MaM
Messaggio del 2 maggio 2011:Cari figli, Dio Padre mi manda affinché vi mostri la via della salvezza, perché Egli, figli miei, desidera salvarvi e non condannarvi. Perciò io come Madre vi raduno attorno a me, perché col mio materno amore desidero aiutarvi a liberarvi dalla sporcizia del passato, a ricominciare a vivere e a vivere diversamente. Vi invito a risorgere in mio Figlio. Con la confessione dei peccati rinunciate a tutto ciò che vi ha allontanato da mio Figlio ed ha reso la vostra vita vuota e infruttuosa. Dite col cuore “sì” al Padre ed incamminatevi sulla strada della salvezza su cui Egli vi chiama per mezzo dello Spirito Santo. Vi ringrazio! Io prego particolarmente per i pastori, perché Dio li aiuti ad essere accanto a voi con tutto il cuore.

Notizie dai giornali cattolici



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È nell’ossigeno cristiano della famiglia che i figli diventano cristiani. Per questo, è necessario che i genitori vivano la fede cattolica, conoscano la dottrina cristiana, si accostino ai sacramenti, leggano con i figli la Parola di Dio, coltivino la morale cattolica e preghino con i figli in casa. San Paolo ha detto ai romani che “la fede dipende dalla predicazione”. “Come potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi?” (Rm 10, 14-17). È ascoltando gli insegnamenti cristiani dei genitori che i figli si indottrinano nella fede. È tra le braccia della madre e del padre che i figli imparano a credere in Dio, a rispettare tutto ciò che è sacro, a recitare il Rosario, ad amare la Vergine, gli angeli e i santi. È con i genitori che i figli devono imparare la verità della nostra fede, il Credo, i sette sacramenti, i dieci comandamenti e il modo corretto di vivere la vita come cristiani.
Questo Natale sarà molto diverso per le vedove e i figli dei copti assassinati dai terroristi dell’Isis in Libia all’inizio di quest’anno. Ancora rabbrividiamo ricordando le immagini dei 21 cristiani vestiti con abiti arancioni accanto al mare. Quel pellegrinaggio verso il martirio è rimasto inscritto nella memoria degli egiziani e di tutti i cristiani. Una delegazione di Aiuto alla Chiesa che Soffre ha visitato di recente i loro figli nella sede episcopale del vescovo di Samalut, monsignor Paphnutius, 250 chilometri a sud del Cairo. Il vescovo ha chiesto di parlare ai bambini. La prima cosa che ha richiamato l’attenzione è stata la serenità, la tranquillità con cui parlavano dei loro padri. Il volto si rattristava ricordandoli, ma questi orfani, alcuni dei quali hanno solo cinque anni, sono orgogliosi di quello che hanno fatto i loro papà. I più piccoli non hanno quasi parlato, guardando i fratelli maggiori e il vescovo. Riuscivano solo ad annuire con la testa. Poi ha preso la parola Ingry Tawadros, di 14 anni, seduta accanto ai due fratelli minori.
"Non mi importa di essere francese o algerino; sono un cittadino del cielo"
Supplica alla Madonna di Loreto
Trasmissione da Radio Maria.
Dal 2 al 6 febbraio del 1995, a Pantano di Civitavecchia, una statuina della Madonna raffigurante la Regina della Pace lacrima sangue per tredici volte. Pianse ancora sangue il 15 marzo nelle mani del vescovo Girolamo Grillo. Da quel giorno altri eventi soprannaturali si sono succeduti: una seconda Madonnina, identica alla precedente, dono del cardinale Deskur, ha incominciato a effondere un olio profumato durante alcune feste religiose o di fronte a persone riunite in preghiera; la Vergine stessa è apparsa a una famiglia e ha dato i suoi messaggi. Prima destinataria e strumento di queste manifestazioni della Madonna è la famiglia Gregori: padre, madre e tre figli, tutti resi partecipi di tante grazie e segni straordinari. In questo libro, agile come una guida del pellegrino, si raccontano tutti i fatti salienti della vicenda; comprese le analisi scientifiche, che hanno escluso truffe e manipolazioni, e l’indagine della Chiesa, che, a livello diocesano, si è conclusa positivamente con l’erezione a Santuario della Parrocchia di Sant’Agostino a Pantano.
Esce nelle librerie per i tipi di Edizioni Messaggero Padova, il libro Faustina Kowalska. Il volume è un’antologia del Diario della mistica polacca curata da Claudia Koll, affermata attrice romana che ha compiuto negli ultimi anni un cammino di conversione alla fede cattolica. È la stessa artista ad aver scelto e a presentare i testi confluiti in questo libro, che vuole essere una sorta di guida per accompagnare la riflessione spirituale di ogni credente nell’anno santo del Giubileo inaugurato ieri.
Quasi due milioni di fedeli, secondo le stime della polizia, si sono riuniti tra lunedì 7 e martedì 8 dicembre, intorno alla Basilica di Nostra Signora dei Miracoli di Caacupé, Patrona del Paraguay, circa 50 chilometri ad est di Asuncion. La Messa principale della festa è stata presieduta dal vescovo di Caacupé, mons. Catalino Claudio Giménez Medina, alla presenza del Presidente del Paraguay, Horacio Cartes, accompagnato dai suoi collaboratori. Nell’omelia mons. Giménez ha condannato la corruzione, la violenza armata nel nord, gli attacchi contro le donne e l'aborto.
L’avevano già fatto in Francia, pochi mesi fa: molti tra i più illustri esponenti della gauche, femministe, intellettuali, socialisti, atei, avevano firmato un manifesto pubblicato su Libération per «esprimere la nostra inquietudine a riguardo delle donne e dei bambini sfruttati dalla maternità surrogata» e chiederne «il divieto».
«L’intercomunione non è consentita tra cattolici e non cattolici. È necessario confessare la fede cattolica. Un non-cattolico non può ricevere la comunione. Questo è molto, molto chiaro. Non è una questione che riguarda la libertà di coscienza». Risponde così il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione del Culto Divino, a coloro che hanno visto un’apertura all’intercomunione tra cattolici e luterani in una risposta data da Papa Francesco ad una luterana durante la sua recente visita alla comunità luterana di Roma. «Noi diamo la comunione ai cattolici», dare la comunione a tutti è «una sciocchezza», dice il Cardinale africano.
«È ormai di dominio pubblico, ma non per questo noto a tutti che, a Pantano di Civitavecchia, alle lacrimazioni di sangue e alle trasudazioni d’olio di due statue identiche raffiguranti la Madonna si sono accompagnate apparizioni e messaggi della Vergine. Il dato è stato confermato sia da Jessica – la figlia dei Gregori, proprietari delle due sacre immagini –, in una dichiarazione scritta per il dossier pubblicato dalla rivista diocesana di Civitavecchia dal titolo “Non dimenticare il gemito di tua madre” (2005), sia da suo padre Fabio, sia dall’allora vescovo Girolamo Grillo nello stesso documento. Il vescovo ha poi confermato queste dichiarazioni dando alle stampe un suo memoriale. E io stesso ho dedicato un capitolo all’argomento nel mio libro La Madonna di Civitavecchia. Lacrime e messaggi».
Chiedono precisazioni sul POF e il loro bambino viene depennato dalla scuola. Può essere riassunta così la nuova puntata triestina del divieto ai genitori di sapere con precisione cosa si voglia insegnare a loro figlio nella scuola pubblica. Ripeto: con precisione, perché quanto a belle frasi, spesso in sociologese e in pedagogese, i dirigenti e gli amministratori pubblici ne dicono tante. Però non chiariscono quanto deve essere chiarito, non escludono quanto deve essere escluso, non garantiscono quanto deve essere garantito. Gli argomenti eticamente sensibili aumentano ma i genitori preoccupati e impegnati non trovano risposte. A Trieste, la scorsa primavera, Amedeo Rossetti era andato nella scuola di suo figlio, aveva preso il suo bambino in braccio e se l’era portato a casa. Il fatto aveva assunto rilievo nazionale e sicuramente molti lo ricorderanno. Il motivo era che il comune, la dirigente e le insegnanti volevano realizzare un progetto dal titolo “Il Gioco del rispetto” senza averlo minimamente spiegato ai genitori, al punto che Rossetti lo aveva saputo per puro caso. Queste sono cose vecchie, che però non muoiono, evidentemente, perché ad inizio del nuovo anno scolastico 2015/2016 il contrasto famiglia Rossetti-scuola comunale si è ripetuto.
Lo scorso 28 aprile eravamo stati facili profeti, titolando un articolo «La Chiesa si prepara ad accettare il controllo delle nascite». L’affermazione nasceva da dichiarazioni e convegni promossi dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace alla vigilia della pubblicazione dell’enciclica Laudato Si’, in cui il cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio di cui sopra, faceva professione di adesione completa all’ideologia dello “sviluppo sostenibile”, peraltro entrata a pieno titolo nell’enciclica stessa.
In una riforma auspicata, Papa Francesco, rischia di ottenere “successo”: avere una Chiesa povera. La percezione che questa riforma sia perseguita ed avrà successo, la si deduce dai recenti avvenimenti: l’enfasi provocata su Vatileaks II, cioè sulla fuga e pubblicazione di documenti, vari riferimenti alla corruzione in Vaticano, l’elenco delle 15 malattie della curia (13° e 15° soprattutto). Si direbbe che quasi si auspichi una diffidenza verso l’utilità ed opportunità di dare l’otto per mille alla Chiesa, di fare elemosine o donazioni e indirettamente si incoraggi le istituzioni preposte a rivedere le stesse modalità di attribuzione dell’otto per mille alla Chiesa cattolica.
Su Youtube c’è un video caricato il 9 maggio 2014 in cui compare François Hollande che afferma: «Se si crede, come nel mio caso, nella Repubblica, arriva il momento in cui bisogna passare per la massoneria». Vedere per credere e apprezzare. Sto in Francia in uno dei seminari in cui insegno storia della Chiesa. La mattina devo fare un percorso in macchina e sento la radio. Il 7 dicembre c’era la notizia della vittoria del Fronte Nazionale di Marie Le Pen e un coro di commentatori affermava con sicurezza che la Repubblica e la democrazia erano in pericolo. Di fronte a questo “pericolo” alcuni candidati socialisti facevano appello alla destra di Sarkosy per unire le proprie forze contro gli antirepubblicani.