Fondamentalisti libici hanno ucciso il preside cristiano della Facoltà di Medicina di Sirte. Il sindaco di Nazareth musulmano propone invece che l'Annunciazione diventi festa civile e un missionario nelle Fillippine riceve un premio islamico
Domenica 30 marzo, press il Teatro Gentile di Fabriano, alle ore 17 ed alle ore 21, gli alunni dell’Istituto “Morea-Vivarelli” e di altre scuole, metteranno in scena il loro terzo spettacolo di Basta! Storie vere di dolore e di rinascita.
“I peccati più grossi dei media, sono tre: la disinformazione, la calunnia e la diffamazione. Queste due ultime sono gravi!, ma non tanto pericolose come la prima!”
Lo ha detto stamane papa Francesco ricevendo in udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, i Membri dell’Associazione "Corallo", network di emittenti locali di ispirazione cattolica presenti in tutte le regioni italiane.
L’associazione "Corallo" (Coordinamento Radiotelevisioni libere locali) è presieduta da Luigi Bardelli e conta su 212 radio e 69 televisioni in tutte le regioni italiane.
E’ in stretto rapporto con l'Ufficio Nazionale Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana ed ha uno stretto rapporto con le emittenti televisive e radiofoniche satellitari della Sat 2000 e Blusat, con l’agenzia di stampa SIR e con la FISC (Federazione Italiana Settimanali Cattolici).
Il Pontefice ha spiegato che il lavoro dei giornalisti cattolici deve svolgersi sulla strada della verità, della bontà e della bellezza.
Ma, bisogna stare attenti – ha sottolineato – che la ricerca della verità non vi faccia diventare “un intellettuale senza intelligenza”.
Alfredo Scattolon, missionario in Giappone da trent’anni, spiega perché la millenaria tradizione cristiana sta rivoluzionando la società nipponica. Proprio mentre l’Italia e l’Europa sembrano tornare al paganesimo
Monsignor Ignatius Kaigama risponde alle critiche contro la Chiesa. «Noi difendiamo i valori morali del popolo, non discriminiamo le persone». Ma la vera emergenza del paese riguarda la sicurezza
La carità è la regina delle virtù: amare Dio ed il prossimo, o meglio, amare Dio nella persona del prossimo.
Gesù dichiara che considera fatto a sè quello che si fa all'ultimo dei suoi fratelli ed al Giudizio Universale darà la sentenza favorevole a chi avrà esercitata la carità.
Le anime pie sanno escogitare tante forme di carità, indice di fede e di vero amor di Dio.
I devoti di San Giuseppe hanno ideato un atto di carità, degno di lode; da secoli è praticato in molti luoghi ed è desiderabile che si diffonda sempre più. Si tratta del pranzo dei poveri.
San Giuseppe era povero. Si possono beneficare i poveri, intendendo onorare San Giuseppe.
Taluno il mercoledi, o in giorno festivo dedicato al Santo, procura il pranzo a qualche famiglia bisognosa.
Altri invitano un poverello o una poverella in casa propria e li fanno pranzare alla tavola comune, come fossero membri della famiglia.
Altri ancora scelgono un certo numero di bisognosi, li fanno assistere alla Messa in onore di San Giuseppe e poi somministrano loro un pranzo solenne. Poiché si richiedono delle spese, si può chiedere la cooperazione di anime generose: chi offre il pane, chi la minestra, chi la bevanda.
Alla veglia di preghiera in occasione della Giornata della memoria e dell'impegno, alla presenza dei familiari delle vittime della violenza mafiosa, Francesco lancia un forte appello alla conversione: "Il potere e il denaro che avete adesso sono insanguinati, frutto di azioni insanguinate, e non potrete portarli con voi. Se non cambiate vita, siete destinati all'inferno". Il testo integrale del discorso.