo compleanno ha confermato la canonizzazione di quella che tutti conoscono semplicemente come Madre Teresa. Ancora non si ha la certezza della data, ma molte ipotesi propendono per il 4 settembre 2016, non a caso durante il Giubileo della Misericordia.
Dio esiste e vive a Bruxelles è un film del regista belga Jaco Van Dormael. Il titolo originale è Il Nuovissimo Testamento. La pellicola, a breve disponibile anche nelle sale italiane, non è solo una rivisitazione blasfema della vita di Gesù in chiave post moderna – da qui la supposta novità dei racconti evangelici – ma anche un attacco diretto ai sentimenti religiosi di tutti i cristiani e alla stessa Chiesa cattolica. Lo scrivente non ha visto il film, però si fida della recensione che ne ha fatto il sito Gay.it, dato che non può essere sospettato di partigianeria nei confronti della fede cattolica. Eccone la trama...
“I Giovani Musulmani d'Italia sono sconcertati e indignati dinnanzi alle esternazioni del Parlamentare Khalid Chaouki, che associa "inquietanti influenze" estremiste alla nostra Associazione.” Così si apre il comunicato del 15 dicembre 2015, con tanto di numero di protocollo, emesso dalla Direzione Nazionale dell’associazione Giovani Musulmani d’Italia (GMI) dopo la pubblicazione da parte del quotidiano Libero di una intervista del 14 dicembre in cui il giovane deputato del PD alla domanda perché avesse lasciato la suddetta associazione risponde come segue: “Perché mi ci sentivo stretto. Erano appiattiti sulla dimensione religiosa e subivano inquietanti influenze da parte dell'estremismo. Non vede male chi insinua che Isis e terrorismo siano insufflati dai dittatori più spietati e dagli sceicchi, che puntando l'indice contro il demone occidentale mantengono le masse islamiche nella schiavitù e perpetuano i loro privilegi, impedendo un' evoluzione sociale, economica e dei diritti”.
Il Natale celebra Dio che si fa uomo. Anche se molti vorrebbero nasconderlo, al centro di questa festa c'è il mistero dell'incarnazione. C'è la passione di Dio per il destino dell'uomo.
Di questo coinvolgimento di Dio nella storia siamo chiamati ad essere testimoni. Noi de La Nuova BQ lo siamo con il nostro lavoro di giornalisti: siamo chiamati a dare un giudizio alla luce del Vangelo sui fatti che accadono. Lo facciamo dentro la storia di ogni giorno, fianco a fianco con te.
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