MaM
Messaggio del 2 luglio 2010:Cari figli, la mia chiamata materna che oggi vi rivolgo è una chiamata di verità e di vita. Mio Figlio, che è la vita, vi ama e vi conosce nella verità. Per conoscere e amare voi stessi dovete conoscere mio Figlio, mentre per conoscere ed amare gli altri dovete vedere in essi mio Figlio. Perciò, figli miei, pregate, pregate per comprendere e abbandonarvi con spirito libero, per trasformarvi completamente ed avere in questo modo il Regno dei Cieli nel vostro cuore sulla terra. Vi ringrazio.

Notizie dai giornali cattolici



GennaioFebbraioMarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre



Ieri abbiamo incontrato al nostro Centro di Aiuto alla Vita una coppia in attesa di due gemelli. Era l'ultimo giorno utile per una diagnosi prenatale che potesse verificare lo stato di benessere dei piccoli bimbi.Purtroppo per uno dei due esiste il sospetto di malformazione. Perché farlo nascere in questo caso?
«Per vincere la sfida della famiglia bisogna giocare in attacco. Ci vogliono testimoni della bellezza di ciò che può nascere dall’amore fra un uomo e una donna». È per questo che lo psicoanalista Luigi Campagner ha intitolato il suo libro sulla famiglia Figli! O del vantaggio di essere genitori (Lindau, 13 euro, 155 pagine). «Perché ai miei figli insegno a vivere: amando mia moglie, lavorando per la mia crescita, coltivando le mie passioni. Ma da loro imparo anche a desiderare il massimo. Ad amare come un bambino, a guardare le cose in modo puro, per quelle che sono e non per quello che la maggioranza dice che siano».
La vicenda spirituale della Venerabile Maria Cristina di Savoia, che la Chiesa di Napoli avrà la gioia di venerare dal prossimo 25 gennaio, ci suggerisce un’opportuna riflessione circa il discernimento della propria vocazione cristiana, ossia la scelta dello stato di vita vista nell’ottica della fede. In ogni itinerario spirituale, pur nella sua originaria diversità, si staglia un inizio che li accomuna sotto un denominatore comune: la ricerca della volontà di Dio, ossia la conoscenza del suo progetto di vita su ogni suo figlio. In effetti, per ogni credente si tratta di capire dove Dio lo ha pensato dall’eternità. Così, quel che con termini tecnici definiamo discernimento vocazionale, è un dono dello Spirito Santo, necessario per orientarsi nella scoperta di tale progetto sulla propria esistenza. Dunque, un punto di partenza comune e obbligato, una sorta di attacco sinfonico, da cui si snodano le infinite varietà cromatiche della santità cristiana.
Il vaticanista Salvatore Izzo analizza gli ultimi undici mesi della Chiesa, dalle dimissioni di Benedetto XVI alle nuove sfide di papa Francesco.
I giornalisti presenti in Sala Stampa vaticana, nel pomeriggio del 13 marzo scorso, non dimenticheranno mai quel momento. L’annuncio della fumata bianca giunse come una contagiosa scossa d’entusiasmo. Sorrisi, abbracci e urla di giubilo presero il posto, per qualche minuto, alla consueta aplomb che regna sovrana in certi ambienti. Finalmente, dopo settimane di Sede Vacante, il popolo cristiano poteva conoscere il suo nuovo Santo Padre. Salvatore Izzo, vaticanista di lungo corso, inviato dell’Agi, ricorda di esser stato tra i più rumorosi e galvanizzati. A dieci mesi di distanza, spiega inoltre che quell’entusiasmo era ben riposto. Nell’intervista che segue, Izzo torna sulle dimissioni di Benedetto XVI - a cui è profondamente legato - e analizza il Pontificato di Francesco, un Papa “portato per mano dal Signore”.
"Non vi sembra che nel nostro tempo ci sia bisogno di un supplemento di condivisione fraterna e di amore? Non vi sembra che abbiamo tutti bisogno di un supplemento di carità?"
Sono 16 "elettori" e tre "emeriti". Gli elettori provengono da Europa (6), America latina (4), Africa (3), Asia (2) e America del nord (1). Tra gli emeriti anche mons. Capovilla, già segretario di papa Giovanni. Il 20 e 21 febbraio un Concistoro con tutti i cardinali per riflettere sul tema della famiglia.