“La scelta della Regione Toscana di rilasciare la Ru486 nei consultori consuma il processo di banalizzazione dell’aborto in una deriva riduttivistica mascherata da efficienza”. Lo affermano Paola Ricci Sindoni e Domenico Coviello, presidente e copresidente nazionali dell’Associazione Scienza & Vita.
"Il mondo non tollera la divinità di Cristo. Non tollera l'annuncio del Vangelo. Non tollera le Beatitudini". "Sono condannati perché hanno una Bibbia. Non possono fare il segno della croce", "non possono andare a Messa, perché è vietato". Quante volte "viene un prete di nascosto, fra di loro, fanno finta di essere a tavola, a prendere un tè e lì celebrano la Messa", "perché non li vedano".
“La Croce è sempre nella strada cristiana”. E’ quanto affermato da Papa Francesco nella Messa di stamani a Casa Santa Marta. Il Papa ha incentrato la sua omelia sulle persecuzioni dei cristiani e ha avvertito che oggi ci sono più martiri che nei primi tempi della Chiesa. Quindi, ha affermato che la vita cristiana non è “un vantaggio commerciale”, ma “è semplicemente seguire Gesù”.
“Chi segnala la presenza di un cristiano riceverà diecimila dinari libici (circa 5800 euro).” Questo il contenuto di alcuni cartelli affissi in alcuni villaggi della Libia orientale che descrivono il clima che probabilmente ha portato alla barbara uccisione, lo scorso 24 febbraio, di sette egiziani copti. Nella stessa zona nel febbraio 2013 sono stati sequestrati e torturati un centinaio di copti. Purtroppo la condizione dei copti, che sono di fatto gli unici cristiani residenti in Libia, a partire dall’allontanamento del presidente islamista egiziano Mohammed Morsi nel luglio 2013. Già in agosto il medico egiziano Ayman al-Zawahiri, successore di Bin Laden a capo della galassia Al Qaeda, in un video aveva accusato i copti di avere ordito un complotto con i militari con l’intento di “creare uno Stato copto nell’Egitto meridionale” sulla falsariga di quanto accaduto in Sudan.Come se ciò non bastasse il messaggio postato su Facebook il 14 agosto scorso sul profilo della sede di Helwan del partito della Libertà e della Giustizia, legato ai Fratelli Musulmani, rincarava la dose accusando persino il Papa copto...
A differenza di quella del 1853-1856, che durò due anni e tre mesi e fece mezzo milione di morti, la guerra di Crimea di Putin è durata ventiquattr’ore, e sono morte solo un paio di persone. È del tutto inverosimile che la diplomazia internazionale riporti la Crimea sotto il controllo di un’Ucraina indipendente da Mosca. Nessuno oggi in Occidente è disposto a morire per Sebastopoli. Gli inglesi nella guerra del XIX secolo per la Crimea pagarono un tributo di ventimila morti, con episodi famosi come la carica dei seicento di Balaklava cantata da Alfred Tennyson (1809-1892). Oggi, mentre i ragazzi inglesi continuano a studiare Tennyson, il governo della Gran Bretagna minaccia reazioni estreme all’invasione russa della Crimea: non il ritiro della squadra britannica dalle Paralimpiadi invernali di Sochi, cioè le olimpiadi riservate ai disabili – questo no, dopo tutto non bisogna esagerare – ma la rinuncia alla cerimonia di inaugurazione. Addirittura. La Germania si dissocia anche dalle modeste proteste di altri Paesi europei: gli affari con la Russia innanzitutto, e la Merkel ci ha spiegato diverse volte che i contribuenti tedeschi non sono disposti a pagare neppure un euro per l’Ucraina.
Da pregare durante il mese di Marzo.