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Messaggio del 20 ottobre 2017:Cari figli, anche oggi desidero nuovamente invitarvi a vivere i messaggi che vi do. In modo particolare, in questo tempo vi invito a pregare per i progetti che desidero realizzare. Cari figli, siate perseveranti nella preghiera! Aprite i vostri cuori, apritevi allo Spirito Santo, affinché Egli vi guidi. Questo tempo è un tempo di grazia, perciò pregate di più! Grazie, cari figli, per aver anche oggi risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Nella città russa di Perm una coppia di satanisti ha chiamato il figlio Lucifero, nonostante tutti i tentativi della responsabile dell’ufficio anagrafico di dissuaderli. Non c’è alcuna legge in Russia che vieti di chiamare il figlio come desiderano i genitori. Alcuni attivisti ortodossi locali, venuti a conoscenza della cosa, hanno chiesto di togliere la patria potestà ai genitori e di dare il bambino in affidamento a una famiglia di credenti ortodossi. La madre del bambino, Natalia Menshikova ha spiegato la sua scelta: “Noi siamo satanisti. Durante la gravidanza non ho condotto una vita modello, mi sono data agli eccessi e il parto è stato difficile. Allora ho fatto un voto: se il bambino fosse sopravvissuto lo avrei chiamato Lucifero. Il bimbo è nato affetto da una pesante asfissia. Lucifero è il simbolo della libertà di pensiero, dell’orgoglio e dell'intelletto. E comunque, se quando raggiungerà l'età di 14 anni mio figlio decidesse che il nome non gli piace, potrà tranquillamente cambiarlo”.
Paolo VI è stato definito amletico, dubbioso, titubante, incerto. Eppure il 19 ottobre sarà Beato. Perché? Per alcuni era troppo progressista, per altri era troppo conservatore. Intellettuale raffinato, non sarebbe mai entrato nel cuore della gente come Giovanni XXIII; cireneo della Chiesa, non avrebbe mai testimoniato una fede rocciosa come Giovanni Paolo II. Eppure sabato prossimo la Chiesa di Roma lo innalzerà sugli altari.
L'arcivescovo di Vienna interviene al briefing in Sala Stampa vaticana sui lavori del Sinodo, insieme ai coniugi Miano. Oggi la presentazione delle relazioni dei dieci Circoli minori
Il papa Pio XII definì il Santo Rosario «Preghiera della famiglia»: una preghiera fatta di rose profumate offerte alla Regina delle rose; una preghiera che è «sintesi di tutto il Vangelo», come dice ancora il papa Pio XII; una preghiera che è «meditazione dei misteri del Signore, sacrificio vespertino, corona di rose, inno di lode, compendio di vita cristiana, pegno sicuro del favore celeste, presidio per l'attesa salvezza»; e in un altro discorso ancora, lo stesso papa Pio XII descriveva i pregi e gli effetti salutari del Santo Rosario particolarmente per gli sposi novelli, per i fanciulli, per i giovani e per le giovani, per i genitori, per gli anziani, per i malati e per i morenti. Tutte le famiglie possono avere in casa questa aiuola di rose profumate da offrire ogni giorno alla «Regina della famiglia».
Oggi è il giorno delle reazioni alla notizia, diffusa ieri da Repubblica, secondo la quale il governo Renzi intende presentare entro fine mese una legge per il riconoscimento delle unioni gay, che ricalcherebbe il “modello tedesco” (di fatto uno pseudo matrimonio) e che farebbe “saltare” il testo firmato Cirinnà già in discussione al Senato.
«In Pakistan i cristiani sono trattati come cittadini di serie B, soprattutto quando ci sono casi di blasfemia». Così Sardar Mushtaq Gill, avvocato di Asia Bibi, commenta a tempi.it la sentenza con cui il giudice Anwar Ul Haq ha confermato ieri la condanna a morte per la donna cattolica. Il giudice ha «rigettato la nostra richiesta di appello» e ora per la donna rimane un’ultima strada: il ricorso alla Corte suprema.
Se è un metodo studiato a tavolino, funziona. Sui temi eticamente sensibili si solleva clamore mediatico su un provvedimento che non c’è, esplodono discussioni e polemiche, e intanto si approvano – grazie alla minore attenzione – ulteriori contributi alla frantumazione della famiglia. Ieri e ieri l’altro, mentre su giornali e tg si discettava di unioni civili, la Commissione Giustizia del Senato ha approvato la legge di conversione del decreto cosiddetto “taglia-liti”, che trasforma il matrimonio in un contratto di natura privatistica. Ne abbiamo illustrato i contenuti nelle settimane passate: con le nuove disposizioni la separazione e il divorzio vengono decisi sull’accordo delle parti davanti a un avvocato o a un impiegato del Comune, invece che andando al presidente del Tribunale.
La Relatio presentata lunedì viene sepolta sotto decine di pagine di emendamenti presentati dai dieci circoli minori. Nel mirino le aperture in tema di divorziati risposati, convivenze e unioni omosessuali. I padri chiedono di presentare modelli virtuosi di famiglia piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulle situazioni difficili. Quella che emerge è una divisione netta fra i vescovi, che è figlia delle diverse filosofie cui si fa riferimento. È la grande influenza di Karl Rahner che riduce il senso del matrimonio e di tutti i sacramenti. E intanto il cardinale Kasper vive la sua giornata nera: non solo il colpo ricevuto dai circoli minori alla sua impostazione, ma ieri è scoppiato anche il caso dell'intervista "fantasma" dagli accenti razzisti, che ha fatto infuriare i vescovi africani.