Ritratto di padre Paolo Manna, primo superiore generale del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime), in occasione della sua Festa liturgica del prossimo 16 gennaio.
Angela da Foligno nelle parole di Alessandra Bartolomei Romagnoli, docente alla Pontificia Università Gregoriana e autrice di un libro sulle mistiche medievali.
Padre Makarios Kallouma, segretario del patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente per i greco-cattolici, ha raccontato all’agenzia di stampa Novotsi cosa hanno fatto i miliziani di Al Nusra, legati ad Al Qaeda, e della brigata Ahrar Al Sham, che fa parte del Fronte islamico, a Maloula dopo il rapimento delle suore.
Il compagno Mikhail era stato un soldato esemplare. Ma il peso delle onorificenze che pendevano dalla sua giacca da alta uniforme era più leggero di quello che l’ex tenente dell’Armata Rossa si portava nell’animo, se son vere le parole che Kalashnikov ha scritto ad aprile 2013 al Patriarca della Chiesa ortodossa di Russia Kirill, riportate ieri dal quotidiano Izvestia, a poche settimane dalla sua morte. «Il mio dolore spirituale è insopportabile. Mi faccio sempre la stessa domanda, alla quale non trovo risposta: se il mio mitra ha tolto la vita a così tante persone, significa che anch’io, Mikhail Kalashnikov, 93 anni, figlio di una contadina, cristiano ortodosso, sono colpevole della loro morte, anche se erano nemici?».
Il sito di notizie del Vaticano ha messo in guardi gli utenti su quali siano da considerare le uniche fonti attendibili per sapere cosa ha detto davvero il Pontefice.
La pillola contraccettiva che aveva messo la Francia contro l’Europa tornerà sul mercato a fine gennaio, nonostante la sua pericolosità. La Diane 35, commercializzata dalla casa farmaceutica Bayer, aveva causato trombosi a 125 donne e la morte di altre quattro. Per questo l’Agenzia del farmaco francese aveva deciso di toglierla dagli scaffali delle farmacie. La pillola, che regola gli ormoni della donna, veniva usata come contraccettivo, ma anche per i trattamenti contro l’acne. La casa farmaceutica ne aveva risentito dal punto di vista economico, dato che in Francia, fino al 2012, veniva prescritta a circa 315 mila donne.
Come riportato da AsiaNews, lo scorso 11 gennaio un giovane cattolico del Bangladesh, Ovidio Marandy, è stato ucciso da un gruppo di radicali islamici come punizione per aver denunciato le violenze islamiche contro i cristiani ben descritte dall’articolo di Acs Italia che riportiamo di seguito.
Paese che vai, spot Coca Cola che trovi. Qualche settimana fa otteneva enorme successo la pubblicità della multinazionale statunitense ideata per Argentina e Cile: protagonista della clip era una coppia e la loro gioia per la nascita del figlio, i guai casalinghi creati dall’arrivo del bambino, le notti insonni per i suoi pianti e altre difficoltà, che però crollano davanti alla notizia di una seconda gravidanza. Appena dopo Natale, invece, ecco che la bibita più famosa del mondo ha emesso un’altra serie di spot, intitolata “Reason to believe”.
In un articolo, l’Osservatore Romano racconta gli echi biblici delle canzoni dell’ultimo disco del Boss. Come spiegò lui stesso al new York Times, «la mia musica è piena di immaginario cattolico».
Il Papa parla dei "modelli" di credenti: gli scribi , "insegnavano, predicavano ma legavano la gente con tante cose pesanti sulle spalle", il sacerdote Eli, che disprezza la fede semplice, i suoi figli, che "andavano dietro al potere, dietro ai soldi" e Gesù che "con sé porta la Parola di Dio, il messaggio di Dio, cioè l'amore di Dio a ognuno di noi".
I coniugi Giuseppe Magnoni i Maria Luigia Giochin portano pellegrini dall’Italia a Medjugorje. Hanno tre figli: uno sposato, uno sacerdote e una figlia suora. Ci hanno testimoniato che due dei loro figli si sono consacrati grazie a Medjugorje, mentre l’altro figlio sposato e la loro nuora si sono conosciuti durante un pellegrinaggio a Medjugorje. Giuseppe e Maria Luigia, venticinque anni fa, hanno fondato un gruppo di preghiera. Giuseppe è venuto per la prima volta a Medjugorje durante la guerra, mentre sua moglie è venuta per la prima volta nel 2000.
Don Dragutin Gori?anec, sacerdote dell’Arcidiocesi di Zagabria, è fondatore e presidente dell’Associazione umanitaria “Job”, sebbene anche prima della sua fondazione egli lavorasse già da anni con le persone che si trovano ai margini della società. Il nuovo numero di “Glasnik mira” riporta un’intervista a don Dragutin in cui egli parla della sua opera e delle sue visite a Medjugorje. Oltre ad aver prestato servizio in varie parrocchie, nei suoi venticinque anni di vita sacerdotale, don Dragutin si sta dedicando principalmente alla cura dei poveri, delle persone affette da dipendenze, dei senzatetto. Egli ha sentito il desiderio di mettere a loro servizio la propria vocazione sacerdotale fin dall’inizio degli studi di seminario, quando prendeva parte a diverse iniziative umanitarie.
Il 13 gennaio 2014 Papa Francesco ha pronunciato il tradizionale discorso annuale che i Pontefici rivolgono al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Appena eletto, Francesco aveva già convocato il Corpo Diplomatico per un incontro straordinario, il 22 marzo 2013, in cui fece propria l’espressione del «caro e venerato Benedetto XVI», «dittatura del relativismo», indicandola come radice della «povertà spirituale dei nostri giorni», la quale tocca anche coloro che sono materialmente ricchi e non è meno grave della povertà materiale.
Il cardinale Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita, ribadisce il "no" ad ogni tipo di coltivazione e liberalizzazione delle droghe cosiddette "leggere"
Il 4 gennaio è stata la festa del Transitus di Angela da Foligno. Il decreto di canonizzazione equipollente, emesso a ottobre, è stato firmato da Papa Francesco il 16 novembre. Quale eredità spirituale ci ha lasciato questa discepola di San Francesco d’Assisi? ZENIT l’ha chiesto alla professoressa Alessandra Bartolomei Romagnoli, docente di Storia della vita religiosa e Agiografia medievale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e autrice del libro “Santità e mistica femminile nel medioevo”, edito da Fondazione CISAM, 2013.
Ovidio Marandy, della comunità tribale dei Santal, è morto lo scorso 11 gennaio a Gobindoganj (Bangladesh settentrionale). Il ragazzo aveva organizzato una manifestazione nel suo villaggio incendiato dagli estremisti islamici. Essi volevano punire i cristiani per aver votato alle elezioni del 5 gennaio.