I movimenti abortisti di Francia e Spagna, per promuovere le rispettive manifestazioni a favore dell’interruzione di gravidanza, usano un rosario a forma di utero
Sarebbe ora che questo vessillo della sinistra fosse finalmente riposto nel cassetto. Un tormentone ideologico che si è ormai rivelato del tutto inutile alla prova dei fatti
Sono arrivati sui camion, hanno fatto irruzione in chiesa «verso la fine della messa» e l’hanno chiusa a chiave. Chi ha tentato di scappare «dalle finestre è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco», gli altri «sono stati sgozzati uno a uno». Così i cristiani del villaggio di Waga Chakawa (Adamawa, Nigeria), sopravvissuti all’attacco di Boko Haram, hanno raccontato l’attentato di domenica scorsa al vescovo di Yola Mamza Dami Stephen, che l’ha riportato alla Bbc.
Padre Ciro Cocozza, Fabio De Michino e padre Aniello Di Luca, ospiti di Fabio Bolzetta nello spazio Arancio di Nel cuore dei giorni, raccontano la storia di don Fabrizio De Michino, il giovane viceparroco 31enne di Napoli che è morto per un raro tumore al cuore il primo gennaio 2014. Don Fabrizio, prima di morire, aveva scritto una bellissima lettera piena di fede a Papa Francesco.
Giovedì 13 Febbraio 2014, ore 19.30, presso la Chiesa delle S. Stimmate di S. Francesco, ci sarà una testimonianza di Enrico Petrillo, solo per i giovani romani sotto i 30 anni.
“Carissimi, per cercare di venire incontro alle molteplici richieste di testimonianza che i parroci romani desiderano per i giovani delle loro parrocchie, d’accordo con Don Fabio Rosini, responsabile dell’Ufficio per le Vocazioni della Diocesi di Roma, faremo una testimonianza il 13 febbraio 2014 alla Chiesa delle S. Stimmate, sede del Centro Vocazionale Romano. Per motivi di spazio e di opportunità sono invitati esclusivamente i giovani sotto i 30 anni. Chiedo a tutti fiducia ed obbedienza alla Provvidenza: per gli over 30 ci saranno altre occasioni. Vi abbraccio, grazie per condividere con me l’amore per Chiara. ” (Enrico)
L’Osservatore Romano indaga in un editoriale le ragioni dell’inatteso rinnovato vigore dei movimenti per la vita negli Stati Uniti, Spagna e Francia.
Intervista a Jean-Yves Clemenzo, che segue per la Croce rossa internazionale l’Africa centrale e del sud, sulla situazione del Centrafrica dove vanno avanti gli scontri tra musulmani e cristiani.
Oggi Avvenire a pagina 2, nella rubrica delle lettera al direttore, riporta la missiva di una madre che racconta del figlio dislessico. La lettera merita di essere riproposta per la delicatezza e la profondità con cui la donna racconta del piccolo Emanuele. Soprattutto è interessante notare che la madre, narrando del figlio, spiega cosa ha imparato lei da lui, ribaltando la prospettiva di un modo che, di solito, di fronte a figli con difficoltà, o ricade nell’ansia di migliorare ad ogni costo le loro performance o – che forse è anche peggio – ricerca ossessivamente un colpevole (se stessi o gli altri) per questa misteriosa “sfortuna”. La signora Silvia, invece, parla di “rilettura”, come se il tempo, giorno dopo giorno, si sia dimostrato il migliore alleato per ri-vedere quel bambino. Un alleato guidato da una mano sapiente verso cui Silvia non si sente di recriminare, ma solo di ringraziare.
74 morti e decine di feriti è il bilancio, destinato a crescere, di due nuovi attentati compiuti in Nigeria dagli integralisti islamici Boko Haram.
La prima strage è avvenuta nel villaggio di Waga Chakawa, nell’Adamawa, uno degli stati settentrionali a maggioranza musulmana della federazione. I terroristi, ancora una volta, hanno attaccato i cristiani che ancora osano, sfidando la morte, testimoniare pubblicamente la loro fede. Domenica mattina 26 gennaio hanno fatto irruzione in una chiesa cattolica, in quel momento piena di fedeli che partecipavano alla messa, sparando sulla folla e lanciando granate. Per quattro ore hanno tenuto in ostaggio una parte degli abitanti del villaggio. Prima di andarsene, hanno incendiato e distrutto decine di abitazioni e di negozi. Le vittime sono almeno 22 e diversi i feriti, molti dei quali gravi.
Il 2014 si apre con alcune novità per il canale italiano della Radio Vaticana. Nuova frequenza nazionale con la radio digitale, il DAB+, e palinsesto con nuovi programmi. Con l’arrivo anche in Italia della radio digitale che affianca la tradizionale FM, la Radio Vaticana, grazie alla collaborazione con Rtl 102,5 e il consorzio EuroDab Italia (www.digitalradio.it) , diffonde il suo segnale a Roma e nelle maggiori città italiane coprendo, ad oggi, il 65% del territorio italiano, rafforzando così l’impegno giornalistico sul fronte del dialogo tra cattolici e laici.
Odoardo Focherini, 37 anni, marito affettuoso, padre di sette figli, giornalista, amministratore del giornale L'Avvenire d'Italia, impegnato nell'Azione cattolica. Nell’Italia occupata dai nazisti si impegnò a salvare centinaia di ebrei perseguitati. Li nascondeva, preparava carte d’identità e documenti falsi, e insieme a don Dante Sala organizzava viaggi clandestini per far attraversare loro il confine svizzero.
Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Francesco: tre Papi, tre "grandi maestri di comunicazione". A dirlo è il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, in un intervento ieri pomeriggio a Toledo, in Spagna, dove ha analizzato "il rapporto tra gli ultimi tre Papi e la comunicazione". Il portavoce della Santa Sede - come riferisce la Radio Vaticana - si trovava nella città spagnola per ricevere una speciale onorificenza per i servizi resi a “Radio santa Maria Toledo” e al “Canal Diocesano de Tv”, due emittenti nazionali che festeggiano rispettivamente il 20° e 25° anniversario della loro creazione.
Come re Davide che ha danzato di gioia per il ritorno dell'Arca, il cristiano deve lodare Dio "con tutto il cuore". La Parola di Dio dice "che la gioia, che la preghiera di lode ci fa fecondi!".