MaM
Messaggio del 25 dicembre 1998: Cari figli! Oggi, nel giorno della nascita di mio Figlio, il mio cuore è pieno di infinita gioia, amore e pace. E come vostra madre desidero che ognuno di voi senta nel cuore questa stessa gioia, pace e amore. Per questo non abbiate paura di aprire il vostro cuore e donarvi completamente a Gesù perché solo così Egli può entrare nel vostro cuore e riempirlo di amore, pace e gioia. Io vi benedico con la mia benedizione materna.

Notizie dai giornali cattolici



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Vangelo Gv 1,1-18
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.


Dal vangelo secondo Giovanni
[ In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta. ] Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. [ Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. ] Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
«Fiasco!». È il termine italiano usato dal quotidiano francese «Le Figaro» per titolare il servizio sul «1° Salon du mariage pour tous» svoltosi nel giugno di quest’anno. La parola «fiasco» è diventata internazionale (la usano anche inglesi e americani) sull’onda del successo planetario ottocentesco dell’opera lirica italiana (e i francesi dicono anche «bravo!»). Se siete curiosi, sfogliate un dizionario di inglese e vedrete che quasi tutti i termini musicali sono italiani («piano», «solo», «adagio», «virtuoso»…). E pure la testata dell’autorevole giornale francese rimanda all’opera (non si chiama «Opéra» il principale teatro parigino?).
Non è facile la vita dei cristiani in Terra Santa. Ormai piccola minoranza sono considerati arabi dagli ebrei e infedeli dai musulmani. Mentre la grave situazione economica continua ad incentivare il massiccio esodo di fedeli dalla culla del cristianesimo.
«Io, Caterina S. ho 25 anni grazie alla vera ricerca, che include la sperimentazione animale. Senza la ricerca sarei morta a 9 anni. Mi avete regalato un futuro». È il cavallo di battaglia di Caterina Simonsen, giovane studentessa di veterinaria colpita all’età di nove anni da un complesso di malattie genetiche degenerative, che ha dichiarato in rete di essere a favore dell’impiego di cavie da laboratorio laddove gli scienziati non abbiano alternative. Questa l’immagine che sta prendendo piede e influenzando la pubblica opinione fino a far dire anche ai due nuovi Matteo della politica italiana “io sto con Caterina”.
Familiari e amici gli hanno dato l’ultimo saluto martedì, nella chiesa di San Mattia sulle Torricelle, tra le colline che stanno vicino a Verona e dove Francesco Ederle (a destra, in una vecchia foto tratta da Facebook) aveva vissuto a lungo aprendo un agriturismo. Si è chiusa nei giorni scorsi la sua agonia durata 24 anni e 7 mesi, tanto il tempo che l’uomo, ora quasi sessantenne, ha trascorso in coma, dopo che nel 1989 un ictus lo colpì costringendolo a letto immobile. E oggi la sua storia apre il nuovo anno raccogliendo le testimonianze dei suoi familiari che, per quasi un quarto di secolo, gli sono stati vicino, assistendolo e curandolo.