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Messaggio del 19 luglio 1984:Cari figli, in questi giorni avete notato quanto sia attivo satana. Sono sempre con voi; e non abbiate timore delle prove poiché Dio veglia sempre su di voi. E io mi sono donata voi, e vi sono vicina anche nella più piccola prova. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

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LA GRANDE STORIA, ANTICIPAZIONI PUNTATA 1 AGOSTO 2014 Questa sera, giovedì 1° agosto 2014, alle 21.05 su Rai Tre andrà in onda una nuova puntata de “La grande storia”. Nel corso della serata dedicata alla “Religione” verranno presentati due film-documentari: “Travolti dalla fede” e “Medjugorje. La Storia e la Fede”, introdotti e commentati da Paolo Mieli. Il primo documentario “Travolti dalla fede”, di Filippo Anastasi, verranno messi in parallelo Natuzza Evolo e Padre Pio. Partendo da Paravati in Calabria e San Giovanni Rotondo sul Gargano, in Puglia, verranno raccontate le storie di persone la cui vita è cambiata dopo aver incontrato la mamma mistica e il Santo di Pietrelcina. Dall'aspirante sacerdote che vuole fuggire di dal seminario dove sta subendo ogni tipo di violenza e che viene bloccato “in sogno” da Natuzza, al professpre Francesco Lotti che Padre Pio costringe a diventare medico per aiutarlo nel progetto della Casa Sollievo della sofferenza. O ancora quella del piccolo miracolato Matteo Pio, che racconta la sua improvvisa guarigione grazie a Padre Pio. Il secondo film-documentario “Medjugorje. La Storia e la Fede”, di Fania Petrelli, racconta la storia di uno sconosciuto paesino di 3000 abitanti in un angolo della Bosnia Erzegovina, a partire dal 24 giugno del 1981 quando sei ragazzi e ragazze affermano di aver visto e parlato con la Madonna.
Marianna Madia, ministro della Pubblica Amministrazione, si confessa a Sette, magazine del Corriere della Sera: la vacanza più bella di sempre è quella all'insegna della spiritualità, Medjugorje, località nota in tutto il mondo per le presunte apparizioni della Vergine Maria. La rivelazione - Marianna Madia si racconta a Vittorio Zincone, niente può battere quella vacanza del 2000, anno del Giubileo, a Medjugorje. Un momento di pura fede per la parlamentare di 33 anni:"Quando sei lì, in realtà non ti interessa capire se è vero o no quel che si racconta. Non ti poni il problema di quanto siano attendibili le apparizioni" spiega la cattolica del Pd. Quello che l'ha toccata nel profondo è l'esperienza introspettiva:"Entri in una dimensione di fede più forte, di consapevolezza profonda"
In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati. Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.
«Perché si stanziano fondi pubblici per chi vuole avere figli con la fecondazione assistita eterologa e non per chi li adotta?». Quella dell’associazione Scienza & Vita «vuole essere ovviamente una provocazione, dato che si tratta di due cose diametralmente opposte», e a illustrarne le ragioni a tempi.it è il presidente dell’associazione Paola Ricci Sindoni (foto sotto a sinistra), docente di etica e morale all’Università di Messina. Che oltre alla stranezza della copertura statale per le tecniche di procreazione eterologa, vede diversi altri problemi nel decreto legge sulla materia presentato martedì scorso alla commissione Affari sociali della Camera dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Eletto in una lista locale vicina al Partito socialista, fautore della laicità alla francese, musulmano e algerino di origine: sono queste le caratteristiche identitarie e politiche di Ali Kismoune, il primo consigliere comunale francese che ha deciso di devolvere una mensilità della sua indennità al fondo dell’arcidiocesi di Lione destinato agli aiuti per i cristiani dell’arcidiocesi caldea di Mosul, Iraq. «Ci tenevo ad assicurarvi tutto il mio sostegno nella vostra iniziativa di fronte a questa tragedia che subisce questa minoranza religiosa», ha scritto Kismoune nella lettera di accompagnamento dell’assegno di 910,10 euro indirizzata all’arcivescovo cardinale Barbarin, che ha gemellato la sua arcidiocesi con quella di Mosul e ha recentemente visitato i profughi cristiani nella città curda di Erbil insieme ad altri vescovi francesi.
Il 4 aprile 2014, nella sua omelia di Santa Marta, Papa Francesco ha affermato: «Oso dire che forse ci sono tanti o più martiri adesso che nei primi tempi, perché a questa società mondana, a questa società un po’ tranquilla, che non vuole i problemi, dicono la verità, annunziano Gesù Cristo: ma c’è la pena di morte o il carcere per avere il Vangelo a casa, per insegnare il Catechismo, oggi, in alcune parti! Mi diceva un cattolico di questi Paesi che loro non possono pregare insieme. È vietato! Soltanto si può pregare soli e nascosti. Ma loro vogliono celebrare l’Eucaristia e come fanno? Fanno una festa di compleanno, fanno finta di celebrare il compleanno e lì fanno l’Eucaristia, prima della festa. E quando vedono che arrivano i poliziotti, subito nascondono tutto e continuano con la festa. Poi, quando se ne vanno, finiscono l’Eucaristia. Così devono fare, perché è vietato pregare insieme. Oggi».