MaM
Messaggio del 1 gennaio 2013:Cari figli io conto su di voi, pregate per le mie intenzioni.

Notizie dai giornali cattolici



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"Nel Vangelo, Gesù è chiaro in questo, è molto chiaro: vino nuovo in otri nuovi. Il vino lo porta Dio, ma dev'essere ricevuto con questa apertura alla novità. E questo si chiama docilità. Noi possiamo domandarci: io sono docile alla Parola di Dio o faccio sempre quello che io credo che sia la Parola di Dio? O faccio passare la Parola di Dio per un alambicco e alla fine è un'altra cosa rispetto a quello che Dio vuole fare?".
Intervista al regista che porta in tv un’alternativa «alla negatività e alla propaganda dei media». «Trascorrere tanti anni con una persona è un’opportunità, non una penalizzazione».
È audace il libro «Mistica degli occhi aperti» di Johann Baptist Metz. Profetico di quella profezia che non di rado si eclissa nei libri di alcuni teologi di professione dietro le fasi lunari di un’erudizione lodevole ma non di meno arida e disincarnata. La sua proposta di «mistica degli occhi aperti» intende far convergere, attraverso un’analogia eloquente mistica (spesso raffigurata con gli occhi chiusi al mondo) e occhi aperti, ovvero attenzione al mondo, alla storia, all’uomo e agli echi del mistero dell’Incarnazione.
Il rabbino Skorka ha rivelato la volontà di Bergoglio di far luce sul comportamento della Chiesa e di Pio XII negli anni dell'Olocausto. Padre Lombardi: "Nessuna novità. Il Vaticano ci lavora da anni".
Parigi, Lione, Bruxelles, Bucarest, Madrid, Varsavia e Roma: in contemporanea, in queste sette città d’Europa, il prossimo 2 febbraio, la Manif Pour Tous promuove una mobilitazione, in difesa della famiglia, contro il tentativo di approvazione della bozza sull’uguaglianza fondata sull’“orientamento sessuale e l’identità di genere”, più nota come “Rapporto Lunacek”.
Denuncie, intimidazioni e 109 capi d'accusa contro il direttore del settimanale "Herald". L'arcivescovo Pakiam: "I fedeli cattolici continuino a professare la fede con coraggio e determinazione".
Lungo la via Nomentana, sopra l’area catacombale in cui si conserva il corpo di Sant’Agnese, sorge da più di 1400 anni una Basilica dedicata a questa giovane martire. Ogni anno, il 21 gennaio, giorno in cui se ne celebra la memoria, la Messa solenne del mattino è animata da due insolite presenze. Resi inconfondibili dal loro belare, due agnellini catalizzano l’attenzione di fedeli e semplici visitatori, i quali accorrono copiosi e gremiscono questo edificio in cui stile paleocristiano ed elementi d’arte barocca si confondono splendidamente.
Esaltato dagli artisti contemporanei, dal pittore Jacques Louis David, dal musicista Beethoven (che gli dedicò la sinfonia n. 3, la cosiddetta «Eroica»), dal filosofo Hegel, dallo scrittore Foscolo, tra i tanti che potrebbero essere ricordati, l’imperatore Napoleone desta senz’altro l’ammirazione di Alessandro Manzoni, ma non il suo amore. La voce di Manzoni «di mille voci al sònito/ mista la sua non ha:/ vergin di servo encomio/ e di codardo oltraggio». Manzoni, infatti, non ha mai elevato odi al grande comandante quando questi era al colmo della sua gloria né tanto meno lo ha denigrato quando è caduto nella polvere. Solo quando gli giunge nella villa di Brusuglio quaranta giorni più tardi la notizia della morte di Napoleone, in tre giorni lo scrittore lombardo «scioglie all’urna un cantico/ che forse non morrà»: «Il 5 maggio».
Carissimi, eccomi con qualche aggiornamento dal Carmel di Bangui. Dopo il mio ultimo notiziario, l’avvenimento più importante sono state, il 10 Gennaio, le dimissioni del presidente Djotodia, salito al potere con un colpo di stato lo scorso 24 marzo. In tutto il Centrafrica c’è stato come un grande sospiro di sollievo collettivo, così forte che forse l’avete sentito anche voi. Ma, dopo qualche ora di gioia e di speranza – e qualche rifugiato si è pure permesso una bella sbronza – la guerra si è di nuovo fatta sentire con spari – e ancora morti – , saccheggi e disordini in molti quartieri, alcuni dei quali molto vicini al nostro convento. I nostri rifugiati, quindi, non se la sono data e hanno preferito restare con noi, in attesa di tempi migliori e di una pace più vera.
La Regione Sicilia ha approvato da qualche giorno il nuovo piano finanziario dal quale spicca la concessione di bonus e agevolazioni economico-fiscali per le famiglie e le coppie di fatto. Proprio così: l’una e l’altra, la differenza pare non ci sia… e non sembra esserci nemmeno se si tratta di coppia omo o eterosessuale.
Gérald Lacroix, arcivescovo di Québec, è stato appena nominato cardinale da Papa Francesco: con i suoi 56 anni è uno dei più giovani cardinali del mondo. Poco dopo la nomina, è sceso in campo contro la controversa «Carta dei valori», proposta dal governo del Québec e in discussione in questi giorni in Parlamento. In interviste alla Radio Vaticana e a quotidiani del suo Paese il nuovo cardinale ha definito «liberticida» il progetto di legge, facendo eco al presidente della Conferenza Episcopale del Québec, mons. Pierre-André Fournier, secondo il quale si cerca d'instaurare tramite la legge un «ateismo di Stato».
Ho percezione e timore che si possa rischiare di essere alla vigilia della terza fase dei Patti Lateranensi. Cercherò di spiegare cosa intendo e le ragioni di questa percezione. Per terza fase intendo quella che potrebbe essere conseguenza degli effetti della crisi economica sull’Italia e quindi sugli accordi con lo Stato Vaticano. Le ragioni di questo sospetto stanno invece su due punti di riflessione: il primo è che gran parte di sovranità del nostro Paese è stata ceduta all’esterno, ad un Governo Tecnico Europeo. Il secondo punto sta nella percezione che presso governi tecnici europei, magari un po’ laicisti, si possa avere la “tentazione” di non perdere l’occasione per indebolire la Chiesa. La Chiesa, infatti, ha fatto i primi Patti Lateranensi con l’Italia, non con l’Europa. E questi Patti potrebbero esser messi in discussione in una situazione economica critica influenzata dall’Europa.
L’intolleranza della propaganda ideologica omosessualista «violenta e sopraffattoria» sta diventando un vero problema nel nostro Paese, al punto da «indurre ad una seria riflessione». Parola del governo italiano. Lo ha, infatti, affermato il Vice Ministro dell'Interno Filippo Bubbico nella risposta resa il 16 gennaio scorso ad un’interpellanza del senatore Carlo Giovanardi sui fatti di Casale Monferrato. Com’è noto, il 22 settembre 2013 nella cittadina piemontese si è svolto – o avrebbe dovuto svolgersi, visto come sono andate le cose – il convegno dal titolo «Gender, omofobia, transfobia: verso l’abolizione dell’uomo?».