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Messaggio del 25 dicembre 1994:Cari figli! Oggi gioisco con voi prego con voi per la pace: pace nei vostri cuori, pace nelle vostre famiglie, pace nei vostri desideri, pace in tutto il mondo. Il Re della pace oggi vi benedica e vi dia la pace. Io vi benedico e porto ognuno di voi nel mio cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Nel giorno del giudizio "non avremo titoli, crediti o privilegi da accampare. Il Signore ci riconoscerà se a nostra volta lo avremo riconosciuto nel povero, nell'affamato, in chi è indigente ed emarginato, in chi è sofferente e solo... È questo uno dei criteri fondamentali di verifica della nostra vita cristiana".
In un momento drammatico per la storia del Paese, i membri delle due religioni si incontrano nella chiesa di san Giorgio per un momento comune di preghiera: "Non esiste un Iraq senza i cristiani". Mar Sako ricorda le sofferenze dei cristiani, in particolare a Mosul, e invita i cittadini a rimanere uniti e a mostrare solidarietà: "Servono azioni decise dai leader islamici".
Il cristianesimo rende degna di essere vissuta la vita presente. La coscienza di una nuova dignità morale acquista col cristianesimo la sicurezza garante di vittoria con cui il primo apologista latino, il martire Apollonio, affronta la morte. Minimizzando con una battuta scherzosa la scelta di un eroismo consapevole («Si può morire di febbre o di dissenteria: farò conto di essere stato ucciso da uno di questi malanni») conquistò Tertulliano ed influì in modo decisivo sul suo Apologetico, la cui stupenda conclusione ne porta l'impronta indelebile: «Diventiamo di più quanto più siamo mietuti da voi: perché il sangue dei martiri è seme di cristiani... Per questo ringraziamo quando ci condannate, perché, per quel contrasto che c'è sempre fra le cose umane e quelle divine, mentre voi ci condannate Dio ci assolve».
Nel 1983, il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan fece quello che nessun presidente ha mai fatto. Prese carta e penna per documentare al mondo la sua netta contrarietà all'aborto. Uomini politici così ne nascono di rado. Ricordarlo a 10 anni dalla scomparsa di quel presidente davevro univo è importante. Lo facciamo con alcune parole sue.
Oggi inizia la novena dell'Assunzione della Beata Vergine Maria.
L’ennesimo segno dell’orrore, l’ennesima dimostrazione di una ferocia che alle parole unisce, purtroppo, i fatti. E che non risparmia, nel suo delirio, nemmeno l’età dell’innocenza. Quaranta bambini della minoranza yazidi sono stati uccisi nell’attacco dei jihadisti nella regione settentrionale irachena di Sinjar e altri 25mila bambini rifugiati nelle montagne hanno un disperato bisogno di assistenza umanitaria. La denuncia è giunta ieri dall’Unicef, secondo cui i bimbi sono morti «per conseguenza diretta delle violenze, dello sfollamento e della disidratazione negli ultimi due giorni».
Purtroppo chi vuol farsi pubblicità a buon mercato utilizza anche la fede e la credulità popolare. La celebre cantata del primo atto della Tosca di Puccini recitava “Scherza coi fanti e lascia stare i Santi!” ma, siccome l’opera lirica è roba antica e poco frequentata, quello che era diventato un saggio monito popolare ormai è conosciuto e messo in pratica solo da chi ha un certa età. Medjugorje, lo sappiamo tutti, può facilmente diventare uno strumento di business o semplicemente di pubblicità personale. Perché se, saputa la buona novella, i primi che vi si sono recati rischiavano l’incolumità personale e potevano veramente definirsi dei pionieri un po’ incoscienti, oggi, caduto ormai il comunismo e finita l’epoca dei facili arresti e dei processi fondati su false accuse, la strada è spianata a tutti i tipi di avventurieri, compresi quelli informatici.
La giovane, 20 anni, è riuscita a fuggire e ha denunciato tutto alla polizia, con l'aiuto della famiglia. Tra gli aggressori anche l'imam di una madrassa (scuola coranica) dove la studentessa lavorava part-time come insegnante. Leader cristiano ad AsiaNews: "Fatto increscioso e allarmante".
Nelle parole di Arslan Shahyar il dolore per la terribile morte della giovane, incinta, nel rogo che ha distrutto la sua abitazione. A scatenare la follia estremista un presunto caso di blasfemia. La solidarietà dei cristiani. Ahmadi in piazza per chiedere giustizia. Ma in Pakistan continuano i casi di abusi e violenze contro le minoranze.
«Allah contali uno ad uno e uccidili tutti fino all’ultimo. Non risparmiarne neppure uno. Fai diventare il loro cibo veleno, trasforma in fiamme l’aria che respirano. Rendi i loro sonni inquieti e i loro giorni tetri. Inietta il terrore nei loro cuori». Queste parole, pronunciate in un sermone alla moschea di San Donà di Piave, sono costate all’imam marocchino Abd Al-Barr Al-Rawdhi l’espulsione dal territorio italiano.
Dopo la lettera pubblicata da tempi.it, Libero aveva intervistato Monica: «Noi non abbiamo più diritto a essere una famiglia, proprio negli anni in cui si discute di riconoscere le famiglie di fatto o le famiglie omosessuali»
Il 5 agosto 2014 Papa Francesco ha incontrato cinquantamila chierichetti tedeschi e ha risposto a tre domande da loro formulate relative al ruolo dei giovani nella Chiesa, alla funzione specifica dei chierichetti e al senso cristiano della libertà. Ai giovani il Pontefice ha offerto una lezione sulla libertà, che non è fare quello che si vuole ma rispettare le regole che Dio stesso ha stabilito proprio per renderci più liberi e sottrarli alla vera schiavitù, il peccato.
Nel corso della visita di Papa Francesco in Corea del Sud, che si terrà dal 14 al 18 agosto, era inizialmente prevista anche la presenza di una delegazione di cattolici della Corea del Nord. Avrebbero dovuto partecipare alla messa nella cattedrale di Myeongdong, a Seul, il 18 agosto. Ma ieri un comunicato della Associazione dei Cattolici Nordcoreani, ha respinto al mittente l’invito dell’arcidiocesi di Seul. L’Associazione, come motivo della sua mancata presenza, accusa il governo del Sud di “non aver cancellato le esercitazioni congiunte con gli Stati Uniti, gesto che rende impossibile la visita”. Ma ci sono realmente dei cattolici, ufficialmente rappresentati, nella Corea del Nord?
A volte la realtà sorprende, irrompe e spazza gli equivoci della banalità e dello stupido superfluo con la forza più grande di un tornado. Così la realtà, ma anche una sua piccola scheggia, per chissà quale misterioso incrocio di circostanze, riesce a scuotere l’attenzione e colpire il cuore, destando a una commozione che ha del meraviglioso. Anche una foto, nell'essenzialità del bianco e nero, può bastare. Quella che vedete qui è una di quelle: due anziani, marito e moglie, che si danno la mano prima di uscire di scena stremati dall’età e dalla malattia verso l’ignoto. Oppure no, verso una meta accettata e sperata. Don e Maxine Simpson, 90 anni lui e 87 lei, di Bakersfield, California, sono stati sposati per 62 anni e se ne sono andati mano nella mano, lo stesso giorno. Roba da “romantic movie”, perfetto per l’happy end di una fiction al miele. Invece no, è una storia vera seppure incredibile, raccontata dalla nipote che ha diffuso sul web le immagini dei nonni.
La cronaca degli ultimi mesi ha visto un’escalation impressionante della persecuzione contro i cristiani in vari Paesi del mondo. Monsignor Athanasius Schneider, dal 2011 vescovo ausiliare di Astana, capitale del Kazakhstan, è uno di quei sacerdoti che ha vissuto la persecuzione contro i cristiani sulla pelle quando da piccolo viveva nella difficile situazione di una famiglia cattolica all’interno dell’Unione Sovietica. A margine di un convegno organizzato a Cracovia, monsignor Schneider ha commentato per “La Nuova Bussola quotidiana” i recenti fatti di persecuzione anticristiana, paragonandoli al “martirio silenzioso” di quei cristiani che nei Paesi occidentali vengono derisi perché difendono la propria fede. Monsignor Schneider non ha dubbi: questa è l’ora dei laici.