Vangelo Gv 1,35-42: Videro dove dimorava e rimasero con lui.
In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbi - che, tradotto, significa maestro -, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui: erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» - che si traduce Cristo - e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa», che significa Pietro.
“Non ci sono parole per deprecare l'attentato di Parigi e ogni forma di violenza, ancor più inorriditi perché giustificata "in nome di Dio". Però anch’io sono tra quelli che non si sentono di dire "Je suis Charlie", perché non intendo condividere le offese e la volgarizzazione del sacro attuate più volte da Charlie Hebdo contro l’Islam e anche contro il Cristianesimo. Di fronte al libertarismo individualistico rappresentato da Charlie Hebdo, anch’io come molti dico: Je ne suis pas Charlie”.
I combattimenti della trentennale guerra civile tra forze governative e ribelli tamil non hanno risparmiato nemmeno il santuario della Vergine di Madhu, nella zona a nord dello Sri Lanka, dove papa Francesco si è recato in elicottero da Colombo nel pomeriggio. D'altra parte la storia lunga più di quattro secoli dell' immagine della Vergine, guaritrice e protettrice contro il morso dei serpenti, si è intrecciata da sempre con la violenza e le persecuzioni contro i cattolici, prima del re locale Jaffna, poi dei colonizzatori olandesi calvinisti.
Nel consegnare a Carlo Verdone il prestigioso premio Bresson, durante la scorsa Mostra d'arte cinematografica di Venezia, il presidente dell'Ente dello Spettacolo, don Ivan Maffeis, aveva affermato che “il suo cinema è graffiante ma garbato, curioso senza pregiudizi, mai volgare, né cinico; e ci ha raccontato come siamo cambiati, denunciando il finto benessere che ci rende infelici, le inquietudini, i fallimenti, lo spaesamento: fra dramma e ironia, insomma, ci ha narrato i nostri difetti”.
Che l'aborto sia un tema sempre più comune e più relativizzato nel nostro mondo non è una novità. Ne abbiamo sentito parlare tanto che forse ormai ci siamo abituati. Oggi speriamo di trovare in questo video qualche novità. La protagonista è un'ex modella che ci racconta la sua esperienza, ed è necessario perché ci ricorda come gli ideali mondani relativi a bellezza e successo portino le donne a sottoporsi a un aborto senza tener conto delle conseguenze (non solo per le modelle).
Oratoriano, evangelizzatore instancabile, affrontò con una fede enorme le persecuzioni calviniste, la carestia e il vaiolo. Per Giovanni Paolo II «è giustamente considerato il secondo fondatore della Chiesa dello Sri Lanka»
Criticarli, scacciarli come ratti, farli letteralmente a pezzi. È questa l’immagine che il partito comunista cinese ha voluto far passare, premiando a un concorso popolare di pittura i dipinti murali contro gli estremisti religiosi islamici. Peccato che Pechino, nel suo tentativo di reprimere l’estremismo (che ogni giorno alimenta con le sue politiche), non faccia troppe differenze tra i cosiddetti “separatisti”, i musulmani e l’etnia uigura in generale.
Ci sono sempre stati i maliziosi che ironizzavano sul titolo della fiaba di Andersen “La principessa sul pisello”, ma gli svedesi, anche quando ci sono di mezzo i bambini, da tempo hanno abbandonato la malizia in campo sessuale preferendo il realismo nudo e crudo. D’altronde si sa che lassù tra i fiordi sono sempre stati un po’ ossessionati dal sesso e che, non di rado, la loro prospettiva privilegiata per guardare il mondo è quella ad altezza vita.
Oggi inizia la Novena dello sposalizio di Maria e Giuseppe.