Trasferire quanti più profughi cristiani a Baghdad per evitare una catastrofe umanitaria. Il patriarca caldeo di Babilonia, Luis Raphaël I Sako, spiega ad Aleteia che sta lavorando in sinergia con il governo iracheno per portare a termine questa grande operazione umanitaria già nelle prossime ore.
Attualmente la gran parte dei cristiani cacciati dai villaggi e dalle città nella piana di Ninive è in condizioni precarie in strutture d'accoglienza improvvisate, peraltro stracolme. Nella capitale, invece, sarebbero sotto un maggior controllo dal punto di vista igienico, per l'assistenza medica e la sicurezza personale. Il Patriarca è anche convinto che i raid aerei americani non siano sufficienti a fermare la pressione e l'avanzata delle milizie dell'Isis.
Lungo incontro di preghiera con il veggente di Medjugorje Ivan Dragicevic domenica nella chiesa di Santa Corona a Vicenza che, poco prima dell'apparizione, ha ricordato: "La Madonna ci sta svegliando dalla morte spirituale"
Nuovo telegramma di papa Francesco alla Cina. Ancora nessuna risposta, ma Xinhua ha pubblicato oggi un articolo sul viaggio. Il "ramo d'ulivo" del pontefice è sulla linea della missione di Matteo Ricci, dei missionari in Cina, dei papi precedenti. Nessuna enfasi sui rapporti diplomatici. Gli ostacoli di Pechino ai giovani cinesi della Giornata asiatica della gioventù. Una verifica del "nuovo corso" per la Cina: che i giovani non siano arrestati o perseguitati.
Essere accusati di «propagandare odio» per aver scritto sul proprio blog un articolo, ripreso da un settimanale poi costretto a scusarsi per la pubblicazione, nel quale si enunciano semplicemente i motivi per i quali un cristiano dovrebbe opporsi al matrimonio omosessuale. Accade in Canada, il settimanale è il Newfoundland Herald, l’autore del contributo incriminato risponde al nome di Matt Barber e gli accusatori sono i soliti attivisti per i diritti Lgbt.
Le persone con tendenze omosessuali sono poche e in cattiva salute. Questo in sintesi è il dato che emerge da un ricerca condotta dal Centro statunitense per il Controllo e la Prevenzione del Disagio (CDC) - l’istituto di monitoraggio della salute pubblica più rinomato negli USA e non sospetto certo di partigianeria – che ha interessato 34.557 persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni. L’indagine è stata condotta nel 2013 e i risultati pubblicati a fine luglio di quest’anno. Ecco i dati salienti.
Il cosiddetto “popolo del web” si mobilita per proteggere l’animale che ha aggredito un uomo. Il motivo? Ha dei cuccioli. Ma perché nessuno fiata per i “cuccioli di donna”?
Con il Califfato la verità ci è venuta a trovare. Riassunto del problema che abbiamo con il doppio nichilismo occidentale e che per anni ha dilagato dal Maghreb, alla Siria all’Iraq. Oggi, dopo gli appelli della Chiesa in Medio Oriente, è iniziato il contrattacco
Papa Francesco nel suo viaggio in Corea ha compiuto una visita al «Giardino dei bambini abortiti» a Kkottongnae, ovvero un cimitero simbolico formato da dozzine di croci bianche piantate nell’erba. Il senso di questo luogo e il motivo del gesto sono stati spiegati da Steven W. Mosher, presidente del Population Rsearch Institute.
C’è una novità nel giallo del “terzo segreto di Fatima”, una profezia che attraversa tutto il Novecento e sembra proiettata alla sua realizzazione finale.
La novità è contenuta in una pubblicazione ufficiale del Carmelo di Coimbra, quello dove è vissuta ed è morta (nel 2005) suor Lucia dos Santos, l’ultima veggente. S’intitola “Un caminho sob o olhar de Maria” ed è una biografia di suor Lucia, scritta dalle consorelle, con dei preziosi documenti inediti della stessa veggente.
Prima di vederli bisogna ricordare bene qual è la storia di Fatima.
Il progetto era previsto da tempo, ma l’inaugurazione lo scorso 15 agosto fa pensare a un qualche disegno della Provvidenza. Si tratta di una statua della Vergine a Erbil, nel Kurdistan iraqeno, che svetta a dieci metri d’altezza. E’ posta su un basamento al centro di una fontana e gira su se stessa, come a proteggere con il suo abbraccio una terra che vive giorni di tragedia. E’ stata voluta dai cristiani locali al posto di una precedente statua che era giudicata poco visibile. Si trova a pochi passi dalla chiesa di San Giuseppe, i cui giardini ospitano attualmente un centinaio di famiglie in fuga dalla violenza dell’Isis, mentre sono 90mila i profughi a Erbil, molti di loro cristiani, ad un passo dall’avanzata dei Jihadisti.