Commento di padre Livio al messaggio di Medjugorje del 2 gennaio 2014 da Radio Maria.
Il Papa nel novembre del 2013 ha avuto un incontro con i superiori generali degli istituti maschili. Venerdì scorso Civiltà Cattolica ha pubblicato ampi stralci della chiacchierata del Pontefice – così come sono stati raccolti dal direttore padre Antonio Spadaro - chiacchierata che ha toccato molti temi legati alla vita religiosa.
Tra questi si è parlato anche di clericalismo. Il Santo Padre, accennando all’argomento della formazione dei giovani nei seminari, sottolinea il fatto che i tempi sono cambiati e la realtà che vivono quei novizi che da poco hanno smesso gli abiti laici è molto più complessa di quella che hanno sperimentato i loro superiori un po’ di decenni or sono: “La cultura odierna è molto più ricca e conflittuale di quella vissuta da noi, al nostro tempo, anni fa. La nostra cultura era più semplice e ordinata”. Questa complessità e frammentazione del reale è entrata a fondo nella psiche e nel cuore dei giovani aspiranti religiosi ed ovviamente se la portano dentro il seminario come lascito magari non gradito del mondo che si sono appena lasciati alle spalle.
Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese (Mt 2, 10-12).
Mantegna ci permette di vedere qualcosa di questa scena. I tre Magi emergono dal fondo nero, come se emergessero dalla storia. Il campo è ridottissimo: volti e mezzi busti sono raccolti nello spazio esiguo della tela, il Bimbo e Maria in primo piano, sullo sfondo a sinistra Giuseppe, il più nascosto, a destra il gruppo dei tre Magi.
Papa Francesco continua a riformare il clero. E' recente la notizia che Bergoglio ha abolito il conferimento dell’onorificenza pontificia di “Monsignore” per i sacerdoti secolari con un’età inferiore ai 65 anni. I sacerdoti secolari sono, cioè, i preti di una diocesi che non sono monaci o frati. D’ora in poi l’unica onorificenza pontificia che verrà concessa loro sarà quella di Cappellano di Sua Santità, eventualmente attribuita solo ai sacerdoti con più di 65 anni di età. La decisione del Pontefice non sembra, tuttavia, avere carattere retroattivo: non perderà, quindi, il titolo di Monsignore chi ne è già in possesso.
Ampio dibattito sui media per le parole del Pontefice nel colloquio con i Superiori generali. Il portavoce vaticano: "Evidente forzatura e strumentalizzazione delle parole del Papa".
Nel giorno dell'Epifania, la 'manifestazione' del Signore, Francesco dice che nei saggi d'Oriente "è simboleggiato il destino di ogni uomo: la nostra vita è un camminare, illuminati dalle luci che rischiarano la strada, per trovare la pienezza della verità e dell'amore". Auguri "ai fratelli e alle sorelle delle Chiese Orientali che domani celebreranno il Santo Natale". "La pace che Dio ha donato all'umanità con la nascita di Gesù, Verbo incarnato, rafforzi in tutti la fede, la speranza e la carità, e dia conforto alle comunità cristiane che sono nella prova".