MaM
Messaggio del 25 aprile 1985:Cari figli, oggi vi voglio dire di cominciare a lavorare nei vostri cuori come lavorate sui vostri campi. Lavorate e trasformate i vostri cuori, perché nei vostri cuori prenda possesso un nuovo spirito che proviene da Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Notizie dai giornali cattolici



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Don Fabio Rosini è un sacerdote che vive con passione la sua missione tra i giovani. Nel suo agire in Cristo, sono loro il punto di riferimento, partenza e fine di ogni sforzo quotidiano. Biblista affermato, opera nella Diocesi di Roma ed è molto conosciuto per aver ideato un progetto di catechesi sui Dieci Comandamenti, diffusosi poi a macchia d’olio in tutta Italia. È direttore del Servizio per le Vocazioni della Diocesi di Roma; sin dall’inizio, ossia nel 1993, gli incontri sui Dieci Comandamenti hanno avuto il fine primario di far conoscere ai giovani il volto di Gesù, aiutandoli a discernere la Volontà di Dio, e consentendogli di imparare a prendersi ‘la parte migliore’, intesa come la propria vocazione. In Terris lo ha incontrato a Roma, e gli ha posto qualche domanda viaggiando tra presente e futuro, tra la necessità di dare punti di riferimento e l’esigenza di costruire una Chiesa sempre più solida.
Affondano nel profondo della storia le radici dell’amicizia tra Ungheria e Polonia. Fin dal medioevo le due nazioni della Mitteleuropa si sono ritrovate gomito a gomito non solo per ragioni geografiche, ma anche per difendere insieme la propria sopravvivenza o un comune patrimonio di valori. I popoli ungherese e polacco hanno condiviso la stessa barricata a più riprese in periodi di tempo anche dilatati. Insieme si opposero alle scorribande turche, alle brame imperialiste dei prussiani, più di recente all’incedere dei sovietici.
Essere costruttori del mondo mostrandone la bellezza, sconfiggendo pregiudizzi. E’ la sfida di “Ti porterò con me - Storie di giovani e dei loro maestri di strada” spettacolo teatrale pensato dal preside “di periferia” Pierluigi Bartolomei e da un gruppo di professori della scuola professionale romana Elis. Lo spettacolo ispirato all’omonimo libro edito da Ares, sarà messo in scena al Teatro Italia il prossimo 18 dicembre. L’entrata sarà gratuita e su prenotazione (prenota.teatro.italia@gmail.com), eventuali offerte saranno devolute alla Caritas.
Anteprima nazionale a Roma - 18 dicembre 2015 ore 20.30 -Teatro Italia. Spettacolo di storytelling con ingresso gratuito. Con il ricavato delle offerte sarà possibile aiutare alcune famiglie di migranti ospitate dalla Caritas di Roma.
Chi è «il sognatore»? Non un distratto cronico o un «estraniato», ma chi è radicato nella realtà con uno sguardo contemplativo: chi sa accogliere il sogno di Dio, incarnato anche nella nostra vita di tutti i giorni, comprendendo quell'infinita tenerezza così spesso ricordata da papa Francesco. È possibile intuire l'orizzonte della nostra storia d'amore con Dio? Sì, con il coraggio umile della preghiera e dell'ascolto, e cercando di seguire il sentiero tracciato dai santi. Dopo Mezz'ora di orazione e la profonda ricognizione sul senso del celibato apostolico contenuta in Come Gesù, Mauro Leonardi ci insegna a scoprire il «sogno» che Dio ha su ciascuno di noi: nel suo suggestivo itinerario, che analizza anche tre celebri film come Titanic, A Beautiful Mind e Biancaneve, riflette su alcuni episodi decisivi della vita di tre grandi «sognatori»: il patriarca Giuseppe, Giuseppe sposo di Maria e Josemaría Escrivá.
Durante la sua permanenza, Vicka ha avuto la sua quotidiana apparizione nella cappellina privata del gruppo di preghiera "Innamorati dell'Immacolata".
Vicka ha descritto così le cose più importanti del suo incontro con la Madonna:
Questa sera la Madonna è arrivata particolarmente gioiosa e felice e, all’inizio, ha salutato tutti con il suo materno saluto: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”.

Poi la Madonna ha invitato tutti a vivere la grazia che ci sta donando in questo tempo e a non perderla con le distrazioni che vengono dal mondo. Poi la Madonna ha aggiunto che con le sue grazie possiamo allontanare il male che è dentro di noi e intorno a noi per poter ospitare nel nostro cuore Gesù Bambino che viene.
Vicka ha poi raccomandato tutti i presenti, le famiglie, le diverse necessità e intenzioni.
La Madonna ha poi pregato per un periodo di tempo su tutti i presenti, in particolar modo sui malati e i bambini.
Poi la Madonna ha continuato a pregare benedicendo tutti gli oggetti, il luogo e il territorio.
Se n'è andata con il suo saluto materno: “Andate in pace, cari figli miei!”.
Primo giorno....
A Islamabad, capitale del Pakistan, non sono una novità le campagne di demolizione dei “katchi abadis”, gli slum della città. Nello scorso luglio sono state rase al suolo oltre cento baracche abusive in un’area denominata I-11, dove secondo le indicazioni del ministero dell’Interno si nascondevano in massa potenziali “terroristi” afghani. Già in quell’occasione Ammar Rashid, segretario del Partito Awami dei Lavoratori (Awp), ha protestato perché a suo dire il 95 per cento delle famiglie sgomberate dall’I-11 erano in realtà pashtun provenienti dal nord del paese e insediatisi lì oltre vent’anni prima. E adesso a quanto pare Rashid (e non solo lui) ha un motivo in più per denunciare l’abuso, perché la prossima serie di demolizioni pianificate dalle istituzioni locali non ha nemmeno la giustificazione della lotta all’estremismo, ma punta direttamente contro i cristiani in quanti tali.
Per fortuna il consiglio comunale di Albavilla, in provincia di Como, non la pensa come monsignor Claudio Cipolla, vescovo di Padova. Il quale proprio nei giorni scorsi pensando al mondo musulmano ha spiegato che farebbe «passi indietro pur di mantenerci nella pace, nell’amicizia e nella fraternità. Non dobbiamo presentarci pretendendo qualsiasi cosa che magari la nostra tradizione e la nostra cultura vedrebbero come ovvie». In altre parole: se il presepe dà fastidio togliamolo di mezzo.
Si aprono le Porte Sante di tutto il mondo per dare inizio al Giubileo della Misericordia. Anche in Cina, dove il cristianesimo cattolico è ancora forzatamente diviso dal regime comunista e negli altri regimi marxisti dell'Asia orientale, dove la religione è ufficialmente libera, ma di fatto repressa.
In concomitanza all’apertura della Porta Santa del Giubileo, a Genova il Secolo XIX e alcuni centri islamici del capoluogo ligure hanno lanciato l’iniziativa “Moschee Aperte” per “promuovere lo scambio interculturale”. Gli organizzatori hanno annunciato che “il 13 e il 20 dicembre, le sale di preghiera della città apriranno le loro porte a tutti coloro che vorranno visitarle” e che “tutto si svolgerà in un clima informale tra chiacchiere, tè verde alla menta, pasticcini, focaccia e piatti preparati dalle comunità arabe”.