MaM
Messaggio del 2 gennaio 2000:Cari figli! Oggi, come mai prima d'ora, il mio cuore chiede il vostro aiuto. Io, vostra Madre, prego voi, miei figli, di aiutarmi a realizzare quello per cui il Padre mi ha mandata qui. Mi ha mandata in mezzo a voi perché il suo amore è immenso. In questo anno grande e santo nel quale siete entrati, pregate in modo particolare per coloro che non hanno ancora sentito l'amore di Dio. Pregate e aspettate.

Notizie dai giornali cattolici



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I fanatici dello Stato islamico, dopo essersi insediati a Mosul proclamando il califfato, hanno dato il via a una sistematica persecuzione dei cristiani, culminata nella cacciata di questi dalle loro case. Le massime cariche istituzionali della Chiesa e degli organismi internazionali hanno condannato questa condotta, ma come hanno reagito i musulmani moderati? «Dipende», dichiara Camille Eid, scrittore e giornalista libanese. «Alcuni hanno protestato, pagando con la propria vita, altri hanno preferito restare in silenzio».
“La scelta infelice del sindaco Virginio Merola” merita “la più ferma e risoluta opposizione di chi vuole preservare i diritti della famiglia, e con essi, il bene comune”. È uno dei duri passaggi dell’editoriale uscito domenica scorsa, 27 luglio, sulla prima pagina di Bologna Sette, il settimanale dell’arcidiocesi guidata dal card. Carlo Caffarra. L’editoriale - firmato da Filippo Savarese, portavoce della Manif Pour Tous Italia - si scaglia contro la direttiva emanata dal sindaco di Bologna che permetterà, dal prossimo 15 settembre, di trascrivere nei registri di stato civile del capoluogo emiliano anche i matrimoni omosessuali celebrati all’estero.
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel presentare la “road map” del decreto sulla fecondazione eterologa, ha spiegato che questa pratica godrà della copertura del Servizio sanitario nazionale. L’associazione Scienza & Vita si chiede allora perché non venga garantita la stessa assistenza finanziaria alle adozioni.
Gregorio III Laham, Patriarca della Chiesa cattolica greco-melchita, rispedisce al mittente la proposta del governo francese, che nei giorni scorsi tramite il ministro degli Esteri Laurent Fabius si era detto pronto ad accogliere i cristiani in fuga dalle persecuzioni dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante.
La Cei pubblica una nota dalla quale emerge l'importanza della scuola cattolica per le casse statali. Richiami anche alla libertà d'insegnamento e ai non adeguati finanziamenti
Amorevole condivisione. Attiva partecipazione. Reciproco aiuto. Ma poi anche: sincerità nel dialogo che nasce dall’ascolto e dal confronto proattivo. Il “modo” in cui si vive fa la differenza! Così, tentando di dar vita alla regola “fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te”, “io voglio ricominciare da Stop’n Go” è stato il non dichiarato motto dei partecipanti. Stop’n Go il nome. In italiano, ti fermi e riparti. Come definirlo? Si potrebbe provare con “campo estivo”. Ma appare un poco riduzionistico. Di “estivo”, effettivamente, il periodo, ovvero la terza settimana di luglio. E l’incredibile perdurante calura nel quale ha preso vita. La quarta edizione si è appena conclusa. E già si parla del prossimo anno. Ma cosa avrà avuto mai di tanto prorompente?
Un libro che promuove l’uccisione degli apostati e la guerra santa contro gli infedeli e la Bibbia? «Sono uguali». È questa la risposta che il ministero degli Interni francese ha dato a quanti chiedevano di impedire la vendita nei supermercati del libro La voie du musulman (La via del musulmano).
Leggiamo che «il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, non ha escluso che si possa ricorrere a un provvedimento legislativo d’urgenza in materia» (Il Giornale, 27 luglio u.s.). Donde l’«urgenza», data la «materia»? Boh. La «materia» sarebbero i compensi per i donatori di gameti e le donatrici di ovociti dacché la Corte costituzionale ha praticamente liberalizzato la fecondazione eterologa. Già: ci vuole la materia prima e il settore va disciplinato. Naturalmente non si tratta di vile mercimonio, bensì di «gratificare quanti decidono di cedere ovociti e gameti per andare incontro al desiderio di tante coppie che hanno difficoltà ad avere figli».
«A quanti qui in Europa e in Occidente importerà davvero qualcosa dell’ennesima uccisione di cristiani, saltati in aria ieri, a Kano, in Nigeria, per lo scoppio di una bomba in una chiesa? E del resto a quanti glien’è importato davvero qualcosa dei cristiani obbligati la settimana scorsa ad abbandonare Mosul nel giro di 24 ore, pena la vita o la conversione forzata all’Islam?». Sono le domande con cui si apre l’editoriale odierno del Corriere della Sera, firmato da Ernesto Galli Della Loggia. E la risposta è scontata: «A nessuno».
Matrimoni forzati, esecuzioni sommarie, vietata perfino l’arte. Padre Hanna descrive le regole imposte dal califfato in città: «Ora anche i sunniti si pentono amaramente di avere accolto questi terroristi pur di sbarazzarsi del governo sciita»
Almeno cento morti in una sola notte, quella del 28 luglio: è uno dei bilanci più drammatici da quando è cominciata la guerra tra Hamas e Israele, l’8 luglio scorso. Queste volta i bombardamenti a Gaza hanno colpito anche il complesso parrocchiale dell’unica chiesa cattolica che si trova nella Striscia, quella della Sacra Famiglia.
La lodevole offerta di asilo ai profughi iracheni da parte della Francia e le parole (ignorate) del patriarca Sako: «Non dovete incoraggiare i cristiani a lasciare la regione, ma aiutarli a restare qui»
C'è un aspetto del dibattito sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso, che Matteo Renzi vuole imporre agli italiani già a settembre, che è talora nascosto o fatto passare per secondario, ma è invece centrale. Attenzione: se non si capisce la centralità di questo elemento la battaglia è già persa. Si tratta della cerimonia in Comune che consacrerà secondo le proposte di Renzi l'unione civile fra due omosessuali e due lesbiche e che, secondo i modelli inglese e tedesco, dovrà essere «identica» al matrimonio civile fra due persone di sesso diverso. Intervistato da La Stampa il 29 luglio, Stefano Lepri, vicepresidente dei senatori del Partito Democratico, vicinissimo a Renzi, ha spiegato che questa è la linea del Piave del suo partito: si potrà trovare una mediazione su altre cose, non sulla cerimonia. Successe lo stesso in Inghilterra, dove in più una parte della magistratura andò a caccia con ferocia di chi nei Comuni non officiava cerimonie «identiche», multando e licenziando, e generando casi che poi finirono alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.