La casa farmaceutica tedesca Bayer sta facendo fronte alle domande di circa 8.900 persone negli Stati Uniti che hanno denunciato di aver subito “danni personali, alcuni dei quali fatali, a causa dell'utilizzo di prodotti come Yasmin e/o Yaz, o per l'uso di Ocella e/o Gianvi”.
Nel suo rapporto finanziario per azionisti del secondo trimestre del 2014, la Bayer ha riconosciuto di aver pagato circa 2.000 milioni di dollari in accordi per denunce di danni provocati dai suoi farmaci anticoncezionali orali Yasmin, Yaz, Ocella e Gianvi negli Stati Uniti.
Secondo quanto reso noto da Aciprensa, alla pagina 54 del suo rapporto la Bayer, il cui motto è “scienza per una vita migliore”, riconosce che “al 9 luglio la Bayer è giunta ad accordi, senza ammissione di responsabilità, per evadere le domande di circa 8.900 richiedenti degli Stati Uniti, per un ammontare complessivo di 1,8 miliardi di dollari”.
Tutto si è svolto riservatamente, attorno al 10 settembre scorso. Ma la notizia più importante, quella sul risultato della ricognizione, è trapelata e ve la proponiamo.
A cento anni dall’ultima analisi c’è la conferma che le Sacre Particole conservate nella basilica di San Francesco, a Siena, si stanno ancora mantenendo miracolosamente intatte, contro ogni legge naturale.
Nel contenitore sono state rinvenute – com’era prevedibile – muffe e batteri, ma incredibilmente nessuna ostia è stata intaccata.
Un fenomeno inspiegabile perché per la loro composizione (come derivati del grano) le particole sono deperibilissime, molto vulnerabili da microrganismi e muffe. Sembra che su queste 233 ostie conservate a Siena le leggi di natura non possano nulla.
Il Sindaco di Roma aveva promesso di sostenere le famiglie. Un anno dopo ha cancellato l’esenzione per il terzo figlio al nido e ha aumentato le rette. Al via la manifestazione #io sto con i passeggini
È stata strappata a questo mondo ancora giovanissima dal suo ex fidanzato. Le cronache, le speculazioni, il dolore. Ma nelle parole dei genitori e degli amici prevale la certezza che in lei «qualcosa stava accadendo». E non è finita
All’indomani della grande veglia nazionale organizzata dalle Sentinelle in Piedi nella giornata di ieri sarebbe bello poter parlare solo del grande risultato raggiunto: più di 10.000 persone hanno riempito le piazze di 100 città italiane da nord a sud (si tratta di dati ancora provvisori) per testimoniare ancora una volta che in Italia esiste un popolo che non ci sta a piegarsi di fronte all’avanzata di leggi che minacciano la libertà d’espressione e la famiglia.
Una ventina di giovani anarchici a volto scoperto, prevalentemente vestiti di nero, si sono presentati, ieri pomeriggio, un quarto d’ora prima dell’inizio della veglia delle Sentinelle in Piedi a Rovereto, nella provincia di Trento.
La portavoce del manipolo si è immediatamente rivolta con fare minaccioso ai referenti delle Sentinelle presenti sul posto, intimando loro di abbandonare la piazza. Alla risposta pacata ma ferma delle Sentinelle, che hanno ricordato loro di essere in possesso dell’autorizzazione di manifestare rilasciata dalla Questura, si è verificata un’escalation di violenza: dalle minacce verbali – l’appellativo “omofobi” si è sprecato – si è infatti repentinamente passati all’aggressione fisica e al lancio di uova fresche e gavettoni d’acqua. Da segnalare per gravità, anche il fatto che uno degli aggressori ha eloquentemente mostrato al portavoce delle Sentinelle, quale tacita minaccia, il calcio di una pistola (vera o finta, non si sa).