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Messaggio del 25 maggio 2022:Cari figli! Vi guardo e ringrazio Dio per ciascuno di voi, perché Lui mi ha permesso di essere ancora con voi per esortarvi alla santità. Figlioli, la pace è disturbata e satana vuole l’inquietudine. Perciò la vostra preghiera sia ancora più forte affinché si calmi ogni spirito impuro di divisione e di guerra. Siate costruttori di pace e portatori del Risorto in voi ed attorno a voi affinché il bene vinca in ogni uomo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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A Taiwan non si attende il Natale. La vera festa sentita dai taiwanesi è il capodanno cinese. Il cristianesimo qui non ha ancora radici profonde, è sbarcato (letteralmente, trattandosi di un’isola) solo da poco più di un secolo e mezzo. Templi, idoli e riti pagani sono la cornice religiosa ad una vita fatta di lavoro assiduo, di sogni di ricchezza, gioia, pace e salute, che sono anche gli auguri più comuni che ci si scambia qui tra le persone.
Giorno di battesimi nella cappella che porta il nome della patrona dell’Argentina, NS di Lujan. Le note allegre di un “angelo che passa furtivo” si mescolano alle litanie che provengono dal salone che c’è dirimpetto, dove un gruppo di evangelici invoca Dio e benedizioni sulla vita. 34 battesimi oggi, terza domenica di Avvento, 14 sabato in una cappella nelle vicinanze, dedicata alla Madonna di Itatí, due dozzine nella terza cappella della baraccopoli La Carcova dove padre José Maria di Paola continua a seminare mense, doposcuola e centri di prevenzione della tossicodipendenza. Quest’anno, il 2014, il registro dei battesimi affidato alla custodia di una volontaria annota 600 nomi. Dieci volte di più dell’anno precedente, quando il prete veniva da fuori e battezzava i residenti in occasioni determinate. Ed è così un po’ per tutti i sacramenti, che con il nuovo parroco hanno avuto una impennata verso l’alto. Sì, perché da venerdì La Carcova, un agglomerato alla periferia di Buenos Aires è parrocchia a tutti gli effetti, con confini ben delineati e tanto di decreto del vescovo Gulliermo Rodríguez Melgarejo che “per grazia di Dio e della Santa Sede Apostolica” e in base alle disposizioni del canone 515 del Codice di diritto canonico ha eretto una nuova parrocchia.
Almeno 185 persone rapite, tra donne e bambini, e 32 uomini uccisi. È il bilancio, ancora provvisorio, dell’ultimo attacco di Boko Haram al villaggio di Gumsuri, nello Stato nordorientale di Borno. Gumsuri si trova poco più a nord di Chibok, dove otto mesi fa sono state rapite 276 ragazze e non sono più tornate.
Non sarà un presepe classico ma è sempre meglio che niente. In occasione del Natale, sotto l’altare della chiesa di San Giuseppe, nel villaggio di Knayeh, in Siria, ci sarà solo una culla. Ma che i francescani possano adagiarvi dentro Gesù bambino è già un miracolo se si pensa che la città è saldamente controllata da Jabhat Al Nusra, la milizia siriana di Al Qaeda.
Un centinaio di combattenti dello Stato islamico provenienti dall’Occidente sono stati uccisi dagli stessi terroristi per aver tentato la fuga. Come riportato sabato da testimoni al Financial Times, molti jihadisti occidentali si sono resi conto che il Califfato non è quel paradiso che pensavano ma non sono stati lasciati tornare indietro.
Da un lato le polemiche su sbarchi, Mare nostrum e Frontex plus. Dall’altro il silenzio sul report Istat, pubblicato il 12 dicembre, sull’interruzione volontaria della gravidanza, nella parte che riguarda le donne straniere. L’aborto “legale” è praticato più dalle immigrate che dalle italiane, e questa non è una novità: nel 2012 il ricorso a esso è avvenuto da parte di 7,6 su mille donne in età fertile presenti in Italia, ma il dato riguardante le straniere è più alto; le migranti che hanno praticato l’ivg sono infatti il 34 per cento del totale delle donne che hanno abortito in Italia, mentre è stimata all’11 per cento la popolazione femminile straniera presente fra noi in età compresa fra i 15 e i 49 anni.
La Francia ha subito sabato e domenica due attacchi «islamisti radicali» consecutivi. Ieri a Dijon, verso le otto di sera, un automobilista si è lanciato con l’auto contro un gruppo di pedoni urlando «Allahu Akbar», Dio è il più grande. Undici persone in tutto sono rimaste ferite, due gravemente.
Pancia contro pancia. Si dice che sia questo il modo migliore per tenere i bambini appena nati. Così sentono l’odore della mamma e del latte. I filmati per promuovere l’allattamento materno mostrano bambini che appoggiati a pancia sotto sulla mamma arrivano spontaneamente al seno. Pietro a pancia in giù non si è mai messo. Ha guardato subito il mondo. E anche il mondo lo ha guardato. Il 2 gennaio 2014, quando è nato con cesareo programmato alla clinica Mangiagalli di Milano «ha pianto subito fortissimo. Respirava. Era vivo».
Siamo pronti a celebrare il Natale in un’atmosfera abbastanza oppressiva, in cui persino i presepi danno scandalo e sono oggetto di dibattito nelle scuole pubbliche, perché potrebbero “offendere” scolari di altre religioni. Meglio dare una rinfrescata alla memoria: giusto per avere un parametro di riferimento è bene sentire chi ha vissuto sotto un regime che imponeva l’ateismo di Stato a tutti e con la forza.