Vangelo Mt 22,15-21: Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.
In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.
Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
Angelo Savarino, della Christian Music Italy etichetta che organizza a Roma “La Notte dei Santi”, una iniziativa pastorale per i più giovani per veicolare la bellezza del Vangelo come contraltare alla tenebrosità della festa di Halloween che ormai – pur non essendo una festa tipicamente italiana – è diventata occasione per feste e festini notturni, con una simbologia sempre più grottesca e spesso contro valoriale. Aleteia lo ha incontrato per farsi spiegare di cosa si tratta...
La città spagnola di Avila inizia questo mercoledì il suo “Anno grande”. In occasione del V Centenario della nascita della sua cittadina più insigne, Santa Teresa, si celebrerà un'Eucaristia presieduta dal presidente della Conferenza Episcopale Spagnola (CEE), monsignor Ricardo Blázquez.
La Silicon Valley si era già distinta per offrire posti di lavoro a manager brillanti in cambio della correzione dell'infertilità con spese coperte dall'aziende fino a 15mila dollari (Aleteia, 9 ottobre). Ma multinazionali come Facebook e Apple si sono addirittura superate. Ora, come racconta il Corriere della Sera (15 ottobre), hanno appena deciso di offrire come “bonus” alle dipendenti la possibilità di congelare e conservare i loro ovuli per rinviare una gravidanza che ora può essere di ostacolo alla loro carriera.
Il fatto che il Sinodo dei vescovi - anche nella relazione che riassume i lavori della prima settimana - insista sull'accoglienza delle persone omosessuali, menzionando pure che dal «prezioso» mutuo sostegno che due persone omosessuali si danno derivano diritti e doveri, ha portato alcuni vescovi italiani - da monsignor Mogavero al cardinale Scola, ognuno evidentemente con il suo stile e le sue idee - a intervenire con aperture di varia natura alle «unioni civili» tra persone dello stesso sesso, purché non le si chiami «matrimonio». Chi legge i giornali ha l'impressione che i vescovi, Renzi, Berlusconi ormai remino tutti nella stessa direzione. Ma non è proprio così, e un minimo di chiarezza è obbligatorio.
Se è vero che la maggioranza degli italiani è moderata ma i partiti di centrodestra sono minoritari in Parlamento, vuol dire che il ceto politico di quell’area politica non è più affidabile. Scelte strategiche sbagliate, bizantinismi esasperati, incapacità di selezionare la classe dirigente, distanze siderali dalla base, numerosi casi di corruzione soprattutto in alcune regioni del Sud: tutto questo è stato il centrodestra negli ultimi anni, sorretto da un leader che ha regnato incontrastato senza preoccuparsi minimanente di preparare la strada a un suo successore.
Il Ministero degli Interni con una nota firmata dal Vice ministro Filippo Bubbico ha risposto per iscritto ad una mia interpellanza relativa al suicidio di un giovane avvenuto il 26 ottobre dello scorso anno a Roma. Il tragico episodio era stato immediatamente enfatizzato dalla stampa e dalle associazioni LGBT come suicidio dovuto a discriminazioni subite dal giovane per la sua omosessualità.
"Tutti i popoli saranno insieme" nella Gerusalemme celeste e "non ci saranno più isolamenti, prevaricazioni e distinzioni di alcun genere - di natura sociale, etnica o religiosa - ma saremo tutti una cosa sola in Cristo". "La Chiesa ha allora il compito di mantenere accesa e ben visibile la lampada della speranza, perché possa continuare a risplendere come segno sicuro di salvezza e possa illuminare a tutta l'umanità il sentiero che porta all'incontro con il volto misericordioso di Dio".
Mons. Georges Abou Khazen è in contatto col frate francescano rapito e rilasciato nel nord del Paese. Egli è libero di visitare le comunità, ma “non può lasciare la Siria” prima dell’incontro col leader islamico locale. Ignote le cause del rapimento e i temi al centro del colloquio. Per i musulmani moderati i cristiani "sono fonte di dialogo e riconciliazione dentro una guerra assurda”.
Un episodio straordinario, fra i molti che capitavano con san Pio da Pietrelcina. Muore il papà di una signora, che era fervente figlia spirituale di Padre Pio. La signora abitava nel nord Italia. Dopo la morte del papà, la signora si mette in viaggio e arriva a San Giovanni Rotondo. Incontra Padre Pio e lo prega, in lagrime, di dirle che cosa fare per suffragare l'anima del papà morto piamente alcuni giorni prima. Padre Pio le risponde con serenità: «Recita duecento Rosari perché l'anima di tuo papà lasci il Purgatorio ed entri nel Regno dei cieli». La pia signora, confortata, si rimette in viaggio verso il nord Italia e inizia subito la recita dei duecento Rosari.
In questo episodio leggiamo la potenza del Rosario nel sollevare e liberare le anime purganti dalle loro terribili pene, perché entrino nella Patria dei cieli. Anche in altre occasioni san Pio da Pietrelcina, donando la corona del Rosario a qualcuno, diceva: «Facciamo tesoro del Rosario. Vuotiamo il Purgatorio!». Sarebbe davvero salutare tener presente questa esortazione di san Pio da Pietrelcina, soprattutto in occasione della morte dei nostri parenti, per i quali, di solito, siamo pronti a versare lagrime e a spendere soldi in corone di fiori, mentre potremmo donare a loro le corone ben più preziose e sante dei Rosari recitati senza stancarci.
«Con il permesso di Allah, conquisteremo Roma, spaccheremo le vostre croci e renderemo schiave le vostre donne. Questa è la promessa che Lui ci ha fatto (…) e Lui mantiene le promesse». Queste parole di Abu Muhammed al-Adnani al-Shami, portavoce dello Stato islamico, pronunciate in un file audio diffuso a fine settembre, sono state riprese in un lungo articolo pubblicato sul quarto numero della rivista dei jihadisti, Dabiq.
C’è un solo argine alla dottrina del loveislove: i diritti degli animali. È in loro nome che il ministro dell’Agricoltura danese, Dan Jorgensen, ha annunciato che in una legge più ampia che sarà approvata nel 2015, verrà inserito un emendamento che vieti il bestialismo, cioè la pratica sessuale tra uomini e animali.
«Aprite il vostro giornale, qualsiasi giorno della settimana, e troverete il resoconto da qualche parte nel mondo di qualcuno che è stato imprigionato, torturato o giustiziato perché le sue opinioni o la sua religione erano inaccettabili per il suo governo. Il lettore del quotidiano si sente un nauseabondo senso di impotenza. Se questo senso di disgusto in tutto il mondo potesse unirsi in una comune azione, qualcosa di efficace potrebbe venire fatto». Così scriveva Peter Benenson, il ricco ebreo londinese convertitosi al cattolicesimo che trasformò quel senso di impotenza in impegno globale per la difesa dei diritti umani. Così nacque Amnesty International, l’organizzazione oggi celebrata in tutto il mondo per le sue giuste e nobili cause. Ma se Benenson potesse aprire ancora per un giorno i nostri giornali, che ci troverebbe?
Sulle clamorose aperture contenute nella Relazione Erdo in fatto di convivenze e unioni gay, che hanno fatto il giro del mondo, scoppia la bagarre tra i padri sinodali: dopo gli interventi di dissenso in aula, arrivano dichiarazioni e interviste, con accuse ai responsabili del Sinodo di "pilotare" le sintesi e di inserimento di cose non discusse. E la Segreteria del Sinodo è costretta a precisare: la Relazione è solo un documento di lavoro, nulla di definitivo. E anche sul tema delle unioni civili, in Italia, c'è grande confusione.
Inviata la seconda tranche di aiuti, raccolti nel mese di settembre. In Medio oriente e in Iraq si gioca il destino dei rapporti fra oriente e occidente. L'appello di papa Francesco e del Sinodo. I governi tiepidi. Gli aiuti giunti da tutto il mondo: una nuova comunità internazionale che sconfigge la "globalizzazione dell'indifferenza".
La Segreteria del Sinodo ricorda che la Relatio post disceptationem è "un documento di lavoro" all'esame dei Circoli minori. La sintesi dei loro lavori sarà resa pubblica". L'idea dei Circoli è lavorare per mettere nelle mani del Papa un risultato che agirà da "antefatto" per il terzo momento del Sinodo della famiglia, l'Assemblea ordinaria dell'anno prossimo, nel quale ci sarà il suo "pronunciamento definitivo".