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Messaggio del 2 gennaio 2013:Cari figli, con molto amore e pazienza, cerco di rendere i vostri cuori simili al mio Cuore. Cerco di insegnarvi, col mio esempio, l'umiltà, la sapienza e l'amore, perché ho bisogno di voi, non posso senza di voi, figli miei. Secondo la volontà di Dio vi scelgo, secondo la sua forza vi rinvigorisco. Perciò, figli miei, non abbiate paura di aprirmi i vostri cuori. Io li darò a mio Figlio ed Egli, in cambio, vi donerà la pace divina. Voi lo porterete a tutti coloro che incontrate, testimonierete l'amore di Dio con la vita e, tramite voi stessi, donerete mio Figlio. Attraverso la riconciliazione, il digiuno e la preghiera, io vi guiderò. Immenso è il mio amore. Non abbiate paura! Figli miei, pregate per i pastori. Che le vostre labbra siano chiuse ad ogni condanna, perché non dimenticate: mio Figlio li ha scelti, e solo Lui ha il diritto di giudicare. Vi ringrazio.

Notizie dai giornali cattolici



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Dopo cinque rinvii, l’Alta corte conferma la pena capitale per la madre cristiana, simbolo della lotta alla blasfemia. I legali annunciano ricorso alla Corte suprema, ultimo grado di giudizio. Vescovo di Islamabad: decisione straziante, appello alla preghiera. Domenica 19 iniziative di solidarietà nel Paese.
Sono oltre 600 i pellegrini dell’U.N.I.T.A.L.S.I., tra cui 200 malati e disabili gravi, che da ieri alle ore 19 sono bloccati nella stazione di Ventimiglia a causa dell’ennesimo sciopero delle ferrovie francesi (Société Nationale des Chemins de Fer Francaise - SNCF). Il pellegrinaggio era partito ieri alle ore 10,18 da Brescia e sarebbe dovuto arrivare a Lourdes alle ore 9 di oggi. In queste ore il personale TRENITALIA E RFI (Rete Ferroviaria Italiana) di Ventimiglia si è prodigata tutta la notte e questa mattina nell’assistenza alle persone ospitate sul treno. Solo da qualche minuto, dopo forti pressioni U.N.I.T.A.L.S.I. sulle ferrovie italiane, il treno è ripartito. L’ennesimo caso di disservizio in Francia che già a fine settembre aveva bloccato in Italia la maggior parte dei treni dell’U.N.I.T.A.L.S.I. diretti a Lourdes in occasione del pellegrinaggio nazionale e anche lo scorso 11 ottobre un treno proveniente da Milano era stato fermato alla stazione di Milano San Cristoforo tutta la notte per impossibilità di entrare in territorio francese.
E' veramente disarmante ciò che abbiamo visto e letto in questi giorni. Parlo della copertura giornalistica del Sinodo, in particolare da parte di non pochi giornalisti che Massimo Faggioli ha ben definito "giornalisti-attivisti". Sono tra l'altro operatori sbarcati a Roma per l'occasione con progetti precisi, studiati a tavolino, con buona disponibilità di risorse. Ovviamente, ogni giornalista ha diritto di avere una sua opinione e ha altrettanti diritti affinché essa circoli e si ponga su un piano di dialogo con altri pareri espressi da distinti commentatori. Sarebbe un pregevole contributo alla chiarezza e un gesto di buona educazione nei confronti dei lettori.
Al termine dell'Udienza generale, rivolgendosi ai fedeli e pellegrini di lingua polacca, Papa Francesco ha ricordato l'elezione di Papa san Giovanni Paolo II avvenuta il 16 ottobre di 36 anni fa: "Oggi - ha detto il Santo Padre - ricordiamo santa Teresa di Gesù, carmelitana scalza, vergine e dottore della Chiesa. Domani invece ricorre l’anniversario dell’elezione alla Sede di Pietro di san Giovanni Paolo II. Questi due santi sono uniti dall’affidamento di se stessi a Dio, dalla dedizione alla Chiesa e dalla vita mistica. Impariamo da loro la radicalità evangelica e la crescita nella piena comunione con Dio. Benedico di cuore tutti voi presenti e i vostri cari".
La devozione al S. Cuore di Gesù è sempre attuale. Essa è fondata sull'amore ed è espressione di amore. «Il santissimo Cuore di Gesù è fornace ardente di carità, simbolo e immagine espressa di quell'eterno amore con il quale «Dio ha tanto amato il mondo da dargli il suo figlio unigenito» (Gv. 3,16) Il Sommo Ponteficei, Paolo VI, in varie occasioni e in diversi documenti ci richiama a ritornare ed attingere sovente a questa divina fonte del Cuore di Cristo. «Il Cuore di Nostro Signore è la pienezza di ogni grazia e di ogni sapienza, dove possiamo noi diventare buoni e cristiani, e donde noi possiamo trarre qualcosa per dispensare agli altri. Nel culto del Sacro Cuore di Gesù troverete la consolazione se avete bisogno di conforto, troverete i buoni pensieri se avete bisogno di questa luce interiore, troverete l'energia per essere coerenti e fedeli quando foste tentati o di rispetto umano o di paura o di incostanza. Troverete soprattutto la gioia di essere cristiani, quando c'è il cuore nostro che tocca il Cuore di Cristo». «Desideriamo soprattutto che il culto al Sacro Cuore si realizzi nella Eucarestia che è il dono più prezioso. Di fatto, nel sacrificio dell'Eucarestia il nostro stesso Salvatore si immola e viene assunto, «sempre vivo per intercedere per noi» (Eb 7,25): il suo cuore è aperto dalla lancia del soldato, il suo sangue prezioso misto ad acqua si effonde sul genere umano. In questo sublime vertice e centro di tutti i sacramenti, si gusta la dolcezza spirituale alla sua stessa fonte, si celebra la memoria di quell'immenso amore che nella passione di Cristo ha dimostrato. Perciò è necessario - usando le parole di s. Giovanni Damasceno - che «ci avviciniamo a lui con ardente desiderio, perché il fuoco del nostro amore attinto a questo carbone acceso, bruci i nostri peccati e illumini il cuore». Ci sembrano queste delle ragioni molto opportune perché il culto del Sacro Cuore che - lo diciamo addolorati - si è affievolito in alcuni, rifiorisca sempre più, e sia da tutti stimato come una egregia forma di pietà necessaria che ai nostri tempi e richiesta dal Concilio Vaticano li, perché Gesù Cristo, primogenito dei risorti, realizzi il suo primato su tutto e su tutti» (Col 1,18). (Lettera apostolica «Investigabiles divitias Christi»). Gesù, dunque, ci ha aperto il suo Cuore, come una sorgente d'acqua zampillante per la vita eterna. Affrettiamoci ad attingervi, come il cervo assetato corre alla fonte.
Il mese di ottobre è il mese del Santo Rosario ed è anche il mese missionario. L'unione delle due cose è santa e salutare. Le Missioni hanno certamente bisogno di preghiera senza fine. E il Rosario è la preghiera che più di ogni altra si presta ad essere prolungata e continua per la sua semplicità e per la sua facilità: con una coroncina in mano si può pregare dappertutto, in chiesa e in casa, per le strade e al lavoro, di giorno e di notte, da sano e da ammalato. Così hanno fatto i Santi apostoli in patria o i Santi missionari nelle terre degli infedeli da evangelizzare. Per questo la Chiesa ha unito, nel mese di ottobre, il Rosario e le Missioni, raccomandando ai cristiani di recitare il Rosario con l'intenzione particolare di aiutare le Missioni nel loro sviluppo, e di sostenere i Missionari nelle loro fatiche apostoliche, nel loro sforzo di evangelizzazione dei popoli che non conoscono Cristo, ai quali donare Cristo, il Salvatore, per mezzo di Colei che lo ha generato e donato a tutto l'universo. Grande è infatti l'aiuto che la preghiera del Rosario dona ai missionari, i quali spesso si trovano soli e sperduti nelle terre lontane. Il santo missionario e martire dell'Oceania, Pietro Luigi Maria Chanel, fu un esempio mirabile di missionario del Rosario nella sua Missione tra gli infedeli. Il Rosario era il suo tesoro, il suo compagno di fatiche apostoliche, il suo conforto e la sua compagnia nelle solitarie e stancanti marce per le stazioni missionarie. Con la corona fra le mani egli attraversava le valli e le colline di Futuna, seminando ad ogni passo le Ave Maria.
Quando abbiamo mandato in stampa una delle ultime copertine di Tempi raffigurante una ragazza davanti a uno specchio e il titolo “Mi piaccio, mi sposo” non avremmo mai potuto immaginare che, come si dice in questi casi, la realtà avrebbe superato la fantasia.
«I miliziani dello Stato islamico ci hanno sradicato e buttato fuori dal nostro paese. Abbiamo lasciato Mosul con il cuore spezzato». Abu Safwan è uno dei 1.800 cristiani che dopo essere fuggiti dai terroristi islamici a Erbil, nel Kurdistan, sono stati trasferiti in un centro cattolico in Giordania, fuori dalla capitale Amman, su invito del re Abdullah II e della Caritas.
Oggi è l’anniversario della nascita del fondatore del movimento di Comunione e Liberazione. Per ricordarlo pubblichiamo una lettera scrisse all’amico Angelo Majo, in occasione del compleanno di quest’ultimo
Meno matrimoni, meno figli, nuclei famigliari più numerosi ma più piccoli ed enormemente più deboli. Nella sua disamina dello stato di salute della famiglia contemporanea lo statistico Roberto Volpi non scopre certo malattie nuove, ma ne individua le cause in maniera non scontata. A cominciare dalla crisi economica, che per Volpi è un fattore aggravante ma non scatenante. Se ci sposiamo a trent’anni abbondanti, se facciamo figli quando la natura sarebbe meno propensa a permettercelo, se i nostri bambini sono figli unici, se le nostre case sono una tana sempre meno affollata invece che il punto di partenza per essere creativi nel mondo, non è solo perché la disoccupazione galoppa e le tasse ci tolgono il fiato. Se accade tutto questo, sostiene Volpi, è perché da tempo la famiglia ha smesso di essere un fattore del nostro successo, anche come paese, per rimanere un peso, una palla al piede, un ostacolo alla realizzazione personale dei suoi componenti.
Con una decisione senza precedenti noti, il Comune di Houston, Texas, minaccia di utilizzare i sermoni di alcuni religiosi locali in tribunale contro di loro. Il municipio infatti ha citato in giudizio diversi pastori di varie denominazioni cristiane per costringerli a consegnare e a fare esaminare dagli avvocati del Comune tutte le prediche (e le comunicazioni rivolte ai membri delle rispettive chiese) in cui si siano occupati di omosessualità, di identità di genere o di Annise Parker, il sindaco della città, apertamente lesbica e ultrà dell’agenda Lgbt (foto a destra). I ministri che non osserveranno il mandato di comparizione potranno essere processati per oltraggio alla corte.
Al grido di «Allahu Akbar» un gruppo di uomini mascherati ha assalito degli studenti critici dell’Isil. Molti la pensano come un libraio vicino all’università di Istanbul: «Per noi non sono terroristi, ma eroi»
Domenica 19 ottobre papa Francesco, al termine del dell’assemblea straordinaria dei vescovi, beatificherà Paolo VI. Fu proprio papa Montini con la lettera apostolica-Motu proprio ”Apostolica sollicitudo” a istituire nel settembre del 1965 il Sinodo. Qui di seguito ricostruiamo il dibattito suscitato al tempo da una delle sue encicliche più importanti: l’Humanae Vitae.
Ancora una volta, il vero vincitore delle recenti elezioni tenutesi in Bosnia ed Erzegovina sembra essere l’astensionismo. Secondo i dati resi disponibili dai quotidiani locali, infatti, l’affluenza è stata del 54,14% a livello nazionale, del 52,73% nell’entità croato-musulmana (FBiH) e del 56,94% nella Repubblica Serba (RS). Queste cifre sottolineano ancora una volta la scarsa fiducia dei cittadini nelle istituzioni nazionali, verso le quali è forte il risentimento popolare per l’incapacità di traghettare il Paese fuori da una situazione economica e sociale estremamente difficile. Nonostante ciò, comunque, i risultati finali dimostrano che, ancora una volta, a spuntarla sono stati principalmente i vecchi rappresentanti dei partiti etnico-religiosi, che si sono impadroniti di quasi tutte cariche più prestigiose ed importanti. L’eccezione alla regola è rappresentata dall’inaspettata vittoria di Mladen Ivani? (Unione per il Cambiamento) contro Željka Cvijanovi?, pupilla di Milorad Dodik, nella corsa per diventare il membro Serbo della Presidenza Tripartita del Paese.
A leggere le anticipazioni di Repubblica, il disegno di legge che il governo si appresta a varare per le unioni civili non si discosta di molto da quello annunciato dal premier nella direzione del Pd di giugno; esso ha poi trovato articolata elaborazione nel testo-base depositato dopo qualche giorno in Commissione Giustizia al Senato dalla relatrice del provvedimento, la sen. Cirinnà.
È deceduto il 15 ottobre a Lipsia, in Germania, il medico sudanese ammalatosi di ebola mentre lavorava in Liberia per conto delle Nazioni Unite. Si teme ora per il personale sanitario che lo ha assistito. La minima violazione del protocollo può infatti rivelarsi fatale come dimostrano i primi casi di contagio al di fuori del continente africano verificatisi nei giorni scorsi. In Spagna ad ammalarsi è stata un’infermiera dell’equipe che ha curato un missionario riportato in patria dopo essersi infettato in Liberia. Forse durante la fase di decontaminazione la donna si è toccata il viso – presumibilmente gli occhi o la bocca – con una mano ancora inguantata ed è bastato questo a contagiarla. Negli Stati Uniti, sempre per una falla nel protocollo, si sono ammalate due infermiere che hanno curato un altro uomo proveniente dalla Liberia. Quest’ultimo, in aeroporto, alla domanda se avesse avuto contatti con persone infette aveva mentito negando: invece aveva partecipato alla sepoltura di un parente morto di ebola.
Qualche strumentalizzazione e forzatura è ovvia, da mettere in conto, ma sostenere che il poco esaltante spettacolo offerto dal Sinodo nei giorni scorsi sia solo frutto dei media, è quantomeno assurdo. Benedetto XVI aveva parlato di un Concilio Vaticano II reale e un Concilio dei media, ma pensare di poter applicare quello schema al Sinodo in corso è completamente fuori luogo: si deve riconoscere che i giornali hanno riportato esattamente ciò che dai briefing quotidiani, dalle conferenze stampa e dalle interviste veniva effettivamente comunicato, inclusa la Relazione Erdö di fine prima parte.