La notizia arriva dal Wall Street Journal ma non è una novità: l’Europa sta diventando sempre più laica e le chiese chiudono, ponendo un nuovo interrogativo ai governi riguardo il riutilizzo (e la manutenzione) degli ex-edifici sacri.
Vangelo Mc 1, 7-11: Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento.
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Ricordiamo tutti il monaco cieco che, ne Il nome della rosa, avvelena quanti si avvicinano al prezioso scritto nel quale Aristotele difende la commedia e il riso. È vero che la tristezza intossica, meno che il Medioevo sia stato un’epoca di cupa e triste penitenza. Eric Auerbach, nel suo immortale studio Mimesis, ha documentato che la struttura portante della narrativa cristiana, a partire dai Vangeli, è proprio la commedia… non la tragedia.
Una volta ero su un bus navetta con un gruppo di persone più grandi di me di ritorno da un aeroporto. Hanno visto che ero un sacerdote e hanno iniziato a farmi delle domande....
Uno dei primi uomini a diventare santo fra le vittime dei campi di concentramento tedeschi. Un sacerdote che con il suo martirio ha riportato “la vittoria mediante l’amore e la fede, in un luogo costruito per la negazione della fede in Dio e nell’uomo” (Giovanni Paolo II, Brzezinka, 7 giugno 1979.) E' Padre Massimiliano Kolbe, il «patrono del nostro difficile secolo» come lo aveva definito il “compatriota”, Giovanni Paolo II che lo proclamò santo il 10 ottobre 1982.
Ecco perché è fondamentale raccontare l’avvenimento e l’entusiasmo della fede nelle terre della nuova evangelizzazione. Lettera di un lettore a padre Gheddo
Il gruppo pro life americano Live Action ha realizzato una nuova inchiesta sull’operato dell’industria dell’aborto negli Stati Uniti, entrando in diverse cliniche del colosso abortivo Planned Parenthood
«Questo bimbo a chi lo do?». La filastrocca ritorna sovente nelle aule dei tribunali quando un giudice deve decidere in ordine all’affidamento di un minore a seguito di separazione dei genitori. La scelta è sempre complicata e la soluzione migliore sarebbe quella – blasfemo a dirsi oggi – di non separarsi se i genitori avessero davvero a cuore l’interesse del figlio. Se poi il bimbo ha due mamme, “sposate” e poi “divorziate”, la faccenda si complica ancora di più. É ciò che è accaduto presso la Corte di Appello di Torino.
Parigi trema, il terrorismo islamico, dopo innumerevoli avvisaglie, ha compiuto la sua prima strage. E’ un massacro nella redazione del Charlie Hebdo: 12 morti e 7 feriti. Il giornale aveva osato sfottere l'islam e Maometto. Aveva dedicato la sua ultima copertina a Houellebecq, lo scrittore (e profeta, a questo punto) che per il 2022 prevede una Francia sottomessa all'islam.