«Speravamo che almeno il servizio pubblico ci evitasse la ridicola girandola degli oroscopi: invece da giorni assistiamo a trasmissioni in cui astrologi predicono come sarà il 2015…». Inizia così l'attacco dell'Aiart, l'associazione dei telespettatori cattolici, contro i vari Branko, Paolo Fox e altri, spesso ripresi e consultati da vari programmi televisivi e finanche, dal Tg2. (Articolotre.com, 2 gennaio).
In origine doveva essere una semplice “chiesola con umile campanile”. Queste erano state le parole di Paolo II all’indomani del riconoscimento del culto dell’immagine della Vergine dipinta su una tegola romana ed appesa al ramo di una quercia. Era il 1467. Neanche una manciata di anni più tardi, considerata la crescente devozione e la significativa somma di denaro raccolta attraverso spontanee donazioni, il Santo Padre emanò una seconda bolla con la quale sancì che si erigesse “una chiesa consona alla grande divinità del luogo”.
La schiavitù non è un ricordo sepolto nel passato, esiste ancora. Il richiamo di Papa Francesco alla nuova schiavitù, l'ultimo giorno dell'anno scorso, dovrebbe suonarci come una sveglia. Gli schiavi, ad oggi, sono 36 milioni, secondo il Global Slavery Index del 2013, redatto dalla Walk Free Foundation, una Ong con sede in Australia. Se mettessimo tutti e 36 milioni di schiavi assieme, essi formerebbero una nazione intera, popolata quasi quanto la Polonia, o, per usare un esempio più noto, più della metà della popolazione italiana. Eppure il problema è quasi del tutto assente nell’agenda delle emergenze umanitarie.
A letto con l’influenza, ho guardato l’Angelus del Papa a Capodanno in tivù. Il primo giorno dell’anno è consacrato a Maria Madre di Dio. Ma ormai è roba da tradizionalisti inveleniti. Per i cattolici adulti il primo dell’anno è la Giornata della Pace, molto più aperta e avanzata. Così, nella piazza romana gremita quelli di Sant’Egidio si sono presentati con un megastriscione bianco e la scritta cubitale “La pace è possibile”. Cioè, uno slogan più pieno di vento dell’otre di Eolo (cfr. Odissea). Non significa niente, ma fa tanto trendy.
«Entro il 2021 l’India sarà purificata da religioni estranee quali il cristianesimo e l’islam». Rajeshwaar Singh, leader del gruppo nazionalista Dharm Jagran Manch [Forum del Risveglio della Fede] ha scelto proprio la Giornata nazionale delle minoranze - il 18 dicembre – per annunciare il suo proposito ai microfoni di una televisione nazionale indiana. Prima di lui, esponenti di un'altra fazione induista avevano proposto di impedire ai cristiani l’accesso alle regioni himalayane, considerate sacre dai fedeli indù.