Abortire a comando. Anzi a telecomando. E’ l’ultima trovata di Robert Langer, Michael Cima e John Santini, tre ricercatori del famoso Massachusetts Institute of Technology (Mit) uno dei centri di ricerca tecnologici più avanzati al mondo. Si tratta di un chip sottocutaneo della misura di due centimetri che controlla due miniserbatoi al cui interno c’è un preparato chimico: il levonorgestrel. E’ lo stesso principio attivo presente nella famigerata pillola del giorno dopo e, come lei, il chip sotto pelle è stato ideato per impedire gravidanze indesiderate. I suoi effetti possono essere sia contraccettivi che abortivi.
Se si volesse cercare un esempio del fallimento di tutta la strategia contraccettiva nel prevenire l'aborto, non si potrebbe trovarne uno più chiaro e lampante di quello francese.
L'educazione sessuale è entrata nelle scuole transalpine dal 1973 ed è diventata obbligatoria con la legge del 4 luglio 2001 che prevede tre sessioni annuali a partire dalle scuole elementari con programmi differenziati a seconda dell'età degli studenti. Già alle medie gli studenti sono "formati" alla contraccezione anche attraverso l'intervento di associazioni come Le Planning Familial, il cui slogan, "Liberté, Egalité, Sexualités" esprime con una certa efficacia il baricentro pubico dell'ideologia libertaria.
"Il serbatoio della mia auto è sempre pieno. Così se la situazione dovesse precipitare, sono pronto per fuggire con mia moglie e mio figlio". Karam, cristiano caldeo di 23 anni, ha vissuto tutta la sua vita a Kirkuk.
Nella città del nord iracheno convivono curdi, arabi, turkmeni e assiri. La varietà di religioni, lingue ed etnie, e la presenza del più grande giacimento petrolifero d’Iraq sono da sempre causa di scontri, ma in seguito all’avanzata dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isis) dello scorso giugno la situazione si è fatta ancor più drammatica perché i curdi hanno assunto il controllo di Kirkuk, mentre i jihadisti sono a meno di venti chilometri dal centro abitato.
Un gruppo di fondamentalisti indù, guidati dal coordinatore locale del Bajrang Dal, ha interrotto una sessione di studi biblici a Sehkari Nagar: l'aggressione non ha risparmiato neanche la giovane figlia del religioso. Gli assalitori hanno demolito la croce sul tetto della chiesa e issato la bandiera arancione, simbolo dell'hindutva. Attivista cristiano: "Lo Stato faccia qualcosa".