In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.
La vicenda della donna che aiutò a introdurre il cristianesimo nel paese che sarà meta del prossimo viaggio papale. Lo fece a costo della sua vita, resistendo alle torture fino alla morte
È morto don Pierino Gelmini. Sacerdote vulcanico e fondatore della Comunità Incontro di Amelia, in provincia di Terni (Umbria), aveva 89 anni ed era malato da tempo. Era nato il il 19 gennaio 1925 a Pozzuolo Martesana (Milano) e aveva dedicato tutta la sua vita agli sfortunati e al recupero dei tossicodipendenti, fondando la comunità Incontro. Figura carismatica, grazie al suo impegno e alla sua passione ha aiutato migliaia di giovani a recuperare un senso e una prospettiva nella vita.
Non basta piangere sulle decine di migliaia di cristiani costretti a fuggire dalle proprie case in Iraq; e bisogna pregare capendo bene la situazione, quali interventi siano necessari e quali siano le implicazioni (anche per noi europei) della tragedia in corso. È ciò che emerge dai ripetuti interventi in questi giorni dei vescovi iracheni e dei rappresentanti della Santa Sede. Proviamo a sintetizzare per punti.
Non ci si salva più neanche in vacanza. A Bardonecchia, popolare meta di montagna dei torinesi, le famiglie sono state invitate – nel programma ufficiale delle manifestazioni turistiche, e sulla stampa locale – ad assistere a uno spettacolo «consigliato a tutti, grandi e piccini»: La bella Rosaspina addormentata, presentata come una versione moderna della storia della bella addormentata, «pensata per i bambini e le famiglie» dalla premiatissima regista siciliana Emma Dante. Unica difficoltà per i bambini, avvertono i programmi, l’uso di un po’ di dialetto siciliano.