MaM
Messaggio del 18 luglio 1985:Cari figli, oggi vi invito a collocare nelle vostre case numerosi oggetti sacri, e ogni persona porti addosso qualche oggetto benedetto. Benedite tutti gli oggetti; così satana vi tenterà di meno, perché avrete la necessaria armatura contro satana. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Notizie dai giornali cattolici



GennaioFebbraioMarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre



Un pellegrinaggio davvero “singolare” in tutti i sensi. L’associazione “L’Esercito di Maria” di Prato, partirà da varie zone d’Italia, dal 31 marzo al 4 aprile 2016, alla volta di Medjugorje.
«I pellegrini hanno troppa paura e non visitano più la Terra Santa. Noi cristiani paghiamo un prezzo per ogni ondata di violenza, ogni intifada». È lo sfogo raccolto da Aiuto alla Chiesa che Soffre di Alfred Raad, un negoziante cristiano di Gerusalemme.
Sapevi che dietro la pianificazione familiare si nasconde un fervente difensore dell’eugenetica “negativa”? Margaret Sanger, fondatrice di Planned Parenthood – nella pratica la più grande rete di cliniche abortive degli Stati Uniti, oggi coinvolta in un gigantesco scandalo di traffico di organi e tessuti fetali a scopo di lucro –, era favorevole a questa dottrina che consiste nel limitare i matrimoni, promuovere la sterilizzazione ed eliminare fisicamente certi gruppi di individui portatori di geni “indesiderabili”, per “migliorare l’essere umano”. Ironicamente, la stessa Margaret Sanger era la sesta di 11 figli di una famiglia operaia di origine irlandese. Le 5 citazioni seguenti riflettono le convinzioni della Sanger.
Ad Halloween lo “scherzetto” lo fa il diavolo. Dalla festa in maschera all’occultismo il passo è breve. Ne è convinto don Aldo Buonaiuto, esorcista e coordinatore del Servizio AntiSette e del Numero Verde di aiuto alle vittime dell’occulto 800 228866 della Comunità Papa Giovanni XXIII. Il centralino a ottobre è incandescente. La storia che racconta è di pochi giorni fa: “Ha chiamato una mamma disperata, che aveva scoperto le bugie del figlio, persona stupenda, sincero, e il cambio improvviso di amicizie da un paio di mesi, fino a scoprire che il ragazzo aveva profanato un cimitero… Ho parlato con questo ragazzo: perché l’hai fatto? E la prima parola è stata Halloween. In lacrime mi ha raccontato della forte persuasione di questi nuovi amici, che lo hanno proprio plagiato. Inizialmente sembrava tutto uno scherzo, un gioco, poi lui ha scoperto che facevano sul serio, che tutti credevano in quello che facevano ma lui non riusciva a slegarsi da loro”. Un episodio che fa capire quanto sia facile entrare dentro questi circuiti. E, “soprattutto per un giovane, non è facile poi distaccarsi, per la vergogna, la paura, e tante dinamiche tipiche dell’età”.
Tu chiamale se vuoi... coincidenze. Ma il fatto che proprio nel momento in cui è accaduto il terribile schianto in autostrada il papà e la mamma di Emanuele, Luca e Michael Roggio stessero rientrando da un pellegrinaggio a Medjugorje con la parrocchia di Santa Rita non può non colpire anche il più incallito degli atei. E su questo Luca Roggio - che venerdì sera era alla guida della macchina - non ha esitazioni di sorta: «Se io e i miei fratelli siamo usciti vivi da questa terribile incubo è perché lassù qualcuno ci ha protetto con la sua mano invisibile: ognuno è naturalmente libero di credere ciò che vuole, ma noi ci siamo fatti questa idea. E il fatto che i nostri genitori fossero di rientro da un pellegrinaggio a Medjugorje non può essere soltanto un caso».
Va bene, Giovanni Paolo II ha beatificato un'insolita quantità di uomini e donne, molto più dei predecessori. Va bene, dall'ultimo concilio il concetto stesso di santità si è fatto più accessibile, come testimonia il numero non indifferente di nuovi beati laici, madri e padri di famiglia. Va bene, casi come quello recente di Padre Pio dimostrano che la gente non è refrattaria ai modelli di perfezione cristiana, come si tenderebbe a credere. Va bene tutto; ma perché una ragazza apparentemente normale è riuscita a «scardinare le porte del cielo» in pochi mesi? Come ha potuto rifiutare la morfina che i medici volevano somministrarle per lenire i dolori atroci delle metastasi? Voleva avere ancora «qualche cosa da offrire»... Dove trovava la forza? Un'esistenza - altrimenti archiviata con qualche lacrima, un trafiletto sul giornale locale e un coro di «povera ragazza, così giovane» - continua a essere ricordata e imitata. Insomma, c'è la curiosità di capire come una ragazza abbia raggiunto in un niente, in pochi anni, vette di alta spiritualità. Scrivo queste righe dinanzi a una delle sue ultime fotografie, un primissimo piano ripreso mentre giaceva ormai paralizzata nel letto della sua stanzetta di Sassello: Una federa a trama scozzese, azzurra, gialla, rosa e bianca, e lei, che guarda verso il suo interlocutore, col braccio reclinato dietro il capo. Una peluria scura le ricopre il cuoio capelluto; non certo un taglio di capelli all'ultima moda, ma la testimonianza spudorata di una recente chemioterapia. Eppure i tratti del volto non sono quelli di un'ammalata in punto di morte, quanto di una ragazzina maturata in poco tempo. Sorride. Proprio così, sorride di un sorriso che tanti avevano amato. Con lei nella stanza, in quel momento, c'erano tre amici di Genova; avevano scambiato quattro chiacchiere con l'ammalata, avevano vissuto un altro di quei momenti di vangelo "in atto" che la ragazza prediligeva. «Momenti di unità», li chiamava. Il cielo era sceso tra loro: quel sorriso lo testimonia. Ma soprattutto lo testimoniano quei due occhi grandi che non posso non fissare. Hanno un perché, sono sereni, sinceri. Sanno che «la medicina ha deposto le sue armi», ma anche che «tutto vince l'amore». Ecco Chiara Badano, diciottenne. Anzi, Chiara Luce. Come scrive l'Abbè Pierre: «I santi non si limitano a un catalogo, e noi ne incrociamo certamente tutti i giorni». La giovane Badano era probabilmente una di questi....
Il Gatestone Institute, un centro studi di politica internazionale, il 18 settembre ha pubblicato dati e testimonianze raccolti da diverse organizzazioni non governative che in Germania si occupano di emigranti, richiedenti asilo e profughi. Riguardano quella che l’autore dell’articolo, Soeren Kern, ha definito una “epidemia” di molestie e violenze sessuali di cui sono vittime le donne, adolescenti e adulte, ospitate nei centri d’accoglienza e di cui sono responsabili emigranti e profughi ospiti anch’essi delle strutture.