«Sono l'unico testimone di quel piccolo "furto" che Bergoglio fece prendendo il rosario dalla bara di padre Aristi...». Padre Andrés Taborda è un sacerdote sacramentino di origini argentine che vive a Roma. Ha prestato servizio per anni nella Basilica del Santissimo Sacramento di Buenos Aires, là dove aveva vissuto - e confessato - per una vita José Ramón Aristi, il confessore a cui Francesco nell'aprile 1996 ha sottratto la piccola croce del rosario che da allora porta sempre con sé.
Era stato lo stesso Pontefice a raccontare l'episodio lo scorso 6 marzo, incontrando i parroci romani ai quali aveva raccomandato di essere misericordiosi. ....
Se non fosse stato per un frate americano, oggi a Norcia, il paese che ha dato i natali a San Benedetto, per paradosso i benedettini non sarebbero presenti. Furono costretti ad abbandonare l’abbazia nel 1810 a causa delle leggi napoleoniche, lasciando un vuoto di quasi due secoli. Correva infatti il 2000 quando il primo manipolo di frati rasati e barbuti, con la tonaca dal colore scuro, riprese possesso del monastero costruito sopra quella che fu la casa di San Benedetto e di sua sorella Santa Scolastica.
Secondo il rapporto Prison Statistics India 2012 del National Crimes Record Bureau (Ncrb), la percentuale di detenuti dalit, tribali, musulmani e cristiani è superiore alla loro presenza reale nella popolazione. Attivista cristiano: "Lo Stato prende di mira le minoranze".
«Abbiamo perso ogni cosa. Le nostre case e le nostre chiese sono state distrutte e saccheggiate». Costretto a rifugiarsi in un seminario cattolico di Giuba, monsignor Roko Taban Mousa, amministratore apostolico di Malakal in Sud Sudan, racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre come intere aree del più giovane stato al mondo siano state abbandonate dalla popolazione, in seguito a violenti scontri tra l’esercito del presidente Salva Kiir e la coalizione ribelle guidata dal Dr. Riek Machar.
Quando Kiev era invasa dalla rivolta contro il governo di Yanukovich, anche i cristiani, ortodossi e cattolici, scendevano in piazza Maidan insieme. Uniti contro la violenza esercitata sui manifestanti ucraini, i sacerdoti delle diverse confessioni, oltre che aiutare spiritualmente e materialmente la folla, si spingevano fino a mediare fra la gente e la polizia. Adesso, dopo l’annessione della Crimea alla Russia, i cristiani raccontano di persecuzioni e imposizioni che sembravano relegate al buio passato sovietico.
Femministe radicali e membri dei collettivi antisistema di Madrid hanno aggredito ieri, presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università Complutense, un gruppo di universitari del movimento ecclesiale Comunione e Liberazione (Clu) che stavano distribuendo un volantino sulla questione dell’aborto e del progetto di legge del ministro Ruiz-Gallardón in materia, restrittivo rispetto alla legge del 2010 voluta dall’allora governo Zapatero, che ha fatto dell’aborto un vero e proprio diritto. Il volantino presentava un manifesto – un testo articolato di 6.300 battute -, recante il titolo “Es bueno que tú existas” (“È una cosa buona che tu esista”). Il contenuto precisa che «noi cristiani non dobbiamo imporre nulla alla società», ma anche che «non è progressista pretendere di risolvere i problemi eliminando una vita umana», e che «il progetto di legge del ministro Ruiz-Gallardón deve essere accolto come un importante passo avanti, perché sopprime l’aborto come diritto e torna a mettere tutti i fattori sul tavolo, parlando del non nato (proteggendolo in conformità a quanto stabilito dalla sentenza del Tribunale Costituzionale) e della donna incinta, e affrontando il problema, come minimo, in chiave di conflitto di interessi».
"Oggi per le vie di Roma l’iniziativa della Comunità Papa Giovanni XXIII. I numeri del fenomeno e le storie di ragazze salvate da un prete coraggioso. «Invece di chiedermi “quanto costi”, mi chiese “quanto soffri”»
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L’offensiva per introdurre la teoria del gender nelle scuole italiane non si ferma. L’ultima trovata patrocinata dall’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali), in occasione della settimana contro il razzismo, è la proposta alle scuole di una sitcom, Vicini, in cui si parla di un condominio che accoglie le coppie omosessuali ma non le famiglie con bambini. Inoltre non si contano più ormai le proteste da parte dei genitori per il moltiplicarsi delle iniziative dell’Unar e delle associazioni Lgbt che negli ultimi mesi hanno usato la scuola per promuovere la loro agenda: pubblicazioni, convegni, giornate di formazione per insegnanti e studenti.
Il numero di marzo della rivista Jesus, edita dalla San Paolo, è dedicato al primo anniversario dell'elezione di Papa Francesco. In sole dieci righe di editoriale il direttore condensa una vera e propria summa dell'ideologia progressista circa il passaggio da Benedetto XVI a Papa Francesco.
Genesi, 31,12-28 Passarono alcuni mercanti, essi estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli d'argento lo vendettero.
Salmo 104,16-21
16 E chiamò la fame sul paese, e ogni sostentamento di pane infranse. 17 Mandò innanzi a loro un uomo [in Egitto]:per schiavo fu venduto Giuseppe. 18 Umiliarono ne' ceppi i suoi piedi, ne' ferri fu stretta l'anima sua; 19 sino a che s'avverò la sua parola,[e] l'oracolo del Signore la comprovò. 20 Il re mandò [allora] a scioglierlo, il sovrano de' popoli a liberarlo. 21 Lo costituì signore della sua casa, e soprintendente di tutti i suoi possessi
Matteo 21,33-46 Vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare.
Si deve onorare e benedire Dio nelle sue infinite perfezioni, nelle sue opere e nei suoi Santi. Tale onore gli si deve rendere sempre, tutti i giorni della nostra vita.
Tuttavia la pietà dei fedeli, approvata ed incrementata dalla Chiesa, dedica certi giorni a rendere particolare onore a Dio ed ai suoi Santi. Così, il venerdì è dedicato al Sacro Cuore, il sabato alla Madonna, il lunedì al ricordo dei defunti. Il mercoledi è dedicato al grande Patriarca. Infatti in tale giorno si sogliono moltiplicare gli atti di ossequio ad onore di San Giuseppe, con fioretti, preghiere, Comunioni e Messe.
Il mercoledi sia caro ai devoti di San Giuseppe e non si lasci passare questo giorno senza avergli reso qualche atto di ossequio, che potrebbe essere: una Messa ascoltata, una devota Comunione, un piccolo sacrificio o una preghiera speciale... Si raccomanda la preghiera dei sette dolori e delle sette allegrezze di San Giuseppe.
Come si dà un'importanza speciale al primo venerdì del mese, per riparare il Sacro Cuore, e al primo sabato, per riparare il Cuore Immacolato di Maria, così conviene ricordarsi di San Giuseppe ogni primo mercoledì del mese.
Dove c'è una Chiesa od un Altare dedicato al Santo Patriarca, al primo mercoledì sogliono compiersi pratiche particolari, con Messa, predica, canti e recita di pubbliche preghiere. Ma oltre a ciò, ognuno privatamente in detto giorno si proponga di onorare il Santo. Un atto consigliabile ai devoti di San Giuseppe sarebbe questo: Comunicarsi al primo mercoledì con queste intenzioni: riparare le bestemmie che si dicono contro San Giuseppe, ottenere che si diffonda sempre più la sua devozione, impetrare la buona morte ai peccatori ostinati ed assicurare a noi la morte serena.