Il Papa emerito rilascia una intervista esclusiva al quotidiano tedesco 'Frankfurter Allgemeine', in cui smentisce qualsiasi suo presunto "intervento" al dibattito del Sinodo
Nei libri di storia in uso in Egitto i Copti vengono privati della loro storia plurimillenaria, perché i percorsi scolastici preparati per gli studenti, e naturalmente anche i libri di testo, fanno partire la storia del Paese delle Piramidi praticamente solo dal settimo secolo dopo Cristo, quando cioè le tribù arabo islamiche lo conquistarono sullo slancio delle prime invasioni musulmane. All'epoca l'Egitto era in maggioranza cristiano, e copto.
Arrestato più volte, torturato e condannato a cinque anni di carcere, il cristiano egiziano convertito dall’islam Bishoy Armiya Boulous (foto a fianco) ha cominciato lo sciopero della fame in prigione. «Ha promesso di lasciarsi morire», ha dichiarato il suo avvocato Karam Ghobrial, «a causa della sua incarcerazione illegale». Bishoy è noto alle cronache dal 2007 per essere il primo cristiano ad avere chiesto pubblicamente che venisse modificata sui suoi documenti la dicitura riguardante la religione da “musulmano” a “cristiano”.
Nella Solennità dell'Immacolata mi vengono in mente le parole di Ann-Marie MacDonald autrice di Come vola il corvo, romanzo di alcuni anni fa, incentrato su un modello aperto di famiglia, i Froelich: cinque figli adottati, e molto amati. La protagonista, Madeleine, sceglie di vivere con una donna... Rispondendo alla domanda su cosa fosse per lei la famiglia l'autrice rispose di pensare che «la famiglia nucleare sia un’invenzione della metà del secolo scorso, fatta proprio in Nord America. Una trasformazione che si è voluta far passare per naturale, ma che in realtà non lo è. Le famiglie che presento nelle mie storie hanno tutte qualcosa in comune: amore, dedizione, impegno. Questi elementi sono per me già sinonimo di famigliaqualcosa in comune. ». (Il Messaggero 29 novembre 2004).
Non è un nome notissimo, da noi, quello di Amy Berg, documentarista hollywoodiana. Eppure oltreatlantico è famosa perché ha addirittura vinto un Oscar nel 2006. L’opera premiata a furor di studios si intitolava Deliver Us from Evil («Liberaci dal male») e denunciava gli abusi sessuali, pedofili e pederastici, compiuti da quella sentina di ogni corruzione che è per i w.a.s.p. la Chiesa Cattolica.
La Corea del Nord è il paese al mondo in cui i cristiani subiscono le peggiori forme di persecuzione. Merita da 12 anni il primo posto nella WorldWatch List pubblicata da Open Doors, l’organizzazione internazionale che da quasi 60 anni si prodiga in favore dei cristiani in difficoltà. Nell’elenco, che comprende 50 Stati ordinati in base all’intensità delle persecuzioni inflitte, la situazione in Corea del Nord è definita di gravità “estrema” (“assoluta”, nell’edizione italiana). Gli altri 13 Stati che nel 2014 sono indicati come responsabili di persecuzione “estrema” sono tutti a maggioranza islamica: a infierire sui cristiani sono le componenti integraliste, al potere, come in Sudan, oppure, come in Nigeria e in Somalia, organizzate in gruppi armati jihadisti.
Il diavolo si nasconde nei dettagli. E nel disegno di legge della vice-presidente del Senato Valeria Fedeli (Pd) sulla pari uguaglianza tra uomini e donne il dettaglio sta tutto in una parola: “genere”. Il Ddl si intitola, infatti, “Introduzione dell'educazione di genere e della prospettiva di genere nelle attività e nei materiali didattici delle scuole del sistema nazionale di istruzione e nelle università” a firma di quaranta onorevoli e depositato pochi giorni fa in Senato.
«Vengo da 7 giorni vissuti fra nausea e rabbia». È lo stato d’animo di Gigi De Palo, 38 anni, figura "particolare" perché, oltre a essere attuale consigliere d’opposizione (della lista civica "Cittadini X Roma"), fu assessore (alla Famiglia, Scuola e Giovani) nella parte finale della giunta Alemanno. È su questa base che De Palo ci racconta che un gruppo di membri del Consiglio di Roma Capitale sta valutando in queste ore se dimettersi o no. Il perché ce lo spiega così: «In consiglio non c’è il clima giusto per fare politica. Non riesci più a fidarti di nessuno. Non solo fra noi politici, ma anche a livello di rapporti con dirigenti, con gangli vitali dell’amministrazione».