Pif, ex Iena, ora anche regista, racconta storie su Mtv nel programma “Il Testimone“. In ogni puntata affronta un tema diverso, con sguardo più o meno oggettivo. L’episodio di martedì 20 maggio era incentrato sulle famiglie numerose, quelle famiglie, cioè, che hanno più di tre figli. «Avendo 41 anni, e ancora nessun figlio, mi sentivo già in colpa per principio», ha detto Pif nell’incipit dell’episodio.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Martin Schulz, il socialdemocratico tedesco presidente del Parlamento di Strasburgo e candidato dei socialisti europei (compreso il Pd di Renzi) alla presidenza della Commissione, ha commesso un grave errore che rischia di lasciare un segno sulla sua campagna elettorale, quanto meno nei paesi di lingua tedesca. Giovedì 15 maggio, durante un pubblico dibattito trasmesso anche in tv in Germania e in Austria, parlando di simboli religiosi, a Schulz è scappato detto che in Europa «ognuno ha il diritto di mostrare quel che pensa nello spazio privato», e che tuttavia «gli spazi pubblici devono restare neutrali». Questo anche perché «nell’Unione Europea c’è il pericolo di un ritorno dei conservatori e noi dobbiamo combatterlo».
«Dopo anni di colpevole silenzio sulla carneficina operata dalla setta islamica Boko Haram, contro i cristiani in Nigeria (si parla di oltre 10mila morti)…». Comincia così la lettera pubblicata ieri sul Corriere della Sera e messa in evidenza nella rubrica “Lettere al Corriere” per la risposta dell’autorevole ex ambasciatore, storico e saggista Sergio Romano.
Megan è una ragazzina inglese di soli 16 anni che il Sistema sanitario nazionale vuole aiutare a cambiare sesso e diventare Morgan. A raccontare la drammatica vicenda è stata la madre, Isabel Robinson, che ha scritto una lettera al Daily Mail: «È difficile comprendere o anche solo immaginare la portata di quello che proverò guardando la mia piccola ragazza – la mia amata e unica figlia – trasformata in un adolescente maschio».
L’antisemitismo è giustamente monitorato in tutta Europa e la sua rinascita in questi anni fa obiettivamente paura. In ogni caso, è un problema di cui si parla, contro cui i governi europei intervengono.
Nell’ultimo decennio si è diffuso anche il termine di “islamo-fobia”, la paura delle minoranze islamiche, soprattutto dopo l’11 settembre 2001. Tuttavia, esistendo un reale fenomeno di terrorismo che si richiama esplicitamente all’islam, l’islamofobia è più ambigua, perché rischia di mettere sotto accusa anche coloro che non hanno affatto paura dei concittadini musulmani, ma si limitano a denunciare il terrorismo jihadista. Anche in questo caso, comunque, per prevenire il razzismo esiste una consapevolezza dei media e i governi intervengono, anche con leggi ad hoc.