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Messaggio del 2 dicembre 2018:Cari figli, quando venite a me come Madre con cuore puro e aperto, sappiate che vi ascolto, vi incoraggio, vi consolo e soprattutto intercedo per voi presso mio Figlio. So che volete avere una fede forte ed esprimerla nel modo giusto. Quello che mio Figlio vi chiede è una fede sincera, forte e profonda. Allora ogni modo in cui la esprimete è valido. La fede è un meraviglioso mistero che si custodisce nel cuore. Essa sta tra il Padre Celeste e tutti i suoi figli. La si riconosce dai frutti e dall’amore che si ha verso tutte le creature di Dio. Apostoli del mio amore, figli miei, abbiate fiducia in mio Figlio! Aiutate a far sì che tutti i miei figli conoscano il suo amore. Voi siete la mia speranza, voi che cercate di amare sinceramente mio Figlio. In nome dell’amore, per la vostra salvezza, secondo la volontà del Padre Celeste e per mezzo di mio Figlio, sono qui in mezzo a voi. Apostoli del mio amore, con la preghiera ed il sacrificio i vostri cuori siano illuminati dall’amore e dalla luce di mio Figlio. Quella luce e quell’amore illumini tutti coloro che incontrate e li riporti a mio Figlio! Io sono con voi. In modo particolare sono con i vostri pastori: col mio amore materno li illumino e li incoraggio, affinché, con le mani benedette da mio Figlio, benedicano il mondo intero. Vi ringrazio!

Notizie dai giornali cattolici



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Laura ha 15 anni e cinque fratelli più grandi, ci sono giorni in cui li adora e giorni in cui vorrebbe strozzarli, in ogni caso non riesce a immaginare la sua vita senza di loro. Soprattutto i pasti: «Non potrei sopportare per tutto il tempo gli occhi dei miei genitori puntati solo su di me, e le loro aspettative. Oltre che fonte di ansia, sarebbe anche noioso: dovrei ascoltare solo la mia mamma che parla del suo catechismo e il mio papà del suo lavoro!». L’idea che i fratelli se ne vadano da casa, come hanno fatto i due più grandi sposandosi, le mette una tristezza a cui trova rimedio con adolescente senso pratico: «Bando alla tristezza. Per ora mi godo gli aspetti positivi dell’abbandono del nido: ho già una camera più grande, meno tempo da aspettare per la doccia e, se sono veloce, più spazio sul divano per spaparanzarmi davanti alla tv!».
Nei Paesi dove l’aborto è illegale muoiono meno madri di quelli in cui l’interruzione di gravidanza è stata legalizzata per la “sicurezza delle donne”. Lo confermano i dati del Cile, dove l’aborto è stato proibito nel 1989 in seguito dopo un periodo di legalizzazione. Il Paese sudamericano, infatti, per quanto riguarda la qualità della salute materna supera gli Stati Uniti dove il numero di decessi legati alla gravidanza è in costante aumento: da 7,2 morti materne ogni 100 mila nati vivi nel 1987, si è passati a 17,8 decessi ogni 100 mila nati vivi nel 2009 e nel 2011. In Cile invece i decessi sono attualmente 0,39 ogni 100 mila.
29 i figli adottati. Ogni nuovo arrivo è accolto in famiglia come un regalo. Joseph, ghanese: «Tutti i bambini meritano una possibilità. Io sono uno di quelli»
Ciccione, ubriacone, servo sciocco del consumismo e della Coca Cola. Ci è andato davvero pesante don Ferdinando Mazzoleni nella Messa di Natale. Preso alla lettera l’invito del Papa a non contaminare la natività di Nostro Signore con una melassa sciropposa di buoni sentimenti, il don ha versato chili di sale grosso sugli animi degli stupefatti parrocchiani.
Nel dicembre 2013 un gruppo di laici olandesi (Professorsmanifest) ha fatto pervenire a Papa Francesco un report sulla situazione del cattolicesimo in Olanda. Un testo dove, senza tanti giri di parole, si parlava di «deriva» e si accusava apertamente i vescovi di «aver scelto di ritirarsi dai loro obblighi e responsabilità verso il gregge». Di certo non è un segreto per nessuno che il tasso di secolarizzazione della Chiesa nei cosiddetti Paesi Bassi sia decisamente alto.
Il 28 dicembre 2014 Papa Francesco ha ricevuto l’Associazione Italiana Famiglie Numerose: tanti genitori, accompagnati dai figli, i «frutti più belli del vostro amore». Il Pontefice ha spiegato che nelle famiglie numerose si apprendono più facilmente la fede e la solidarietà, ma ha anche avuto accenti severi nei confronti di una politica italiana che sostiene la famiglia solo a parole: un atteggiamento autolesionistico, ha detto, in un momento in cui la grave crisi demografica consiglierebbe a qualunque governo di investire proprio sulle famiglie numerose. Non si deve però attendere passivamente che la politica cambi, ha aggiunto Francesco: le famiglie italiane devono occuparsi di politica, o rimarranno vittime di una politica che non si occupa di loro.
C’è una signora di 71 anni, ignota ai grandi media, che – aiutata da pochi volontari e sostenitori – ha salvato la vita a 17.486 bambini dal 1984 ad oggi (solo nel 2013 sono stati 1.134) Eppure pochi conoscono questa donna straordinaria che vive a Milano, in un normale condominio. Io eleggerei lei, Paola Bonzi, al Quirinale. Trent’anni fa ha fondato il Centro di aiuto alla vita della Mangiagalli. E’ un luogo dove accoglie povere donne indecise per diversi motivi se ricorrere all’aborto.