Con milioni di visualizzazioni su Facebook e youtube e oltre 50mila condivisioni, un video diffuso dall'associazione americana Live Action ha causato un responso enorme sull'industria dell'aborto tardivo. Come si sa esistono in America cliniche abortive che praticano il cosiddetto aborto tardivo, cioè l'uccisione del feto anche quando esso è in grado di sopravvivere al precedente tentativo di aborto ed esce dal grembo materno in vita e soprattutto al limite del termine previsto dalla legge americana in materia. Il video si intitola What is Human? Nel video si possono ascoltare le dichiarazioni di Leroy Carhart, colpevole in passato della morte di una donna di 29 anni in seguito a una procedura di aborto fallito che in passato aveva definito i bambini nati prematuri come "carne nella pentola a pressione".
Ci siamo quasi. La causa di beatificazione di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, entra nel vivo. Si tratta del primo passo dell’iter che potrebbe portare «Chiara» – com’è universalmente conosciuta l’iniziatrice di un fecondo cammino ecclesiale, nata a Trento nel 1920 – fino agli altari. Un evento atteso da migliaia di persone in tutto il mondo.
Nella puntata di "Scherzi A Parte" di lunedì 12 gennaio è stato trasmesso il filmato dello scherzo a PaoloBrosio, al quale – durante un’intervista organizzata in casa sua – è giunta una finta telefonata di Papa Francesco. Brosio, da qualche anno protagonista "non convenzionale" del mondo dello spettacolo - specialmente dopo la sua conversione al cattolicesimo raccontata in prima persona nel libro “A un passo dal baratro”, sentendo la voce del presunto Bergoglio si è commosso fino alle lacrime: Paolo Brosio ha creduto per lunghi minuti di parlare davvero con il Santo Padre. Il suo grande coinvolgimento emotivo ha imbarazzato la troupe, spiazzata dalla reazione del giornalista ma costretta alla fine a rivelargli lo scherzo. E ha generato una sorta di vicinanza con il pubblico che solitamente, invece, apprezza e si riconosce dalla parte degli autori.
Piero Piperno, quando aveva 15 anni, trovò rifugio nel Monastero di Santa Brigida di Roma. La superiora, madre Maria Elisabetta Hesselblad, rispettò la sua religione ebraica. Oggi quel convento è una “Casa di vita”
Una invocazione intima e anticonformista di don Tonino Bello alla Madonna
Jeanne Monahan-Mancini – l'ultima parte del nome è un'aggiunta che segue al suo matrimonio, celebrato meno di due mesi fa –, presidente del March for Life Education and Defense Fund, continua a dimostrare di essere la scelta perfetta per sostituire la fondatrice della Marcia per la Vita, Nellie Gray, morta nell'agosto 2012. Jeanne è laureata in Psicologia presso la James Madison University e ha una laurea conseguita presso l'Istituto Pontificio Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia di Washington, D.C. Prima di diventare presidente della Marcia per la Vita, Jeanne ha lavorato nell'ufficio della segreteria del Dipartimento per la Salute e i Servizi Umani su questioni sanitarie interne e globali, e poi per il Family Research Council su questioni relative alla dignità umana, all'aborto, alla salute femminile e alle questioni del fine vita. Tra le apparizioni sui media e la preparazione dell'ultimo minuto dei vari eventi della Marcia per la Vita, è riuscita a concedere un'intervista telefonica a Susan Wills il 16 gennaio.
Nel viaggio di ritorno dalle Filippine Papa Francesco ha concesso un’ampia intervista ai giornalisti, annunciando fra l’altro che andrà presto a scoprire l’Africa, in Centrafrica e in Uganda, e dopo gli Stati Uniti visiterà ancora diversi Paesi dell’America Latina.
La scienza non è in grado di rispondere, per principio, a quelli che sono i problemi più importanti per l’uomo; la filosofia non riesce a salvare l’uomo; il senso della vita è sempre religioso. Muove da quest’assunto la stesura dell’enciclica Lumen Fidei (29 giugno 2013), che inquadra in maniera efficace la natura della fede: «La fede è la risposta a una Parola che interpella personalmente, a un Tu che chiama per nome. La fede è un dono gratuito di Dio che chiede l’umiltà e il coraggio di fidarsi e affidarsi, per vedere il luminoso cammino dell’incontro tra Dio e gli uomini, la storia della salvezza».
È ormai un po’ tardi per offrirvi qualche racconto natalizio, ma al Carmel di Bangui, nella Repubblica Cantroafricana, è come se fosse sempre Natale. E questa volta i bambini saranno i protagonisti di quanto vi racconterò.
29 giugno 2014, Assisi: si tiene la conferenza dal titolo “Sarà ancora possibile dire mamma e papà?”. Tra i relatori c’è Simone Pillon, portavoce del Forum delle Associazioni familiari dell’Umbria e membro del direttivo nazionale; tra i presenti in sala l’arcivescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino.